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Rinaldi Antonio

fondo

Estremi cronologici: 1910 - 1982

Note alla datazione: Le datazioni più remote si riferiscono a documenti di natura familiare.

Consistenza: 20 scatole, materiale bibliografico sciolto.

Storia archivistica: Le carte di Antonio Rinaldi sono state donate all'Archivio contemporaneo nell'ottobre 2006 da Francesco Dessí Fulgheri, figlio di Giuseppe Dessí e di Lina Baraldi Dessí. I documenti gli erano stati lasciati da Rinaldi stesso (profondamente legato alla famiglia dello scrittore sardo) e custoditi privatamente in attesa di uno studio critico. Nel settembre 2011 il fondo è stato incrementato grazie ad un'ulteriore donazione di Carlo Carlucci, costituita da una trentina di lettere di grande rilievo, da alcuni diari nonché dai dattiloscritti autografi delle prime raccolte poetiche di Rinaldi.
Nell'ambito di un dottorato di ricerca promosso dall'Università di Firenze si è provveduto al riordinamento e alla descrizione della documentazione: sono state sostanzialmente individuate due Serie, le corrispondenze e i manoscritti, a loro volta suddivise in sezioni più specifiche; l'inventario (preceduto da un lungo saggio monografico su Rinaldi) è stato dato alle stampe nel 2014 ed è disponibile in formato pdf dalle pagine del sito della Firenze University Press.

Descrizione: - Corrispondenza: è stata suddivisa in due nuclei, "lettere professionali" (si intendano quelle spedite da amici e lettori) e "lettere familiari". La prima sezione comprende carteggi indirizzati ad Antonio Rinaldi (ma anche un'appendice di lettere scambiate tra altri corrispondenti) per un totale di circa 1200 documenti epistolari (nell'inventario ne è stato allestito un puntuale regesto) inviati da oltre trecento mittenti; tra i corrispondenti si ricordano, innanzitutto, gli amici bolognesi, come Francesco e Gaetano Arcangeli, Cesare Gnudi, Giuseppe Raimondi, Amedeo Ratta e Sergio Telmon, e poi, tra tutti gli altri nomi, quelli di Giuseppe Ardinghi, Attilio Bertolucci, Giorgio Bassani, Giuseppe Dessí, Clotilde Marghieri, Vittorio Sereni, Sebastiano Vassalli.
La corrispondenza familiare è altrettanto consistente e oltre ai carteggi ricevuti da Rinaldi o indirizzati ai suoi familiari (si segnala la corrispondenza di Liliana De Astis, la moglie morta giovanissima, e quella scambiata con Lina Baraldi, collaboratrice e poi compagna di Giuseppe Dessí) include anche un gruppo di sue minute (che allargano il cerchio oltre i parenti e gli amici più stretti).
- Manoscritti e scritti a stampa: Serie articolata in sette sottoserie (anche in questo caso, per ciasciun documento, si dà nell'inventario un "regesto" che ne riassume i punti essenziali, fornendo quando possibile le indicazioni bibliografiche); la prima sezione è dedicata ai saggi di arte e di letteratura e vi sono confluiti sia gli scritti che le tracce di interventi orali (conferenze o trasmissioni radiofoniche) realizzati da Rinaldi tra il 1945 e il 1976. Alla seconda appartengono testi e documenti di argomento politico: si tratta per lo più di appunti per comizi pronunciati come esponente del Movimento di Unità popolare e del Partito Socialista, ai quali seguono carte di altri autori su argomenti resistenziali. Quelle successive sono tre sezioni dedicate alle opere di Rinaldi poeta e scrittore: le "prose" comprendono per lo più varie stesure di frammenti lirici in parte confluiti ne "La notte", ne "L'età della poesia" o pubblicati su rivista, seguono una serie di carte sparse, brani spesso incompleti e trascritti su supporti di fortuna, appunti, abbozzi; infine si aggiungono a questa sezione i testi pubblicati in rivista e i pezzi di altri autori inviati a Rinaldi per ricevere critiche e suggerimenti come nel caso ad esempio dell'amico Amedeo Ratta. La sezione dedicata alle "poesie" comprende sia il lascito delle carte Rinaldi che quello, nutrito, delle carte Carlucci (alle quali era già stata assegnato un ordine e una precisa fisionomia), appartengono alle carte Carlucci anche varie stesure di testi poi confluiti ne "La valletta" e ne "La notte" mentre le carte Rinaldi si riferiscono in genere ad anni più tardi (in particolare alle raccolte "Poesie" e "L'età della poesia"); vanno poi aggiunte le traduzioni soprattutto di Rimbaud (poeta molto amato dall'autore) e di Auden (al quale, va ricordato si era a lungo dedicato pubblicando nel 1966 la versione italiana de "L'età dell'ansia"), infine le poesie di altri autori, come i testi di Alfonso Gatto e di Alessandra Vignoli. La sezione successiva è dedicata ai "diari": oltre cento quaderni e taccuini sui quali Rinaldi, per tutta la vita, ha annotato il suo "journal"; si tratta per lo più di quaderni o di bloc-notes sui quali sono stati scritti, spesso disordinatamente, pensieri e impressioni.
La sesta sezione è destinata agli "scritti a stampa" e comprende articoli critici e saggi su Rinaldi (tra cui citiamo le firme di Arcangeli, Caproni, Carlucci, Gatto, Raimondi, Ramat) suddivisi a seconda della raccolta di riferimento, a cui si aggiungono ritagli di quotidiani che danno notizia dei premi ricevuti e saggi monografici (anche in forma di abbozzo dattiloscritto) sulla sua figura di poeta, più alcuni articoli su argomenti vari a firma dello stesso Rinaldi.
Infine l'ultima parte è dedicata ai "documenti personali", di Rinaldi ma anche dei suoi familiari: la moglie Liliana De Astis, ad esempio, oppure il padre Francesco; ai documenti sono sono stati avvicinate anche alcune fotografie, monete, medaglie e persino le lenti degli occhiali.
- Materiale bibliografico: raccolta sparsa di monografie, riviste e estratti (tra i libri si segnala la presenza delle edizioni con le raccolte di poesie di Rinaldi).


Ordinamento: La corrispondenza è ordinata alfabeticamente per mittente e, all'interno di ogni singolo carteggio, in ordine cronologico; per le altre sezioni è stato adottato un criterio in genere cronologico.

Strumenti di ricerca:
Francesca Bartolini, Antonio Rinaldi. Un intellettuale nella cultura del Novecento

Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.

La documentazione è stata prodotta da:
Rinaldi Antonio

La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliografia:
Francesca Bartolini, "Il carteggio Rinaldi-Dessí", in "Insularità. Immagini e rappresentazioni nella narrativa sarda del Novecento", a cura di Ilaria Crotti, Roma, Bulzoni, 2011, p. 235-252.
Francesca Bartolini, "Antonio Rinaldi. Un intellettuale nella cultura del Novecento", Firenze, Firenze University Press, 2014. (Rinaldi - FUP)

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Desideri Fabio, 23 ottobre 2015, rielaborazione
Morotti Laura, novembre 2011, revisione
Pancani Eleonora, novembre 2011, prima redazione

Modalità di consultazione:
La consultazione è libera previo appuntamento, si richiede lettera di presentazione.


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