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Frescobaldi, famiglia

fondo

Estremi cronologici: sec. XIII - 1982

Consistenza: Unità 2591: 450 pergamene, 1578 registri, 357 buste, 78 filze, 43 filzette, 39 pacchi, 4 fascicoli, 1 baule, 41 rotoli.

Storia archivistica: Dopo gli interventi di cartellinatura dei registri più antichi e della loro descrizione, compiuti alla metà del XVII secolo, Matteo di Lamberto Frescobaldi (1760-1841) nel 1789 incaricò Giuseppe Lorenzo Rossi di riordinare l'intero archivio. Questi sistemò in cronologico le carte e le dispose in 'filze' di processi, lettere, ricevute, contratti. Le descrisse poi in una rubrica alfabetica per soggetto in due tomi e in uno schedario cronologico, disposto in 43 filzette, il cosiddetto "Archivio portatile". Le pergamene erano state riordinate in cronologico e descritte nei regesti con la probabile collaborazione di Giovan Francesco Mariani, che aveva condotto le ricerche negli archivi fiorentini per compilare il Decimario di famiglia.
L'archivio è stato dichiarato di notevole interesse storico, insieme al fondo Albizi, nel 1974, con provvedimento n. 194 del 18 novembre, l'ultimo rinnovo del vincolo è stato notificato ai due archivi separati, per il Frescobaldi il n. 666 del 17 gennaio 1995. Nel 1997 l'intero archivio è stato trasferito in locali appositamente predisposti. Negli anni 2002-2006, grazie ad un finanziamento congiunto della famiglia Frescobaldi e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stato possibile effettuare un nuovo ordinamento, che ha prodotto dapprima una mappatura completa del fondo Frescobaldi, cui ha fatto seguito la redazione dell'inventario a cura di Ilaria Marcelli (da cui sono tratti questi paragrafi e cui rimanda per ulteriori notizie relative all'intervento). Una delle operazioni principali svolte con la schedatura, è stata quella di identificare le unità appartenenti all'archivio Albizi ed escluderle da quello Frescobaldi. Una certa confusione si era creata, infatti, dal momento che i documenti Albizi erano sentiti, a partire dalla stessa Leonia degli Albizi, come proprietà Frescobaldi.


Descrizione: Il fondo contiene documentazione relativa all'attività mercantile della famiglia e alle più recenti imprese viti-vinicole. Fra le pergamene, i diplomi di protezione concessi ai Frescobaldi nel sec. XVI da Enrico VIII Tudor e Massimiliano I d'Asburgo.
Fondo diplomatico:
- 412 pergamene distese; 38 pergamene in rotolo (1298-1772)
Fondo cartaceo:
- Carte sciolte fascicolate in 217 buste, 96 filze legate con assi di legno, pacchi e fascicoli: memorie e documenti, contratti, testamenti, affari diversi, benefici, processi, ricevute, lettere delle famiglie Frescobaldi, Acciaioli (Lenzi, Donati e Tedaldi), Maringhi, Buonaccorsi Pinadori (Medici e Almeni), dal sec. XIII
-- Processo con i duchi di Modena per la Tenuta della Diamantina, 37 filze (sec. XVII-XVIII)
- Libri di ricordi e conti, 499 registri con numerazione antica (1325-1956)
- Saldi e libri di amministrazione delle fattorie (Carcheri, Castiglioni, Corte, Montecastello, Senni, Soli e altre), 1051 registri
-- Documenti vari delle fattorie in 140 buste, 2 pacchi, 21 filze
- Alberi genealogici, disegni e piante, 41 rotoli

Ordinamento: Il recente intervento di riordino dell'archivio, da poco concluso (Marcelli, 2006), ha permesso di ricostruire n. 43 serie documentarie, ordinate e inventariate rispettando l'antica disposizione dei documenti. Il fondo diplomatico apre l'inventario, seguono le scritte patrimoniali relative alla famiglia Frescobaldi e a quelle aggregate, i carteggi, processi, ricevute, le carte personali dei vari membri della famiglia; infine le carte delle varie fattorie.

Informazioni sulla numerazione: La numerazione più antica è quella impressa ai registri di ricordi e conti nel 1652 (1338-sec. XVII), cartellinati con una numerazione da 1 a 510, quella settecentesca spesso vi si sovrappone. Le filze hanno invece numerazione chiusa, all'interno delle serie. Una numerazione a parte è quella impressa alle pergamene del XVIII secolo, sul verso a inchiostro nero. La numerazione dei disegni è moderna.

Strumenti di ricerca:
Ilaria Marcelli, Frescobaldi, famiglia. Inventario dell'archivio

Strumenti di ricerca interni al fondo: - "Inventario dei libri di conti e ricordi" del 1652, compilato dal chierico Niccolò di Jacopo Fallani, cappellano di S. Lorenzo di Firenze; -Indice alfabetico del XVIII secolo, in due tomi, A-L e M-Z; - Repertorio cronologico a schede detto "Archivio portatile" del XVIII secolo, 43 contenitori di formato ridotto, con aggiornamenti. - 3 registri di spogli delle pergamene, uno per ogni cassetta, del sec. XVIII. - Schedario alfabetico incompleto e senza chiari rimandi alla segnatura, sec. XIX

Documentazione collegata:
Archivio di Stato di Firenze, Fondo Capponi, nn. 196-215, 240, La documentazione, relativa a un ramo della famiglia Frescobaldi, è passata nei Capponi a seguito del matrimonio tra Anastasia (1769-1828) di Giuseppe Maria Antonio Frescobaldi e Luigi di Cosimo Ridolfi (1744-1800). Consiste in 10 buste di contratti, testamenti, carte sull'attività mercantile di setaioli, sui beni posseduti, sul feudo del marchesato di Capraia e sulla storia genealogica del casato, numerate in originale da "tomo I" a "tomo X"; 8 buste di scritte e processi (1499-1780); una filza di scritture varie e un registro giornale di casa (1602-1610).
Sono poi conservate alcune pergamene (1566-1771) relative a Niccolò e Tommaso di Tommaso, Giovanbattista, Giramonte, Francesco e Giuseppe Frescobaldi. Conservata presso: Firenze, Archivio di Stato, Fondo Capponi

La documentazione è stata prodotta da:
Frescobaldi

La documentazione è conservata da:
privato


Bibliografia:
Marcelli Ilaria, a cura di, L'Archivio Frescobaldi-Albizzi, Quaderni di Archimeetings, Firenze, Polistampa, 2004

Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2006/01/18, revisione
Romanelli Rita, 2005/09/10, prima redazione
Romanelli Rita, 2007/03/07, integrazione successiva

Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.


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