Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Indice dei fondi » Complesso archivistico

Rangoni Machiavelli, famiglia

complesso di fondi / superfondo

Estremi cronologici: sec. XII - sec. XX prima metà

Consistenza: Unità 3907: regg. 1722, bb. 2185

Storia archivistica: L'archivio è stato oggetto di numerosi interventi di riorganizzazione, a volte anche molto drastica, tra la fine del XVII secolo e la seconda metà del XX secolo. Il più antico intervento sistematico di ordinamento del materiale, che sia riconoscibile e databile, è quello tuttora testimoniato dal grande <<catastatico>> d'archivio, ancora oggi conservato: si tratta di un grande registro cartaceo, redatto nel 1681 da un certo Giovanni Domenico de Angelis, in cui sono elencati i principali <<instrumenta>> pubblici e privati, nonché gli atti processuali, raccolti per comune pertinenza tematica o geografica, e contrassegnati da lettere minuscole. In seguito, un certo Bassi (probabilmente un segretario di casa Rangoni, la cui figura non è chiara) compilò, nella prima metà del XVIII secolo, un <<Indice delle scritture>> parziale e probabilmente impreciso; a questo succedette un ampio intervento di selezione e ricondizionamento di centinaia di <<instrumenta>>, principalmente diritti e privilegi, ma anche censi, livelli e altri atti privati di natura contrattuale, dotale ed ereditaria, che furono raccolti all'interno di singole carpette di carta azzurra su cui veniva annotata la datazione cronica e spesso anche un regesto. La stessa mano, quella del marchese Lotario Alfonso Rangoni Machiavelli (morto nel 1793), effettuò anche un intervento di riordino, per persona e per luogo, di nuclei di corrispondenza sciolta appartenenti all'archivio corrente, soprattutto quella dei vari governatori dei feudi rangoniani del XVIII secolo. Lotario compilò poi una serie di registri, distinti per tipologia documentaria, in cui veniva dato conto dei documenti presenti in archivio e da lui regestati, e provvide ad una prima etichettatura delle buste individuate come appartenenti alle serie <<Instrumenta>>, <<Dotes>>, <<Ducales Venetiarum>> e così via. In un secondo tempo, l'archivio fu oggetto di parziali interventi, compiuti dal marchese Bonifacio Rangoni Machiavelli verso la metà del XIX secolo, prima di essere completamente riorganizzato con un sistema alfanumerico assai macchinoso, secondo cui le singole unità venivano marcate con una o due lettere minuscole a matita blu, seguite da un numero arabo a inchiostro, oppure da una, due o tre lettere uguali maiuscole a matita rossa, blu o verde, raramente accompagnate da numeri. La documentazione fu successivamente distinta in cinque serie diverse, contraddistinte da etichette <<a francobollo>> con indicate le lettere da A ad E seguite da un numero progressivo, mentre fu poi apposto un unico numero d'ordine a matita, spesso fisicamente sovrapposto a questi <<francobolli>>, che condizionò disordinatamente le unità delle varie serie attualmente riconoscibili. Un primo incarico ufficiale per un riordino dell'archivio familiare, secondo moderni criteri tecnico-scientifici, fu assegnato dalla stessa famiglia nel 1902 ad un giovane sacerdote, Angelo Mercati, allora docente al seminario reggiano; il lavoro avrebbe dovuto concludersi entro la fine del 1905 ma, dai documenti, si intuisce che il Mercati non ebbe modo, per impegni didattici e problemi di salute, di mettere effettivamente mano a questo lavoro, a cui rinunciò nel marzo del 1904. Da quella data e fino al 1908 risulta, quindi, attivo, all'interno dell'archivio, lo studioso modenese Camillo Rosselli, a cui fu affidato il compito di raccogliere, con ricerche sistematiche anche in archivi pubblici, la documentazione necessaria al riconoscimento dei titoli nobiliari di Luigi Rangoni Machiavelli e di aggiornare l'Albo d'oro ufficiale della nobiltà italiana. Tra il 1910 e il 1920 intervenne, poi, l'operato di Ferruccio Carlo Carreri, studioso all'interno della Deputazione di storia patria per le antiche province modenesi, segretario e archivista di casa Rangoni che, tra il 1917 e il 1924, pubblicò diversi articoli di carattere storico-genealogico sulla famiglia Rangoni Machiavelli; a lui si deve anche l'ordinamento per categorie alfanumeriche, corrispondenti a raggruppamenti tematici di qualche natura, e alcune articolate annotazioni su fascicoli, da lui costituiti con cartoncino violetto, da cui è possibile intendere che la serie dei pezzi contrassegnati dalla M rossa possa identificarsi con gli atti processuali, ora divisi tra le serie C e D. L'archivio, gravemente danneggiato nel corso dell'ultima guerra mondiale a causa di una bomba d'aereo che aveva colpito lo stabile vicino al palazzo familiare di Modena dove era custodito, fu temporaneamente trasferito, per ragioni di sicurezza, a Spilamberto; successivamente, il materiale è stato completamente riorganizzato in quattro serie artificiali (in quanto le denominazioni non sempre rispecchiano la tipologia della documentazione), contraddistinte da ordinamento alfanumerico (da A a D e con numero progressivo a ripartire da 1). Tale operazione è stata effettuata da monsignor Giuseppe Pistoni, canonico della cattedrale di Modena, chiamato a compiere un lungo intervento durato 4 anni, dal 1962 al 1966, al termine del quale l'archivio aveva già raggiunto l'assetto attuale e si è esplicata attraverso la compilazione, su schedine cartacee, di sintetiche descrizioni delle singole unità e il ricondizionamento di buona parte delle buste (circa il 30% del totale), intervento che ha però portato alla perdita delle antiche segnature presenti sui contenitori originali; la suddivisione operata dal Pistoni deriva da raggruppamenti compiuti sulla base di una mera dislocazione fisica di fondi disordinati, ovvero da traslochi condotti frettolosamente e in condizioni di emergenza. Franca Ballarini Rangoni Machiavelli, moglie di Rolando Rangoni Machiavelli, ha completato l'opera compilando poi un inventario topografico del carteggio amministrativo, in cui sono riportate fedelmente, in ordine cronologico, le indicazioni scritte sul dorso delle buste dal riordinatore.
L'archivio, grazie a finanziamenti diretti da parte della Soprintendenza archivistica, dopo una prima ricognizione tra il 2001 e il 2002, dal 2003 è in corso di riordino.

Descrizione: L'archivio comprende corrispondenza, documentazione processuale e amministrativa ed una miscellanea di materiale cartografico, fotografico e pergamenaceo, relativi alla famiglia Rangoni Machiavelli; sono presenti, inoltre, 13 buste contenenti mappe, cartoline e carte diverse (secc. XIX-XX/1^metà) e 1722 tra registri e vacchette di contabilità ed amministrazione dei feudi familiari (secc. XIV-XX/1^metà) per un totale di 90 ml. Frammisti alla documentazione familiare si trovano anche spezzoni ed interi nuclei di archivi diversi, da quelli relativi alle famiglie i cui diritti e patrimoni pervennero ai Rangoni per eredità o per matrimonio (per esempio i Machiavelli con i loro beni in Toscana, i Thiene e i Boiardo con i beni di Quinto e il feudo di Scandiano, i Gonzaga e i Pallavicino) fino a quello dei cardinali legati di Ferrara (Donghi e Machiavelli) e della famiglia Rangoni Terzi, recuperato sul mercato antiquario a metà Ottocento. La documentazione, oltre che per la storia della famiglia e della città di Modena, presenta un rilevante interesse per la storia italiana in genere, avendo i suoi membri ricoperto, nei secoli, importantissime cariche civili ed ecclesiastiche.

Documentazione collegata:
Rangoni Machiavelli, famiglia, Si tratta di un piccolo nucleo di corrispondenza inviata dai membri della famiglia a vari personaggi. Conservata presso: Modena, Biblioteca Estense, Campori, Rangoni Machiavelli
Rangoni Terzi, famiglia, Si tratta di una parte della documentazione donata dagli ultimi rappresentanti della famiglia nel 1898 (32 registri e 23 tra buste e filze, sec. XVI-1880). Conservata presso: Archivio di Stato di Modena, Archivi di famiglie e di persone, Rangoni Terzi

La documentazione è stata prodotta da:
Rangoni Machiavelli

La documentazione è conservata da:
privato

Per informazioni rivolgersi alla soprintendenza competente per il territorio


Redazione e revisione:
Crociati Silvia, 2006/11/04, prima redazione
Menghi Sartorio Barbara**, 2010/03/15, supervisione della scheda


icona top