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Guida on-line agli archivi non statali
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Curia arcivescovile di Cagliari

complesso di fondi / superfondo

First and last date: sec. XII - sec. XX

Consistence: Number of items 5059: pergg. 450, regg. 4220, bb. 224, voll. 8, unità non specificate 157

Archival history: Sebbene l’esistenza della diocesi a Cagliari sia attestata già dal IV secolo d.C., la documentazione più antica, che fra l’altro si riferisce soprattutto alla diocesi di Suelli, risale al XII secolo e nulla pertanto è rimasto presso l’archivio arcivescovile di Cagliari del periodo in cui la sede vescovile era situata nell’antico centro di Santa Igia. L’archivio, che aveva già subito gravi dispersioni e danneggiamenti, ormai trasferito, assieme alla sede vescovile, nel Castello fondato dai pisani, fu interamente distrutto all’inizio del XV secolo da un incendio di notevoli dimensioni, come testimoniato da un documento del 1589.
Della sorte dei pochissimi documenti relativi al XIII e XIV secolo, scampati per motivi fortuiti al terribile incendio, e degli atti prodotti successivamente, si interessò nel XVII secolo l’arcivescovo fra Bernardo de la Cabra, che affidò a Luca Canepa, giovane canonico cagliaritano, nominato archivista della Curia, il compito di ordinare tutte quelle carte sciolte lasciate fino ad allora nel più completo abbandono.
Dal XIII secolo fino al 1980 l’archivio rimase nel palazzo episcopale, dove confluirono più tardi anche i libri parrocchiali di tutta la diocesi e le carte relative alla disciplina ecclesiastica, conservate precedentemente nella Cancelleria, situata presso il Seminario tridentino. Nello stesso edificio fu inoltre trasferita la documentazione delle chiese, delle confraternite e delle cause pie della medesima diocesi, sistemate per lungo tempo nell’ufficio della Contadoria del palazzo arcivescovile.
Dal 1981, invece, l’archivio ha trovato una nuova e più idonea sistemazione nei locali del nuovo seminario diocesano, dove è in corso di realizzazione l’ordinamento sistematico e l’inventariazione dei fondi archivistici.

Description: A causa dello stato ancora parziale d’ordinamento, della vastità del patrimonio documentario e della conseguente difficoltà di offrire un preciso ed esauriente quadro di tutte le competenze della Curia cagliaritana, si possono individuare solo ideali categorie di documentazione.
La serie più preziosa e antica è costituita dalle numerose pergamene (XII-XX sec.), tra le quali di particolarissima rilevanza sono le cosiddette Carte volgari, scritte in sardo-campidanese e munite quasi tutte di sigilli originali, già pubblicate da Arrigo Solmi; esse abbracciano un periodo compreso tra gli inizi del XII ed il primo trentennio del XIII secolo e riguardano direttamente o indirettamente la diocesi di Suelli. Si tratta per la maggior parte, di donazioni fatte dai giudici cagliaritani alla sede suellense. Esse sono pertanto una fonte di inestimabile valore per gli studi storici, diplomatistici, paleografici, linguistici e giuridici.
Un’attenzione particolare merita la numerosa e consultatissima serie dei Quinque Libri, confluiti dalle singole parrocchie a questo archivio per evitarne la possibile distruzione, come decretato nel sinodo convocato a Cagliari nel 1745.
Notevoli per le loro peculiarità sono i 13 registri della Santa Crusada, così denominati dalla Bolla della Crociata, concessa da Gregorio XIII a favore dei sovrani spagnoli come contributo per le imprese da loro condotte contro gli infedeli.

Finding aid in the fond: F. Sulis, Indice delle pergamene e carte di pregio dell’archivio arcivescovile di Cagliari, 1873; F. Putzu, Indice analitico; S. Lippi, Inventario del Regio Archivio di Stato di Cagliari e notizie delle carte conservate nei più notevoli archivi vescovili e capitolari della Sardegna, 1902.

The documents were created by:
Curia arcivescovile di Cagliari

The documents are kept by:
Arcidiocesi di Cagliari. Archivio storico


Editing and review:
Castellino Anna, 2012, revisione
Costa Consuelo, 02/10/2008, prima redazione


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