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Parrocchia di San Silvestro di Venezia

fondo

Estremi cronologici: 1070 gen. - 1999

Consistenza: Unità 331: regg., voll., bb., filze e fascc.

Descrizione: «Che sia fatto un archivio delle scritture con due chiavi, una delle quali sia appresso del signor piovano e l'altra dell'illustrissimo prete pro tempore»: a questo decreto dispositivo rilasciato dal patriarca Badoer nella visita pastorale del marzo 1699 sembra potersi far risalire la realizzazione dei possenti armadi lignei predisposti per la conservazione del materiale archivistico della parrocchia, a tutt'oggi, seppur collocati in ambienti diversi da quelli originari, contenenti la documentazione pergamenacea della stessa. D'altronde, che sia proprio lo strumento amministrativo e pastorale della visita - con le sue ricadute in materia di tenuta e conservazione degli archivi, di regolazione delle carte giustificative dello status giuridico e patrimoniale della parrocchia - lo strumento di più immediata fruibilità per rileggere le strutture del fondo documentario, per ricostruirne storia, traversie e prassi di compilazione e conservazione delle carte, è cosa nota e risaputa: lo spoglio della documentazione visitale permette infatti un approccio diacronico alle vicende di sedimentazione e implementazione - o, in talune circostanze, di dispersione - dei registri, fascicoli, volumi e carte dell'archivio, aiuta a ripercorrerne gli snodi di crescita, sistemazione o dilapidazione, a coglierne i pieni e i vuoti, la continuità e le fratture, l'ordine e il disordine. Attraverso la visita passano le disposizioni sulla corretta compilazione dei registri canonici, come quelle consegnate al pievano nella stessa visita Badoer del 1699 - «che sia fatto un libro intitolato squarzafoglio o giornale, quali siano poi registrati dal signor piovano in un libro maestro, non per ordine d'alfabeto ma per ordine de' tempi, notando per abaco e per lettera il giorno, dovendo in detto registro osservare puntualmente le formule del Rituale Romano e sinodo diocesano Priuli; che nel libro de' morti sia notato il luoco della sepoltura del cadevere» -; ma passa anche l'archivio nella sua interezza, soppesato nelle consistenze e rilevato nelle sue strutture portanti.
Alla visita Giovanelli, per esempio, risale il primo sguardo d'assieme, a volo d'uccello, sulle articolazioni del fondo: un complesso nel 1790 già ricco e organizzato per serie, distinto fisicamente in un «archivio sopra la sagrestia» e in uno «sopra la chiesa». Una divisione, peraltro, che appare del tutto casuale, non rispondente ad una divisione concettuale e funzionale - come rilevato in altre situazioni simili - tra le carte attinenti alla gestione pastorale della comunità e quelle più propriamente riferibili all'amministrazione materiale del beneficio e del capitolo della parrocchia. Nel primo infatti, frammisti ai registri pertinenti alla «cura animarum» - n. 5 registri dei battesimi dal 1573, altrettanti dei matrimoni dal 1593, n. 7 registri dei morti dal 1576, una filza dei matrimoni e una delle «messe celebrate fuori di chiesa» -, si segnalano registri di catastici dei beni, diritti e privilegi, inventari dei preziosi di chiesa, un registro di atti del capitolo, fascicoli processuali, filze di «carte autentiche» dal 1439 e altre di scritture sciolte di natura contabile; nell'archivio di chiesa, a fianco di n. 13 giornali delle messe dal 1732, n. 2 registri di messe dal 1746, n. 8 libri di mansionerie dal 1727, oltre a «vari libretti antichi de' registri delle messe», a «filze matrimoniali vecchie» e a «vari squarzi stride», si conservano altri incartamenti processuali, fascicoli di istrumenti e testamenti, registri e carte sciolte in mazzi di contabilità. Sempre nell'archivio di chiesa il «catalogo» annota pure, in «una cassetta» indipendente, una ricca serie di «bergamine»; quelle pergamene oggetto di ordinamento e regestazione a cura di Luigi Lanfranchi, che rappresentano la memoria più antica e preziosa del fondo, datandosi la più remota al gennaio del 1070.
Con la fine del secolo XVIII e l'inizio del secolo successivo, in connessione con i rivolgimenti istituzionali, amministrativi e culturali che videro la caduta della Repubblica veneta e le successive esperienze di dominazione napoleonica e austriaca su Venezia, anche l'archivio della parrocchia sembra fare un deciso salto di qualità, assumendo quella fisionomia e quell'impianto complessivo che in gran parte ancor'oggi gli si riconosce: un'attenzione alle carte che le visite primo ottocentesche non tralasciano di rilevare, fornendo quadri ricapitolativi e aggiornati in particolare della documentazione canonica della parrocchia nonché di quelle di Sant'Apollinare, San Giovanni Elemosinario e San Matteo soppresse tra il 1806 e il 1810 e concentrate da allora in San Silvestro papa.
Ma di una consapevolezza documentaria matura, di una capacità organizzativa e ricapitolativa delle carte della parrocchia, sono testimonianza pure, negli stessi anni, due operazioni di sistemazione della documentazione antica e corrente dell'istituto: la raccolta e il confezionamento in fascicoli e volumi della gran messe di scritture giurisdizionali, patrimoniali e processuali sino ad allora conservati su carte sciolte o a fascicolo (per cui si veda qui sotto la serie «Scritture diverse»), e la serie coeva dei «Catastici» (successivamente acquisita per competenza dalla Fabbriceria nel cui archivio ancora si conserva), sorta di messa in forma della configurazione giurisdizionale, patrimoniale e amministrativa della pieve, dalla vasta gamma di scritture fondanti i diritti di qualsivoglia natura - giurisdizionale, economica, finanziaria, patrimoniale etc. - della stessa sino alla pubblicistica governativa.


La documentazione è stata prodotta da:
Parrocchia di San Silvestro I papa, Venezia

La documentazione è conservata da:
Parrocchia di San Silvestro


Redazione e revisione:
Orlando Ermanno, 2001/08/15, prima redazione
Barausse Manuela, 2008, revisione
Levantino Laura, 2008, revisione
Levantino Laura, 2013, revisione
Tombel Michela, 2013, revisione
Cavazzana Romanelli Francesca, supervisione della scheda


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