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Sistemi e progetti archivistici dell'Emilia-Romagna

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icona SIUSA - ArchiviaMO Archivi del territorio modenese

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icona SIUSA - Patrimonio archivistico di interesse ebraico Archivi di interesse per la storia e la cultura ebraici in Emilia-Romagna

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icona SIUSA - Archivi femminili in Emilia-Romagna Archivi prodotti da singole donne e da organizzazioni e movimenti che le hanno viste protagoniste

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icona Istituto per i beni artistici, culturali e naturali Soprintendenza per i beni librari e documentari

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Guida on-line agli archivi non statali
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Gli archivi dell'Emilia-Romagna

SIUSA - Gli archivi dell'Emilia-Romagna costituisce un punto di accesso primario per una ricerca ad ampio raggio del patrimonio archivistico non statale a livello regionale.

Esso è parte integrante del Sistema Informativo Unificato delle Soprintendenze Archivistiche, SIUSA che, sviluppato dalla Direzione Generale Archivi in collaborazione con la Scuola Normale Superiore di Pisa, descrive il patrimonio archivistico pubblico e privato conservato al di fuori degli archivi di Stato italiani e sul quale si esercita l'attività di tutela dello Stato.
Il sistema è una rielaborazione e un superamento, tecnico e concettuale, del primo sistema informativo promosso dall'Amministrazione archivistica nei primi anni '90 del Novecento, "Anagrafe informatizzata degli archivi italiani", ideato e strutturato dalla necessità di avere una banca dati specifica degli archivi nella prospettiva allora imminente della libera circolazione in Europa dei beni culturali.
A partire dalla fine degli anni Novanta il dibattito sull'adozione di standard archivistici nazionali ed internazionali, l'evoluzione della legislazione italiana in merito all'attività di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio documentario nazionale e, non da ultimo, l'evoluzione della tecnologia informatica, hanno portato alla elaborazione di un modello di rappresentazione degli archivi che, facendo riferimento agli standard internazionali di descrizione archivistica ISAD (G), ISAAR (CPF) e ISDIAH, sono basati su un'architettura che prevede descrizioni separate, ma tra loro correlate, dei complessi archivistici e dei loro soggetti produttori e conservatori. SIUSA ha esplicitamente adottato questo modello e lo ha ulteriormente sviluppato: infatti oltre alle descrizioni di queste entità il sistema include anche descrizioni di strumenti di ricerca, tipologie documentarie, contesti storico-istituzionali, profili istituzionali, ambiti territoriali.

La Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna è stata fra le prime che, fin dal 2004, si è impegnata nello sviluppo del SIUSA testando il sistema ed avviando la bonifica dei dati di Anagrafe confluiti interamente in SIUSA. Tali dati, relativi in particolare a comuni e province e archivi da essi conservati, partecipanze agrarie e consorzi di bonifica, erano stati desunti dai fascicoli ispettivi della Soprintendenza. Contestualmente, grazie all'apporto di numerosi collaboratori esterni, sono stati realizzati appositi censimenti i cui risultati sono confluiti in SIUSA. In particolare sono state censite le seguenti tipologie di archivi:
  • Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB);
  • Aziende unità sanitarie locali (Ausl);
  • ospedali psichiatrici;
  • Camere di commercio;
  • Uffici dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS);
  • parrocchie e confraternite;
  • archivi di famiglia;
  • archivi di persona.
Le descrizione di tali fondi, dei relativi soggetti produttori, dei conservatori e delle altre entità collegate vengono pubblicate via via che gli interventi di normalizzazione, aggiornamento e integrazione delle descrizioni vengono ultimati.
SIUSA - Gli archivi dell'Emilia-Romagna non è una banca dati inventariale, ma una guida ai fondi, superfondi, subfondi, serie a partire dai quali, con opportuni collegamenti, è possibile consultare la descrizione analitica della documentazione archivistica nella sezione Inventari on line e, se presente in altri sistemi locali. È tuttavia in corso di realizzazione un modulo del sistema dedicato alla pubblicazione dei numerosi inventari realizzati negli ultimi anni con il contributo della Soprintendenza archivistica.
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