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Pannocchieschi d'Elci, famiglia

fondo

Estremi cronologici: 1307 - sec. XX

Consistenza: Unità 228: 70 pergg. e 158 bb. e regg.

Storia archivistica: Il 6 novembre 1942 Vieri Pannocchieschi conte d'Elci denunciava alla Prefettura di Siena l'esistenza dell'archivio Pannocchieschi d'Elci, conservato a Siena nel palazzo di famiglia.
L'archivio fu dichiarato, ai sensi della legge n. 2006 del 1939, di importante interesse dalla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana con provvedimento n. 35 del 30 maggio 1958; a seguito del D.P.R. n. 1409 del 1963 è stato dichiarato di notevole interesse storico con provvedimento del 10 luglio 1964 "per i documenti e le notizie sui feudi di Gavorrano, Monticiano, Elci, Montepescali, per i carteggi di Orso d'Elci, del cardinale d'Elci, di Francesco d'Elci, arcivescovo di Pisa, per i documenti su Ranieri d'Elci, arcivescovo di Rodi, vicedelegato in Avignone, nunzio in Francia, per le notizie sul ramo Pannocchieschi di Fosini e per la relazione sulla Corte di Roma del 1670" (dichiarazione rinnovata con provv. n. 621 dell' ott. 1991).
Le carte conservate presso l'attuale proprietario hanno una doppia provenienza: dal castello di Montingegnoli, dove nel secolo XVII erano custodite in un cassone nella chiesa di S. Sisto, e dalla famiglia Griccioli, in cui si è estinto un ramo degli Elci (Fiammetta d'Elci).
Parte dell'archivio confluì in quello della famiglia Piccolomini Clementini, dalla quale è stato poi acquistato, nel 1964, dall'Archivio di Stato di Siena. Nel 1847, infatti, Onorata di Alfonso d'Elci, vedova di Girolamo Finetti, lasciò il suo patrimonio al pronipote Tommaso Piccolomini Clementini, figlio di Pietro e di Giuditta Finetti, legando l'usufrutto al suo unico figlio maschio Cosimo. Morto questi nel 1872, anche l'usufrutto dell'asse ereditario venne a riunirsi con la proprietà spettante a Tommaso Piccolomini Clementini, che si chiamò erede d'Elci.
Le antiche segnature che compaiono nei fascicoli corrispondono ad un inventario manoscritto compilato nel 1831, dal quale si deduce che l'archivio aveva all'epoca maggiore consistenza.
Un elenco parziale delle carte fu redatto dal padre dell'attuale proprietario, il conte Vieri Pannochieschi d'Elci, nel 1956.

Descrizione: L'archivio Pannocchieschi d'Elci comprende, oltre al diplomatico, carte familiari e patrimoniali, registri di amministrazione, memorie e statuti della Contea d'Elci, inventari e manoscritti.

Ordinamento: L'archivio è parzialmente ordinato.

Strumenti di ricerca:
Vieri Pannocchieschi d'Elci, Inventario dell'archivio Pannocchieschi d'Elci

Strumenti di ricerca interni al fondo: Inventario delle carte Pannocchieschi, compilato nel 1831

Documentazione collegata:
Pannocchieschi d'Elci, Una parte dell'archivio Pannocchieschi d'Elci è depositata presso l'Archivio di Stato di Siena, al quale pervenne per acquisto statale nel 1964. Si tratta di 165 pergamene e 77 buste e registri (1219-1836), descritti in Guida-Inventario dell'Archivio di Stato di Siena, vol. III, Roma, 1977, pp. 120-122. Conservata presso: Archivio di Stato di Siena, Pannocchieschi d'Elci
Pannocchieschi d'Elci Orso, Le carte riguardanti il conte Orso Pannocchieschi, signore d'Elci, che ebbe vari incarichi alla corte di Cosimo II e, alla morte del Granduca, fu chiamato a far parte del Consiglio di Reggenza, sono pervenute all'Archivio di Stato di Firenze, per acquisto, nel 1903 (24 pezzi, 1608-1639) (v. Notizie degli Archivi Toscani in Archivio Storico Italiano, a. CXVIII (1960), p. 362 e A. MUNICCHI, Le carte del conte Orso D'Elci Pannocchieschi, in Rivista delle biblioteche ed archivi, a. XV (1904), pp. 108-110). Conservata presso: Archivio di Stato di Firenze, Pannocchieschi d'Elci Orso

La documentazione è stata prodotta da:
Pannocchieschi d'Elci

La documentazione è conservata da:
privato

Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio


Bibliografia:
Archivio di Stato di Siena, Guida-inventario, vol. I-III, Roma, 1951-1977, 120-122, vol. III
Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 648-649

Redazione e revisione:
Trovato Silvia, 2005/10/05, prima redazione


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