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Archivio antico

(Archivi storici della Chiesa di Venezia)

fondo

Estremi cronologici: 1564 - 1816

Note alla datazione: con documenti in copia dal 1420, notizie di documenti dal 1331

Consistenza: Unità 93: regg., bb. e fascc.

Descrizione: Il fondo è costituito dalla documentazione pertinente al Seminario patriarcale veneziano dalla sua fondazione (1579), sino al secondo decennio dell'Ottocento, alla vigilia cioè del trasferimento, avvenuto nel 1817, dal monastero di San Cipriano di Murano, ove aveva avuto stabile sede dal 1632, all'ex convento della casa provincializia dei padri Somaschi a Santa Maria della Salute in cui tuttora si trova. Esso è costituito in misura preponderante da documenti amministrativi e contabili o comunque attinenti l'aspetto patrimoniale.
Connota in modo significativo la struttura e i caratteri estrinseci del complesso archivistico - la cui situazione a poco più di un secolo dalla fondazione del Seminario è attestata da un inventario del 1693 conservato in Archivio di Stato di Venezia, «Mensa patriarcale», b. 41, fasc. 10, VI - l'intervento di Giovanni Battista Scomparin, diacono titolato della chiesa di San Biagio a Venezia e deputato dal patriarca Giovanni Bragadin agli archivi della cancelleria patriarcale e del Seminario, condotto negli anni '70 del Settecento durante il cassierato del canonico Giovanni Domenico Manzini. Di tale attività, testimoniata anche dalle annotazioni di spese nella contabilità del Seminario di quegli anni e che dovette inserirsi in un più ampio intervento che interessò pure la decorazione e l'arredo del locale destinato all'archivio, sono esito le «Scritture del Seminario» con i relativi repertori - serie che raccoglie con intenti di classificazione per materia una cospicua mole di documenti già sciolti - un catastico di atti in più tomi, rispondente nella sua costruzione sistematica anche alle finalità memorialistiche dello Scomparin, attestate sia dai suoi interventi in questo archivio che in quello della Curia patriarcale di Venezia veneziana, e infine una raccolta di atti relativi alla controversia che nel XVIII secolo oppose il patriarca di Venezia al vescovo di Torcello per la giurisdizione spirituale dell'abbazia di San Cipriano. Al medesimo periodo sono assegnabili anche le pregiate legature di cui furono dotati i principali registri di amministrazione, nonché un catastico di mappe dei beni di proprietà del Seminario e i già citati volumi del catastico di atti.
L'attuale consistenza del fondo può confrontarsi con il sommario elenco del contenuto degli armadi dell'archivio stilato il 31 gennaio 1814 (Biblioteca del Seminario patriarcale, ms. 1213) poco prima del trasferimento da Murano in città e pressoché in coincidenza con la chiusura delle serie dell'archivio antico: l'indubbio depauperamento pare aver interessato la documentazione raccolta in filze e mazzi, le mappe dei beni e vari registri di amministrazione, forse identificabili con quelli allora in uso, stante la loro collocazione in un «armareto» separato e l'attuale lacuna per gli anni a cavallo fra il secondo e il terzo decennio del XIX secolo, non rappresentati né nell'Archivio antico,né nell'Archivio amministrativo ottocentesco.
Documenti estratti dal fondo sono raccolti, insieme ad altri provenienti dal citato Archivio amministrativo e dall'archivio della Curia patriarcale, tra le carte di monsignor Vittorio Piva (conservate anch'esse presso il Seminario) che se ne avvalse per i suoi studi sulla storia del Seminario veneziano.
Alcuni dei pezzi archivistici qui descritti nelle serie pertinenti, confluirono in passato nella raccolta di manoscritti della Biblioteca del Seminario e pertanto recano anche l'indicazione di quella segnatura.


La documentazione è conservata da:
Seminario patriarcale di Venezia


Redazione e revisione:
Benussi Paola, 2004/12/13, prima redazione
Barausse Manuela, 2008, revisione
Levantino Laura, 2008, revisione
Levantino Laura, 2013, revisione
Tombel Michela, 2013, revisione
Cavazzana Romanelli Francesca, supervisione della scheda


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