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Guida on-line agli archivi non statali
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Sorelle Chiostri

collezione / raccolta

Altre denominazioni:
Kiostri snc, 1976 - 2009

Estremi cronologici: 1933 - 1970

Note alla datazione: L'estremo recente si riferisce alla data più recente attribuita per mezzo di una analisi stilistica ai bozzetti schedati.

Consistenza: Unità 12200: 12200 fascicoli

Storia archivistica: L'archivio è stato individuato presso la Libreria antiquaria "L'Ippogrifo" di Firenze, del Sig. Paolo Sacchi il quale successivamente all'avvio del provvedimento di dichiarazione da parte della Soprintendenza Archivistica per la Toscana (9 novembre 2010) lo ha donato alla Biblioteca Riccardiana dove è stato ricondizionato in materiali idonei alla conservazione e dove è iniziata l'inventariazione sotto la vigilanza della Soprintendenza, nell'ambito di un progetto del Museo del Tessuto di Prato titolare di un finanziamento della Regione Toscana.
Nell'anno scolastico 2016/2017 è stato intrapreso un progetto di Alternanza scuola-lavoro che ha visto la collaborazione della Soprintendenza archivistica e bibiografica della Toscana, la Biblioteca Riccardiana e l'Istituto Russell-Newton di Scandicci, per la continuazione della schedatura dei figurini e l'allestimento di un data-base che acquisisse i dati relativi ai figurini. Le studentesse che hanno contribuito alla schedatura (Cutaneo, Sgrò, Sormanti, Vaiani della IVG - corso Sistema Moda) e quelle che hanno realizzato le fotografie digitali e studiato le specifiche tecniche della base di dati (Coradeschi e Tozzetti della IVB Sistemi informativi aziendali - SIA), l'8 giugno 2017 sono state accolte nella Sala Luca Giordano in Palazzo Medici Riccardi, per un evento di presentazione della conclusione del progetto, introdotte dai direttori dei tre istituti. L'accesso alla collezione dei figurini ha consentito anche la realizzazione di un abito scelto tra i modelli dalla collezione Chiostri degli anni Sessanta, cucito nei laboratori dell'Istituto Russell-Newton con il supporto della docente di Tecnica della Moda e l'allestimento di una mostra di figurini particolarmente rappresentativi della collezione Chiostri, nei locali della Biblioteca Riccardiana, con il supporto del personale della Biblioteca che ha curato anche l'aspetto comunicativo dell'evento, mentre la Soprintendenza aveva supportato nel corso del progetto la parte tecnico-scientifica della formazione delle studentesse, con il tutoraggio sul campo delle docenti di Storia.


Descrizione: La collezione è costituita da disegni su carta di varie misure e spessore, lucidi, anche acquerellati, fotocopie, eliocopie, bozzetti di moda; da fotografie a colori e in bianco e nero di modelli ricavate da riviste soprattutto francesi, di varie case di moda. Molti bozzetti recano allegati i campioni delle stoffe da utilizzare per il loro confezionamento, fissate con fermagli metallici che, nella fase di smistamento dei pezzi e per la loro collocazione entro le camicie di carta non acida, sono stati eliminati.
La maggior parte dei figurini sono riproduzioni di modelli creati da case di moda francesi che inviavano alla sartoria fiorentina i loro modelli perché lì fossero cuciti. In dettaglio, il nome del creatore è segnato su ciascun figurino, accanto al nome dell'abito e ad eventuali codici, annotazioni di misure e colori o qualità dei tessuti.
La serialità di alcuni bozzetti in fase di conclusione della schedatura potrà essere virtualmente ricostruita grazie alla rilevazione del campo "Iscrizioni" delle segnature, come ad esempio nuclei di disegni tutti timbrati con la data "1955" in blu sul recto delle carte.
Sono presenti alcune schede autorizzative dell'Ente Nazionale della Moda (dal 1936 al 1941) con allegati la fotografia e un campione della stoffa; l'istituto fascista, a garanzia dell'autenticità italiana o del tessuto o del capo, oppure di entrambi, rilasciavano alle sartorie il permesso di apporre ai loro manufatti un sigillo blu o oro, una sorta di certificato di garanzia "autarchico".
Quali documenti di carattere amministrativo, si segnala la presenza di alcune schede tecniche relative all'ordine delle stoffe o dei bottoni, di fermagli metallici, fodere, fili, nastri per la finitura o di testi con la descrizione dell'abito, riportanti il numero e il nome identificativo del modello.
In fase di allestimento della mostra del giugno 2017, è stato notato che i nomi dati agli abiti sono spesso ispirati al contesto del loro eventuale utilizzo, come abiti da sera con i nomi dei protagonisti delle opere liriche (Cavaradossi, Tosca) o gli abiti da sposa con brevi espressioni evocative dell'amore romantico ("Toi et moi", Dis-moi 'oui'").


Ordinamento: La numerazione progressiva dei fascicoli e al loro interno delle carte è riportata sul foglio excel che costituisce la base per la schedatura, quindi il criterio di ordinamento cronologico (per collezioni) è possibile solo in modo virtuale.

Informazioni sulla numerazione: La numerazione è continua ed è segnata sulla camicia delle unità di contenimento dei figurini, ciascuno dei quali riporta anche il numero di ingresso dell'inventario della Biblioteca Riccardiana, seguito da un altro numero arabo corrispondente alla posizione della carta all'interno del fascicolo. Il numero finale è inferiore per un errore di numerazione in fase di acquisizione della collezione.

Siti web:
Biblioteca Riccardiana - sito ufficiale

Strumenti di ricerca interni al fondo: Esistono elenchi parziali relativi a singole "stagioni".

La documentazione è stata prodotta da:
Sorelle Chiostri

La documentazione è conservata da:
Biblioteca Riccardiana


Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2017 novembre, integrazione successiva
Gallai Monica, 2011/07/18, prima redazione

Modalità di consultazione:
Previa iscrizione alla Biblioteca Riccardiana, negli orari di apertura dell'Istituto.


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