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Bartolini Baldelli

Luogo: Firenze
sec. XIV metà -

I Bartolini Baldelli furono ascritti al patriziato di Firenze il 27 dicembre 1751 grazie a Luigi, cavaliere stefaniano per giustizia; al patriziato di Cortona, nelle persone di Domenico e Giuseppe, dimoranti a Firenze, con decreto del 30 luglio 1759. Nel 1857, Bartolomeo Bartolini Baldelli fu insignito del titolo di marchese.

Intestazioni:
Bartolini Baldelli, Firenze, sec. XIV metà -, SIUSA

La famiglia Baldelli, originaria di Gubbio, si trasferì a Cortona già alla fine del XII secolo. Verso la metà del Quattrocento, i Baldelli si trovavano a Terranova Bracciolini e da lì alcuni membri della famiglia si trasferirono a Firenze dove ricoprirono la carica di Maestri di Posta. Nel 1559, i Baldelli furono ammessi alla cittadinanza fiorentina e autorizzati dal Magistrato Supremo a chiamarsi Bartolini Baldelli.
I figli del capostipite Matteo (1500-1557), Antonio (1530-1561) e Bartolomeo (1532-1586), furono gli iniziatori dei due rami principali della famiglia e proprietari di alcuni beni a Montozzi, presso Pergine Valdarno. Il figlio di Antonio ed Elisabetta Concini, battezzato Concino ma detto Antonio (+ 1632), fu segretario di Ferdinando I e di Cosimo II de' Medici e, morto senza figli, lasciò i suoi beni ai figli di suo fratello Francesco (1558-1611). Furono i figli di Vincenzo di Francesco, Francesco (1625-1685) e Ottavio (+1699) che nel 1660 costruirono la villa per la propria famiglia nel castello di Montozzi, acquistato dal canonico Filippo di Francesco Bartolini nel 1608. Nel corso del Settecento, vari membri della famiglia furono insigniti del cavalierato di Santo Stefano e ricoprirono importanti cariche pubbliche nella corte granducale medicea e lorenese. In particolare, Luigi di Anton Vincenzo (1745-1800), Cavaliere di Santo Stefano e senatore, fu consigliere personale del granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Egli morì senza eredi diretti e, in forza del fidecommesso di Concino detto Antonio del 1623, tutte le proprietà passarono all'altro ramo della famiglia, quello di Bartolomeo Bartolini Baldelli, nelle persone dei due fratelli Giuseppe (1748-1805) e Ottavio Alessandro (1751-1816).
Il figlio ed erede di Ottavio Alessandro, Bartolomeo (1804-1868), sposo di Maddalena Stiozzi Ridolfi, soprintendente della Real Casa e nominato marchese nel 1857, fu scelto dal granduca di Toscana Leopoldo II, come precettore del figlio Ferdinando. Egli fu inoltre presidente del Comitato chiamato a scegliere il progetto architettonico della nuova facciata per la chiesa di Santa Croce a Firenze. Il figlio di Bartolomeo, Luigi (1854-1906), nel 1886 ha sposato Maria Martini Capoquadri, tramite la quale una parte dei beni e dell'archivio della propria famiglia è confluita in quella del marito.
Arme: "D'oro al becco di nero sostenuto dal monte a sei cime di verde" (pare che questo stemma abbia sostituito quello dei Baldelli solo agli inizi del XVI secolo, per volontà di Bartolommeo di Niccolò, in riferimento al possesso di Montelungo).

Per saperne di più:
Blasoni delle famiglie toscane descritte nella Raccolta Ceramelli Papiani

Complessi archivistici prodotti:
Bartolini Baldelli, famiglia (fondo)


Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 443
ASFi, Deputazione sopra la nobiltà e cittadinanza, n. XII, 17
ASFi, Raccolta Sebregondi, n. 443

Bibliografia:
MAGGIO GIUSEPPE, Notizie bibliografiche del marchese Bartolini Baldelli, Firenze, Tipografia all'Insegna di S. Antonino, 1869
Vittorio Spreti, "Enciclopedia storico-nobiliare italiana", vol. I-VI, 1-2 (appendici), Milano 1928-1956, p. 525 (vol. I)
AGLIETTI Marcella, Le tre nobiltà. La legislazione del Granducato di Toscana (1750) tra Magistrature civiche, Ordine di Santo Stefano e Diplomi del Principe, Pisa, ETS, 2000, 218, 319
TROTTA G., Pergine Valdarno. Architettura, arte, territorio, 2002, pp. 89-135

Redazione e revisione:
Romanelli Rita, 2010/09/26, prima redazione


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