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Dessí Giuseppe

fondo

Estremi cronologici: 1915 - 1977

Note alla datazione: Alcuni documenti (per esempio alcuni epistolari indirizzati a Luisa Babini) hanno una datazione successiva a questi estremi cronologici.

Consistenza: m.l. 15

Storia archivistica: Dopo la morte dello scrittore, avvenuta nel 1977, le sue carte sono state custodite per più di venti anni da Luisa Babini (compagna di Dessí dal 1954 e sua moglie dal 1972) nella casa romana della coppia, in via Prisciano 75. Il primo contatto di Luisa Babini per depositare il fondo risale al 1997, faldoni e raccoglitori sono stati materialmente consegnati tre anni più tardi, nel febbraio 2000. Alcuni documenti (ci si riferisce in particolare a testimoni di copioni teatrali) sono stati consegnati alcuni anni più tardi, nel 2006. La vedova dello scrittore si era occupata delle carte del marito già prima della scomparsa di quest'ultimo e i criteri di riordinamento del fondo si sono ispirati a questa storia preesistente, fatta di cura e dedizione. Lo stesso Dessí aveva organizzato i testimoni del proprio lavoro secondo un criterio personale, per esempio riunendo "monograficamente" la documentazione relativa ai suoi romanzi (accorpando gli esemplari manoscritti alla rassegna stampa e - quando presenti - alle traduzioni) o raccogliendo i racconti in una sequenza numerata. Fino alla malattia che lo ha parzialmente immobilizzato a partire dal 1964 la sua impronta è ben riconoscibile nei titoli scritti in costola o sulla copertina dei contenitori. L'intervento di Luisa Babini, l'intento era di spiegare o di mettere a fuoco un dato documento altrimenti difficilmente interpretabile, si è concretizzato in note appuntate sugli autografi e tramite l'inserimento di fogli, tra le carte dello scrittore, con delucidazioni (un titolo, una referenza bibliografica, "post-it" esplicativi, trascrizioni di testi) sul contenuto di un raccoglitore. La sua mano è più rara tra gli incartamenti dei romanzi, mentre se ne riconoscono le tracce principalmente tra il materiale più eterogeneo degli appunti e dei quaderni. Salvo la scomposizione di raggruppamenti che si sono rivelati come una miscellanea di materiale eterogeneo e, al contrario, l'assemblaggio di documenti appartenenti alla stessa categoria o soggetto e conservati invece separatamente, lo stato attuale del fondo rispetta, nei limiti del possibile, l'originaria impostazione, così come l'avevano costruita Giuseppe e Luisa Dessí.
Su questa falsariga il fondo, una volta giunto in Archivio, è stato riordinato e descritto nell'ambito del lavoro finalizzato alla preparazione di alcune tesi di laurea assegnate da Anna Dolfi e discusse presso la facoltà di Lettere dell'Università di Firenze tra il 2000 e il 2007; i risultati di questi studi sono stati pubblicati in alcuni inventari tutti dati alle stampe dalla Firenze university press, due nel biennio 2002-2003, uno nel 2009, l'ultimo nel 2012 (questi inventari sono anche disponibili in formato pdf sul sito della casa editrice). La descrizione della corrispondenza con amici, scrittori e lettori (indirizzata a Giuseppe Dessí e a Luisa Babini, oltre a un gruppo di alcune loro minute e a un piccolo nucleo di documenti epistolari scambiati tra altri corrispondenti) è ricercabile anche nella banca dati che risiede in una piattaforma raggiungibile on line; nella banca dati interrogabile in rete si trova anche la parziale catalogazione della corrispondenza di lavoro; è stato inoltre predisposto anche un elenco dei mittenti scaricabile dalla rete in formato pdf che sintetizza i nomi dei corrispondenti ricorrenti in tutte le sezioni in cui è frammentato il carteggio. Alcuni disegni (dello stesso Dessí o di altre mani), conservati tra le carte di archivio, sono stati descritti nel catalogo delle opere d'arte.


Descrizione: - Documenti sulla vita e l'opera di Giuseppe Dessí: appunti preparatori, taccuini, quaderni, fogli sparsi e annotazioni varie con abbozzi e note sviluppate in testi letterari, perfezionati poi in una forma definita o rimasti allo stato di appunto (questa prima sezione si differenzia dalle agende e quaderni con appunti di natura più intima a cui è riservata una collocazione separata). Quello che può essere definito l'avantesto di prove più sorvegliate fa da introduzione agli autografi dei romanzi: lo stesso Dessí aveva provveduto a conservare (e questa disposizione è stata rispettata al momento del riordinamento del fondo), accanto ai veri e propri testimoni (appunti in forma di abbozzo, quaderni, stesure dattiloscritte), documentazione che ne fa da corollario, come copie di pubblicazioni periodiche dove - in alcuni casi - sono stati anticipati frammenti dei romanzi, articoli e recensioni che ne testimoniano la fortuna, le eventuali traduzioni, stralci da vari carteggi che contengono informazioni sul romanzo in oggetto. Segue la raccolta dei racconti, ordinata con grande precisione dall'autore e dalla sua compagna: costituisce una parte consistente del fondo, vi si trovano esemplari dattiloscritti (oltre a rari casi di manoscritti), insieme a ritagli di giornale e fascicoli di riviste con il testo dato alle stampe. Lo stesso criterio di organizzazione dei romanzi è ripetuto per i testi teatrali: agli esemplari manoscritti e dattiloscritti è stato avvicinato materiale accessorio, come opuscoli relativi alle messe in scena, ritagli di giornale e, quando presenti, notizie sulle traduzioni. Dal teatro si passa ai testi scritti per la televisione e per la radio, con copioni di sceneggiati, documentari, soggetti, conversazioni, ai quali si accompagna un apparato di ritagli a stampa. Un faldone è invece dedicato al cinema, con sceneggiature o abbozzi di sceneggiature, soggetti, trattamenti, testi di documentari, riduzioni da romanzi, commenti a film. Altre sezioni sono costituite dai materiali serviti per le antologie curate da Dessí o usati per raccolte in cui lo scrittore ha contribuito con un proprio testo, seguono le traduzioni (da D.F. Karaka, il Marchese de Sade, Mark Twain e Erskine Caldwell), poi un gruppo (ricostruito in fase di ordinamento con materiali di varia provenienza) di saggi, recensioni, presentazioni e articoli, apparsi a firma di Dessí su quotidiani, riviste, cataloghi d'arte o come introduzione a libri altrui, e altri scritti di Dessí pubblicati in sedi diverse su argomenti vari (Maria Lai, la Sardegna, scritti di costume e politica, necrologi ecc.), per finire con la documentazione raccolta in vista della sua tesi di laurea. Una circoscritta raccolta di documenti testimonia la produzione poetica dessiana, rimasta sempre a uno stato di esercizio mai del tutto perfezionato (almeno secondo il giudizio dell'autore). Presenti inoltre quaderni, taccuini e agende con annotazioni di carattere personale (rispetto a quelli con finalizzati alla stesura di un testo letterario si distinguono per una tipologia di intervento di natura più intima e privata, anche se - c'è da segnalare - la linea di confine tra appunti di lavoro e note di diario è piuttosto sottile), una raccolta di ritagli e testi con interviste concesse da Dessí, una sezione di saggi e recensioni con dattiloscritti, estratti, riviste e monografie sullo scrittore sardo e una rassegna stampa di ritagli di giornale ordinati cronologicamente. Conclude la consistente Serie della documentazione sulle opere di Dessí una sezione miscellanea con materiali sui premi a cui lo scrittore ha partecipato come giurato, sulla sua attività di pittore e con testi (manoscritti, dattiloscritti o estratti da riviste) di altri autori.
- Corrispondenza familiare: carteggi scambiati tra i membri della famiglia Dessí e tra lo scrittore e alcuni dei corrispondenti a lui più vicini. Sono divisi in varie sezioni, a partire dalle corrispondenze di Francesco Dessí Fulgheri, il padre dello scrittore, di cui si conserva un consistente carteggio indirizzato al figlio, insieme a epistolari indirizzati a Lina Baraldi, la prima moglie di Giuseppe, al secondogenito Franco e ad altri destinatari. Le corrispondenze di Giuseppe Dessí sono indirizzate ai familiari (in particolare al padre, seguono poi missive destinate alla madre, al fratello, a Luisa Babini - la seconda moglie - e ad altri parenti) ma anche ad amici intimi che hanno avuto un ruolo importante nella formazione dello scrittore, come Bianca Gerin e Renzo Lupo (di loro mano si conservano anche le corrispondenze indirizzate a Giuseppe). Di Franco Dessí si conserva il carteggio al fratello e alla cognata Luisa. Più circoscritte le corrispondenze di Lina Baraldi e di Luisa Babini e di mittenti vari.
- Corrispondenze con colleghi, amici, lettori: carteggi indirizzati allo scrittore (ai quali si aggiunge un nucleo di minute di Dessí) da oltre 550 mittenti, per un totale di documenti (tra quelli di natura epistolare e quelli di diversa tipologia che si trovano allegati alle missive) che raggiunge il numero di circa 1700 pezzi; i corrispondenti rientrano in varie categorie di interlocutori: sono presenti - in forze - scrittori e critici, ma non mancano mittenti come esponenti politici, enti e associazioni culturali o anche gente comune. Moltissimi naturalmente i legami che rimangano annodati con la terra di origine (tra i tanti nomi citiamo quello di Emilio Lussu), quella Sardegna che fa da sfondo a quasi tutto il suo immaginario artistico. Gli anni trascorsi all'università di Pisa sono fervidi di incontri (che si sono tradotti in epistolari significativi) e i nomi da evocare sono quelli degli amici normalisti, come Walter Binni, Aldo Borlenghi, Aldo Capitini, Carlo Cordié, Carlo Ludovico Ragghianti, Claudio Varese (il cui carteggio, già pubblicato, è però assente nel fondo) e quelli di alcuni docenti che ricoprirono un ruolo importante per Dessí e cioè Delio Cantimori, Attilio Momigliano, Luigi Russo. Tra i corrispondenti a cui Dessí ebbe modo di legarsi durante gli spostamenti successivi agli anni pisani, da Ferrara fino all'approdo a Roma, segnaliamo i nomi di Giorgio Bassani, Enrico Falqui, Niccolò Gallo, Gianna Manzini, Manara Valgimigli. Si conserva inoltre un fascicolo organizzato per argomento, che contiene messaggi di congratulazione per la vittoria del Premio Strega con il romanzo "Paese d'ombre" (1972) e un piccolo nucleo di scambi epistolari tra altri corrispondenti. Alle corrispondenze che ruotano intorno allo scrittore vanno aggiunti i carteggi ricevuti da Luisa Babini Dessí (di cui si conserva anche un gruppo di minute).
- Corrispondenze di lavoro: carteggi intrattenuti con redazioni di giornali, riviste, case editrici italiane e con persone e istituzioni del mondo teatrale, televisivo e radiofonico e poi con traduttori, case editrici, radio e tv straniere; di tipo professionale anche gli scambi epistolari ricevuti in virtù degli incarichi ricoperti da Dessí come Provveditore agli studi, presso l'Accademia dei Lincei e in altre istituzioni; altri carteggi di natura amministrativa sono quelli scambiati con associazioni di categoria; anche in questo caso numerose sono le minute di lettere di Dessí; da segnalare che i mittenti di questa sezione si sovrappongono spesso a quelli dei carteggi di natura più personale della Serie precedente.


Strumenti di ricerca:
Inventari dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux
Agnese Landini, Dessì Giuseppe, 2002. Inventario
Chiara Andrei, Dessì Giuseppe, 2003. Inventario
Francesca Nencioni, Dessì Giuseppe, 2009. Inventario
Francesca Nencioni, Dessì Giuseppe, 2012. Inventario
Francesca Nencioni, Dessí Giuseppe. Corrispondenti
Catalogo delle opere d'arte dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux

Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.

Documentazione collegata:
Biblioteca Giuseppe Dessí, biblioteca personale dello scrittore. Conservata presso: Fondazione Giuseppe Dessí, Villacidro (Cagliari).
Raccolta Giuseppe Dessí, diari, annotazioni, taccuini. Conservata presso: Archivio privato, Venezia.

La documentazione è stata prodotta da:
Dessí Giuseppe

La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliografia:
"Giuseppe Dessí. Storia e catalogo di un archivio", a cura di Agnese Landini, Firenze, Firenze University Press, 2002 (rielaborazione della tesi di laurea discussa all'Università di Firenze nell'a.a. 1999-2000). (Dessí: storia e catalogo di un archivio, 2002)
"Le corrispondenze familiari nell'archivio Dessí", a cura di Chiara Andrei, Firenze, Firenze University Press, 2003 (rielaborazione della tesi di laurea discussa all'Università di Firenze nell'a.a. 2000-2001). (Dessí: le corrispondenze familiari, 2003)
"Una giornata per Giuseppe Dessí", atti di seminario, Firenze, 11 novembre 2003, a cura di Anna Dolfi, Roma, Bulzoni, 2005.
Francesca Nencioni, "Il doppio registro filosofico-narrativo nelle minute di Giuseppe Dessí", «il Portolano», a. 14 (apr.-dic. 2008) n° 53-54-55, p. 42-44.
"A Giuseppe Dessí. Lettere di amici e lettori, con un'appendice di lettere inedite", a cura di Francesca Nencioni, Firenze, Firenze University Press, 2009 (rielaborazione della tesi di laurea discussa all'Università di Firenze nell'a.a. 2006-2007). (A Giuseppe Dessí. Lettere di amici e lettori, 2009)
Giuseppe Dessí, "Diari 1949-1951", a cura di Franca Linari, Firenze University Press, 2009. (Dessí, Diari 1949-1951, a cura di F. Linari, 2009)
"«…attraverso un cannocchiale capovolto». Frammenti biografici e narrativi di Giuseppe Dessí", a cura di Francesca Nencioni, con una introduzione di Anna Dolfi, Firenze, Società editrice fiorentina, 2010.
Giuseppe Dessí, "Diari 1952-1962", "1963-1977", trascrizione di Franca Linari, introduzione e note di Francesca Nencioni, Firenze University Press, 2011, 2 voll. (Dessí, Diari 1952-1962, 2011, Dessí, Diari 1963-1977, 2011)
Giuseppe Dessí, "Nell'ombra che la lucerna proiettava sul muro. Soggetti, trattamenti e sceneggiature cinematografiche e televisive (1948-1972)", a cura di Gianni Olla, Cagliari, Cuec, 2011.
Giuseppe Dessí, Raffaello Delogu, "Lettere 1936-1963", a cura di Monica Graceffa, Firenze, Firenze University Press, 2012. (Dessí - Delogu, "Lettere")
"A Giuseppe Dessí. Lettere editoriali e altra corrispondenza", a cura di Francesca Nencioni, con un'appendice di lettere inedite a cura di Monica Graceffa, Firenze, Firenze University Press, 2012. (Dessí, Lettere editoriali, 2012)
"Dessí e la Sardegna. I carteggi con il «Ponte» e Il Polifilo", a cura di Giulio Vannucci, Firenze, Firenze University Press, 2013. (Dessí e la Sardegna, a cura di G. Vannucci, 2013)
"Tre amici tra la Sardegna e Ferrara. Le lettere di Mario Pinna a Giuseppe Dessí e Claudio Varese", a cura di Costanza Chimirri, Firenze, Firenze University Press, 2013. (Tre amici tra la Sardegna e Ferrara, a cura di C. Chimirri, 2013)
Giuseppe Dessí, Enrico Falqui, "Lettere 1935-1972. Con una raccolta di racconti dispersi", a cura di Alberto Baldi, Firenze University Press, 2015. (Dessí - Falqui, Lettere 1935-1972, a cura di A. Baldi, 2015)
Giorgio Bassani, Giuseppe Dessí, "Meditare, studiare, scrivere. Il carteggio Giorgio Bassani-Giuseppe Dessí (1936-1959)", a cura di Francesca Nencioni, Ravenna, Pozzi, 2017.
Gianna Manzini, "Lettere a Giuseppe Dessí e a Luisa", con un inedito su "I Sogni" di Dessí e un'antologia della critica dispersa a cura di Alberto Baldi, Firenze, Firenze University Press, 2019.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 20 maggio 2020, integrazione successiva
Desideri Fabio, 26 maggio 2010, rielaborazione
Morotti Laura, 9 giugno 2009, prima redazione

Modalità di consultazione:
La consultazione è libera previo appuntamento, si richiede lettera di presentazione.


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