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Archivum Index Librorum Prohibitorum

fondo

Estremi cronologici: sec. XVI inizio - sec. XX primo quarto

Storia archivistica: Nel 1559, con decreto del papa Paolo IV, entrò in vigore il primo Indice pontificio di libri proibiti, detto Indice Paolino, seguito da un secondo indice promulgato dal papa Pio IV nel 1564. Il principale promotore e artefice dell’Indice fu il domenicano Michele Ghislieri, papa Pio V, che con la bolla In Apostolicae del 4 aprile 1571 istituì la Sacra Congregazione dell'Indice, alla quale spettava il compito di esaminare libri e pubblicazioni e di condannare i testi contenenti errori contro la fede o la morale cristiana, inserendoli in un apposito catalogo, al cui aggiornamento era deputata la Congregazione stessa. Nel corso dei secoli diversi pontefici emisero costituzioni e decreti che definirono attribuzioni e competenze della Congregazione dell'Indice, fino a Benedetto XV, che con il Motu Proprio Alloquentes del 25 marzo 1917 la soppresse e ne trasferì le funzioni ad una semplice sezione della Congregazione del Sant'Uffizio.
Già prima che fosse ufficialmente sancita tale unione, i compiti e le attività delle due Congregazioni furono sempre collegati, tanto che spesso lo stesso Sant'Uffizio si occupava di procedere contro i libri considerati proibiti e di emanare il relativo decreto di messa all'Indice, che era poi eseguito dalla Congregazione dell'Indice.
Nell'arco della sua attività, la Congregazione produsse un archivio pervenuto sino ai nostri giorni pressoché integro.
Prima del trasferimento a Parigi nel 1814, l'archivio della Congregazione era conservato presso il Convento della Minerva e nel 1816 fece ritorno a Roma senza aver subito perdite di sorta, come attestarono i funzionari del Dicastero dopo aver effettuato il controllo dei 227 faldoni.
Trasferito nel Palazzo della Cancelleria verso i primi del Novecento, il fondo fu definitivamente collocato nel Palazzo del Sant'Uffizio nel 1917, anno della soppressione della Congregazione.

Descrizione: Negli anni della soppressione, fu compilato dal padre Thomas Esser, ultimo segretario della Congregazione, un inventario analitico dei documenti d'archivio, ancora oggi utilizzato. Da esso risulta che l'archivio è composto nel complesso da 328 faldoni manoscritti. L'inventario è suddiviso in serie (o "parti costitutive"), numerate da I a XXXVI, che comprendono, tra l'altro: Diari (o Decreti), Protocolli, Atti e Documenti, Cause, Lettere, Licenze, Indici di libri proibiti, Censure. Si segnala, in particolare, la presenza di 61 volumi di Cataloghi delle Biblioteche conventuali d'Italia.
La serie n. XXXVI costituisce il fondo librario dell'Indice, formato da una raccolta di libri e opuscoli oggetto di esame da parte della Congregazione.

La documentazione è stata prodotta da:
Congregazione dell'Indice

La documentazione è conservata da:
Archivio della Congregazione per la Dottrina della Fede

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