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Busiri Vici Clemente

Roma 1887 mar. 31 - Roma 1965 set. 4

ingegnere, 1913 - 1967

Intestazioni:
Busiri Vici, Clemente, ingegnere, (Roma 1887 - Roma 1965), SIUSA

Clemente Busiri Vici nacque a Roma il 31 marzo 1887, dall'architetto Carlo Maria Busiri Vici (1856-1925) e da Francesca Gigliesi (Roma 1863-1952). Appartiene all'ottava generazione ininterrotta di architetti della sua famiglia. Dopo la laurea a Roma nel 1912 alla Scuola di applicazione di ingegneria, conobbe l'industriale torinese Riccardo Gualino per il quale realizzò i "castelli" a Sestri Levante, la villa nella collina San Vito di Torino, la villa a Poggio Imperiale, il restauro del palazzo medievale a piazza in Piscinula a Roma. Partecipò alla prima guerra mondiale e ricevette il grado di Maggiore del Genio. Accademico di San Luca e Commissario straordinario della Pontificia Accademia dei Virtuosi del Pantheon, membro della Pontificia Opera per la provvista delle nuove Chiese in Roma, Consultore della Pontificia Commissione centrale di arte sacra, realizzò a Roma numerose chiese: S. Leone Magno in Via di Boccea (1931), S. Roberto Bellarmino a Piazza Ungheria (1931-33), S. Saturnino a Piazza Topino (1932), S.S. Annunziata in Via della Balduina (attualmente S. Fulgenzio), S. Fabiano e Venanzio a Piazza di Villa Fiorelli (1934), la Basilica di S. Alessandro e il restauro delle Catacombe al VII miglio della Via Nomentana (1934-36), S. Ippolito a Viale delle Province (1935), S. Benedetto a Via dei Mercati Generali (1935). Come Architetto della Sacra Congregazione di Propaganda Fide realizzò a partire dal 1927: la chiesa di Propaganda Fide all'interno del collegio al Gianicolo, il Palazzo della S. Congregazione di Propaganda Fide in Via della Conciliazione, il Palazzo in Via Corridoio dei Borghi e la ricostruzione della casa cosiddetta del Raffaello, il collegio al Gianicolo, il Collegio Filosofico di Propaganda Fide in Via di Torre Rossa (in collaborazione con il figlio Saverio), i restauri al Palazzo di Propaganda Fide a Piazza di Spagna e il complesso a Castelgandolfo. Realizzò due colonie marine a Cattolica (1931) e a Mondello (1933). Molto famoso, del 1937, è l'Istituto Nazionale Luce sulla via Tuscolana. Tra i suoi numerosi lavori all'estero vi sono: Scuole Italiane e Convitto di Alessandria d'Egitto (1929-32), la Casa d'Italia a Bona in Algeria (1932), la Casa d'Italia e le Scuole di Costanza in Romania, la Casa d'Italia a Rio de Janeiro(1933), le scuole italiane al Cairo (1934). Fu autore anche di progetti urbanistici come il piano di ricostruzione di Frascati (1946) e il Piano regolatore della zona Quarto Caldo(1949) a San Felice Circeo, in provincia di Latina, oltre a svariati piani di lottizzazione, non solo a Roma. Proseguendo la tradizione familiare del restauro opera anche su edifici antichi di particolare rilievo: i palazzi Colonna e del Drago, la chiesa di San Saba a Roma, le ville Aldobrandini e Mondragone a Frascati.
L'attività professionale include anche la realizzazione, soprattutto negli anni Trenta, di numerose palazzine a Roma tra cui: la palazzina condominio in via Paisiello (1913), la palazzina Grazioli in via Aldega (1928), le palazzine Cosmelli in viale Rossini (1934). Tra le sue numerose ville costruite a Roma vi sono: Villa Giorgina Levi a Via Po, attuale sede della Nunziatura apostolica in Italia (1913), Villa Sangiorgi, ora sede dell'Ambasciata di Finlandia (1924) e Villa maresciallo Badoglio (1937). Nella sua intensa attività professionale si è dedicato anche all'architettura degli interni progettando negozi, tra cui i Grandi Magazzini Coen a via del Tritone e la casa di moda Galitzine. Numerose furono anche le cappelle funerarie che gli furono commissionate: al cimitero Verano di Roma realizzò quelle per le famiglie Campilli, Perrucchetti, Coen.
Clemente Busiri Vici morì a Roma il 4 settembre 1965.

Complessi archivistici prodotti:
Busiri Vici Clemente (fondo)


Redazione e revisione:
Mirante Raffaella, 2005/10/31, prima redazione


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