Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Enti » Soggetto produttore - Ente

Comune di Torricella in Sabina

Sede: Torricella in Sabina (Rieti)
Date di esistenza: sec. XI -

Intestazioni:
Comune di Torricella in Sabina, Torricella in Sabina (Rieti), sec. XI -, SIUSA

Altre denominazioni:
Torricella, ante 1863

Torricella, come molti altri centri della Sabina, ha una origine strettamente legata alla politica economica e territoriale dell'Abbazia di Farfa. Nel 1019 è menzionato per la prima volta nel Regesto farfense tra i beni donati all'Abbazia da Tedmario, figlio di Gisone. Altre donazioni e contratti riguardanti Torricella vengono ancora citati nel regesto fino al 1086; dopo tale data non si hanno più notizie del luogo sino alla fine del XIV secolo. Nel 1388 risulta che fossero proprietari di Torricella i Brancaleoni, originari della Romania, i quali probabilmente la avevano ricevuta in feudo molto tempo prima, unitamente ai castelli di Frasso, Ginestra, e Stipes. Nel 1444 passò alla famiglia Cesarini, quale dote nuziale di Simodea Brancaleoni andata in sposa ad Orso Cesarini; nel 1483 Gabriele Cesarini riunì sotto il suo dominio l'intero possedimento di Torricella, acquistando da Giacomo Brancaleoni la parte del feudo mancante. Circa due secoli dopo, in seguito al matrimonio di Livia Cesarini con Federico Sforza, il borgo divenne proprietà degli Sforza Cesarini, che qui governarono fino al 1827. Durante l'occupazione francese il comune fu ascritto dapprima (1798) al dipartimento del Clitunno, cantone di Poggio Mirteto, per passare poi al cantone di Monte Leone, circondario di Rieti, dipartimento di Roma (1810). Con la Restaurazione e la riforma del 1816/1817 Torricella rientrò nella provincia Sabina, delegazione di Rieti, distretto di Rieti, continuando ad essere luogo baronale sino alla rinuncia dei proprietari ai diritti feudali (ante 1827). Nel riparto territoriale del 1827 Torricella risulta comunità dipendente dal Governo di Rocca Sinibalda, insieme ad Oliveto e Posticciola, mentre in quello successivo del 1831 compare sede di governo di secondo ordine dipendente dal governo di Rocca Sinibalda. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel 1860, il comune appartenne alla provincia di Perugia sino al 1923, anno in cui passò alla provincia di Roma fino alla successiva annessione alla neoistituita provincia di Rieti, avvenuta nel 1927. Dal 1873 confluì a Torricella la frazione di Ornaro, già appartenente al comune di Belmonte in Sabina, e nel 1876 vi fu aggregato il soppresso comune di Oliveto. Con regio decreto del 1863 l'antica denominazione Torricella fu modificata in Torricella in Sabina

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Comune di Oliveto in Sabina, predecessore
Comune di Ornaro, collegato

Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Stato pontificio (Marche, Umbria, Lazio), 1798 - 1814
Stato pontificio (Province laziali), sec. XIV - sec. XVIII

Profili istituzionali collegati:
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comune, 1859 -

Ambito territoriale:
Provincia di Rieti (1927 - )

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Torricella in Sabina (complesso di fondi / superfondo)
Stato civile del Comune di Torricella in Sabina (fondo)


Bibliografia:
AA.VV., Città e paesi del Lazio, Roma, Editrice Romana s.p.a, 1997
Grappa, C., Storia dei paesi della provincia di Rieti, Poggibonsi, Lalli, 1994
Palmegiani, F., Rieti e la regione Sabina. Storia arte, vita usi e costumi del secolare popolo sabino, Roma, Secit, 1988

Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2007/10/08, revisione


icona top