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Il Comitato interministeriale prezzi, con sede a Roma, era presieduto dal presidente del Consiglio dei ministri o da un ministro delegato a tale funzione ed era composto dal ministro delle finanze, dal ministro del tesoro, dal ministro per l'agricoltura e le foreste, dal ministro per le comunicazioni, dal ministro per l'industria, il commercio e il lavoro e da due esperti nominati dal presidente del Comitato stesso. Il CIP determinava i prezzi di qualsiasi merce, in ogni fase di scambio ed i prezzi dei servizi e delle prestazioni; promuoveva e regolava l'approvvigionamento e la distribuzione delle merci di maggior consumo, nazionali o importate, favorendo lo sviluppo e la creazione di cooperative di consumo, di spacci e mense aziendali. Per assolvere ai compiti ad esso demandati il Comitato si avvaleva di una Commissione centrale dei prezzi. Modifiche alla sua composizione furono apportate con il decreto legislativo luogotenenziale 23 aprile 1946, n. 363 e con il decreto legislativo del capo provvisorio dello Stato 15 settembre 1947, n. 896. Quest'ultimo, in particolare, dava la possibilità al CIP di istituire casse di conguaglio e stabilire le modalità delle relative contribuzioni, di requisire alle singole imprese le eccedenze di scorte di prodotti industriali agricoli ed alimentari e stabiliva il prezzo a cui queste dovevano essere vendute.
Il Comitato provinciale dei prezzi, istituito in ogni provincia, era presieduto dal prefetto ed era composto da rappresentanti designati nel modo seguente: uno per l'industria, uno per il commercio, uno per l'agricoltura, su indicazione della locale Camera di commercio, industria e agricoltura; uno dei prestatori d'opera; un funzionario dell'Ufficio provinciale del lavoro; un funzionario dell'Ufficio provinciale dell'industria e del commercio; un funzionario della Sezione provinciale dell'alimentazione; un funzionario dell'Ente nazionale autotrasporti. Per la trattazione di particolari questioni, il Comitato poteva valersi della collaborazione di esperti. Il CPP riceveva da quello interministeriale direttive per il coordinamento e la disciplina dei prezzi provinciali e locali.
Con il decreto 896/1947 venne istituita la Commissione consultiva provinciale, facente capo al CPP e presieduta da un membro del Comitato, nominato dal prefetto. Ad essa appartenevano un funzionario per ciascuno dei seguenti uffici: Intendenza di finanza, Ufficio del genio civile, Ufficio provinciale dell'industria e del commercio, Ufficio provinciale del lavoro, Ispettorato agrario, Sezione provinciale dell'alimentazione, Camera di commercio. Ne facevano parte anche rappresentanti dei consumatori, degli utenti, dei produttori e dei commercianti, nel numero stabilito dal prefetto e nominati dallo stesso su indicazione delle associazioni a carattere provinciale che fossero interessate alla tutela delle categorie suddette.
Il Comitato interministeriale prezzi è stato soppresso con la legge 24 dicembre 1993, n. 537. Il successivo decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373 ha provveduto a trasferire le sue funzioni al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), istituito con legge del 27 febbraio 1967, n. 48. Il decreto 373/1994 ha, inoltre, soppresso la Commissione centrale prezzi e i comitati provinciali dei prezzi (art. 5, comma 5), le cui residue funzioni sono state attribuite agli uffici provinciali dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
Con il decreto 896/1947 venne istituita la Commissione consultiva provinciale, facente capo al CPP e presieduta da un membro del Comitato, nominato dal prefetto. Ad essa appartenevano un funzionario per ciascuno dei seguenti uffici: Intendenza di finanza, Ufficio del genio civile, Ufficio provinciale dell'industria e del commercio, Ufficio provinciale del lavoro, Ispettorato agrario, Sezione provinciale dell'alimentazione, Camera di commercio. Ne facevano parte anche rappresentanti dei consumatori, degli utenti, dei produttori e dei commercianti, nel numero stabilito dal prefetto e nominati dallo stesso su indicazione delle associazioni a carattere provinciale che fossero interessate alla tutela delle categorie suddette.
Il Comitato interministeriale prezzi è stato soppresso con la legge 24 dicembre 1993, n. 537. Il successivo decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 373 ha provveduto a trasferire le sue funzioni al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), istituito con legge del 27 febbraio 1967, n. 48. Il decreto 373/1994 ha, inoltre, soppresso la Commissione centrale prezzi e i comitati provinciali dei prezzi (art. 5, comma 5), le cui residue funzioni sono state attribuite agli uffici provinciali dell'industria, del commercio e dell'artigianato.
Connected creators:
Comitato interministeriale prezzi - CIP. Comitato provinciale prezzi di Perugia
Comitato interministeriale prezzi - CIP. Comitato provinciale prezzi di Perugia. Commissione consultiva
Editing and review:
Santolamazza Rossella, 2021/04/30, revisione
Sargentini Cristiana, 2006/08/02, prima redazione
