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Curia vescovile di Novara

fondo

Estremi cronologici: 854 - sec. XXI

Consistenza: m.l. 950

Storia archivistica: L'archivio della Curia vescovile è parte del più vasto complesso archivistico della diocesi, comprendente anche l'archivio del Capitolo della cattedrale. L'origine del complesso archivistico diocesano risale all'epoca medievale (XII-XIII secolo), quando comprendeva il Fondo dei registri della Curia Episcopale, oggi quasi completamente disperso, e il Fondo della Mensa Vescovile, di cui rimane gran parte della documentazione. E' ai vescovi novaresi post-tridentini (Concilio di Trento, 1545-1563) che si deve una definizione più stabile e funzionale dell'archivio vescovile, grazie all'arricchimento del patrimonio con gli Atti di curia, gli Atti della Mensa e del Tribunale Vescovile, gli Inventari, le Visite pastorali. Il vescovo Speciano (1590) ordinò la costruzione di un apposito luogo adibito a biblioteca e archivio ecclesiastico, dotato di armadi lignei sufficienti a custodire i codici e i volumi, opportunamente legati. Nel 1617 il canonico Giovanni Battista Ramella fu deputato ad archivista perpetuo, con il compito di risistemare l'archivio mediante il recupero e l'inventario di tutta la documentazione giacente, e insieme del prestito. Fu però il canonico Carlo Michele Giulini (circa 1723-1792) a riordinare interamente l'archivio organizzandolo in 24 Sezioni e relative classi o livelli successivi, ordinati per materia e arco cronologico. Solamente ad un certo punto però i documenti della Curia furono conservati dalla Curia medesima: prima anche i documenti più importanti dei vescovi erano mantenuti nel Capitolo, e questo avvenne fino a Balbis Bertone nella seconda metà del XVIII secolo. Infatti in seguito a riordini dell'Archivio Capitolare nel 1999 sono stati trovati al suo interno documenti relativi ai vescovi, databili fino al XVIII secolo. Nel XIX secolo l'archivio fu affidato ai cancellieri curiali che rimaneggiarono fortemente l'ordine dato al complesso dal Giulini, mediante la dispersione del materiale in diversi locali, conseguenti alla continua consultazione da parte di studiosi e dei funzionari di curia. Questa situazione ha avuto come naturale conseguenza un relativo stato di disordine sia del materiale nel suo insieme, sia della documentazione all'interno di ciascuna unità di conservazione, finché nel 1954 fu nuovamente nominato un archivista, il canonico Casimiro Del Signore e, dal 1964, don Angelo Luigi Stoppa che, non essendo canonico, insieme al professor Pier Giorgio Longo attuò un generale riassetto dell'archivio, secondo un carattere sia storico culturale sia giuridico patrimoniale, anche mediante il recupero di documenti dispersi o conservati in altri archivi. E' così che l'archivio diviene a tutti gli effetti Archivio Storico Diocesano. Intanto anche la sede veniva rinnovata e fu costituita una biblioteca. Inoltre i due archivi, Diocesano e Capitolare, in origine erano gestiti da due canonici differenti, mentre dal 1964 don Stoppa li considerò un'unica entità ed inglobò parte del Capitolare nell'Archivio Diocesano.

Descrizione: Il fondo Archivio Vescovile di Novara comprende i documenti prodotti dal Vescovo (documentati dal 1278) e dalla Curia (dal XVI secolo) e riguarda solo alcune delle sezioni presenti nell'ordinamento attuale del complesso documentario, in particolare le sezioni 1 (I), 2 (II) , 3 (III), 4 (IV), 5 (V), 6 (VI), 7 (VII), 8 (VIII), 9 (IX), 10 (X), 11 (XI), 12 (XII), 14 (XIV), 15 (XV), 17 (XVII), 18 (XVIII), 20 (XX), 21 (XXI), 23 (XXIII), 24 (XIV) che rappresentano delle vere e proprie serie:
- Sezione 1 Visite pastorali (XIV-XX secolo) (530 documenti) (67 ml).
- Sezione 2 Sinodi (dal 1298) (26 teche, volumi) (6 ml).
- Sezione 3 Inventari e relazioni (dal 1205) (circa 110 unità) (10 ml).
- Sezione 4 Atti di curia (XIV-XIX secolo) (257 ml).
- Sezione 5 Vescovi (serie lacunosa) (XI-XX secolo) (circa 340 teche, volumi, fascicoli) (39 ml).
- Sezione 6 Amministrazione (tra cui le teche parrocchiali) (XVII-XX secolo) (209 ml).
- Sezione 7 Clero (dal 1591) (circa 170 teche, volumi, scatole) (15 ml).
- Sezione 8 Religiosi (dal XVI secolo) (23 teche) ( (10 ml).
- Sezione 9 Seminari (dal 1569) (circa 60 teche, volumi, mazzi) (4 ml).
- Sezione 10 Capitoli e collegiate (dal XVII secolo) (13 unità) (2 ml).
- Sezione 11 Corrispondenza (dal XVII secolo) (oltre 130 teche, mazzi, fascicoli) (14 ml).
- Sezione 12 Foro ecclesiastico (dal XVI secolo) (circa 210 teche, volumi) (17 ml).
- Sezione 14 Mensa vescovile (dal 1078) (circa 186 teche, mazzi, libri) (21 ml).
- Sezione 15 Giurisdizione temporale di Riviera di San Giulio d'Orta (dal XIV secolo) (40 teche, mazzi, volumi) (6 ml).
- Sezione 17 Ufficio catechistico diocesano (dal XIX secolo) (5 volumi, teche, cartelle) (6 ml).
- Sezione 18 Commissione arte sacra (XX secolo) (1 teca) (1 ml).
- Sezione 20 Fondo pergamene (854-XIX secolo) (circa 350 documenti).
- Sezione 21 Libri parrocchiali inviati dalle parrocchie (1828-2010) (211 ml).
- Sezione 24 Libri parrocchiali della parrocchia della cattedrale di Novara (dal 1553) (215 unità) (58 ml).


Ordinamento: Nonostante i numerosissimi rimaneggiamenti subiti dal complesso documentario nel corso del XIX secolo, per quanto riguarda lo stato dell'ordinamento, il materiale non ha più subito interventi sistematici di riordino dall'epoca del Giulini, tant'è che l'attuale ordinamento della documentazione appartenente al complesso dell'Archivio Storico Diocesano di Novara si rifà ancora a quello dato dal canonico nel XVIII secolo, che, come si è detto, organizzò l'archivio in 24 Sezioni (poi 25) e relative classi successive, ordinate per materia e cronologia.
Tra il 1974 e il 1998 il direttore dell'archivio don Mario Perotti, insieme a don Angelo Luigi Stoppa, ha curato una sorta di inventario, intitolato Repertorio. Archivio Diocesano (4 volumi), che, pur essendo provvisorio, costituisce lo strumento di consultazione attualmente utilizzato. Esso riporta molte aggiunte manoscritte apposte in anni recenti da uno stagista.
Esiste inoltre un inventario delle Visite pastorali, ordinato per cartulazione.

La documentazione è stata prodotta da:
Diocesi di Novara. Tribunale ecclesiastico

La documentazione è conservata da:
Diocesi di Novara. Archivio storico


Redazione e revisione:
Caffaratto Daniela, 2013/08/19, prima redazione


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