Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Indice dei fondi » Complesso archivistico

Naldini Del Riccio, famiglia

complesso di fondi / superfondo

Estremi cronologici: 1380 - 1861

Consistenza: Unità 565: 316 buste, 231 registri, 18 rotoli.

Storia archivistica: L'archivio dei Naldini si formò nelle stanze del fondaco del palazzo fiorentino di famiglia situato in via dei Servi, in angolo con piazza Duomo. Qui, i Naldini ebbero sede a partire dal 1527, a seguito dell'acquisto delle case dei Tedaldi da parte di Domenico di Giovanni Naldini. Parte degli archivi familiari dei Nerli e dei Marzimedici confluirono nel corso del XVIII secolo in quello dei Naldini. Tra la fine dell'800 e l'inizio del '900, l'intero archivio confluì, insieme a quelli Del Riccio e Alamanni, nel ramo cadetto della famiglia Niccolini.
Nel 1737, l'archivio Naldini era stato riordinato dall'antiquario fiorentino Giovan Battista Dei, ai fini delle ricerche genealogiche sulla famiglia. Dei aveva anche prodotto un inventario dei documenti. Nel 1858, Angelo Morelli fu incaricato di intervenire su tutti i fondi e produsse a sua volta un inventario in due tomi. Nell'introduzione, Morelli rese conto della situazione di disordine in cui i documenti si trovavano prima del suo lavoro, descrivendoli come un ammasso di carte, di cui molte erano state da lui "lacerate" affinché non fossero in un secondo tempo nuovamente confuse con le altre. Tutti i documenti eliminati e quelli che secondo l'archivista avrebbero potuto esserlo senza danni, furono da lui elencati in un'apposita sezione delle filze "da spurgo". Nell'inventario, Morelli descrisse in primo luogo i fondi aggregati Nerli e Marzimedici, poi passò ai documenti Naldini nei quali collocò le serie già organizzate dal suo predecessore, Giovan Battista Dei, ovvero quelle degli "Atti patrimoniali" e dei "Processi", aggregandovi poi le nuove serie di "Documenti", di "Lettere" e altre da lui stesso organizzate, e, solo alla fine, i registri delle società mercantili e di interesse patrimoniale.
Il 10 gennaio 1941, Cristina Naldini Del Riccio nei Niccolini denunciò al Prefetto di Firenze la presenza, presso di lei, dell'archivio della sua famiglia. A Firenze, erano giunti nel frattempo anche i fondi Del Riccio, pervenuto in casa Naldini alla fine del XVIII secolo e Alamanni, pervenuto in casa Niccolini nel primo '900, attraverso l'eredità Niccolini Alamanni. Tutti furono dichiarati di notevole interesse storico nel 1948 (con il provvedimento n. 136 del 16 settembre) e nel 1965 (con il provvedimento n. 119 del 21 ottobre); l'ultima notifica è la n. 469 del 25 gennaio 1984.
Tutti i fondi conservati in via dei Servi subirono gravi danni in seguito all'alluvione del 1966 e fino ad oggi (2015) era stata resa disponibile agli studiosi solo parte degli archivi Naldini e Del Riccio, grazie a un attento intervento di riordino di Andrea Moroni (1999-2000). Un intervento alla documentazione alluvionata (2014-2015), reso possibile da una collaborazione economica fra la proprietà e lo Stato, è consistito nella spolveratura dei documenti, nella loro collocazione a scaffale e nella loro schedatura. Le carte risultano nella maggior parte ancora ben leggibili; solo per le pergamene sarebbe necessario un ulteriore intervento di restauro. I documenti dell'archivio Naldini sono stati descritti implementando l'inventario già compilato da Andrea Moroni e reinseriti nelle serie a scaffale.


Descrizione: L'Archivio Naldini Del Riccio custodisce documenti provenienti dalle famiglie Nerli, Marzi Medici, Naldini ed è suddiviso nelle tre sezioni corrispondenti alle famiglie.

Ordinamento: L'ordinamento recente (2014-2015) è consistito nella ricollocazione del materiale alluvionato nelle serie organizzate e descritte nel 2000, colmando le lacune esistenti dall'ordinamento ottocentesco.

Informazioni sulla numerazione: Nel corso del riordino dell'archivio è stata ripristinata la numerazione conferita ai documenti nell'Ottocento, chiusa fino alla serie dei "Documenti", aperta per le serie successive, evidentemente prevedendone una successiva implementazione. Ciò permette l'utilizzo degli strumenti di corredo coevi.

Strumenti di ricerca:
Andrea Moroni, Rita Romanelli, Naldini Del Riccio, famiglia. Inventario dei documenti

Siti web:
Naldini del Riccio archivio e fondi aggregati (Marzimedici e Nerli)

Strumenti di ricerca interni al fondo: "Inventario generale e spoglio Naldini", a cura di Giovan Battista Dei (1737). "Inventario generale dei libri e filze e spoglio cronologico di tutte le carte e documenti costituenti l'archivio del nobil signore Domenico Naldini", inventario sommario e regesto cronologico di Angelo Morelli (1859). "Indice alfabetico generale Naldini del Riccio", rubrica alfabetica dei nomi e dei soggetti trattati dai documenti di archivio a cura di Angelo Morelli (1859).

La documentazione è stata prodotta da:
Marzimedici
Naldini Del Riccio
Nerli ramo di Iacopo di Leone

La documentazione è conservata da:
privato


Bibliografia:
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 69-73
Notizie archivi toscani, in "Archivio storico Italiano", 1956, 426
Piattoli R., a cura di, Provincia di Firenze, parte I Prato, vol. I della Guida storica e bibliografica degli archivi e delle biblioteche d'Italia diretta da Luigi Schaparelli, Roma, Libreria dello Stato, 1932, 29-32

Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2015/11/29, supervisione della scheda
Romanelli Rita, 2005/09/17, prima redazione
Romanelli Rita, 2015/11/27, rielaborazione

Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.


icona top