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Mancini Giuseppe

fondo

Estremi cronologici: 1718 - 1859

Consistenza: Unità 3: Faldoni 2, fasc. 1

Storia archivistica: Le carte di Giuseppe Mancini sono giunte alla Società di esecutori di pie disposizioni nel 1859, assieme alla parte di eredità che l'arcivescovo aveva vincolato in favore dell'Istituto dei Sordomuti di Siena per finanziare due alunnati finalizzati all'istruzione di sordomuti originari della diocesi senese. Secondo le disposizioni testamentarie di monsignor Mancini del 27 aprile e 30 novembre 1852, le sue carte connesse al ruolo di arcivescovo e agli affari della diocesi furono consegnate alla Curia arcivescovile, mentre le altre vennero affidate al chierico Aureliano Belatti. Quando infine la documentazione pervenne alla Società il fondo comprendeva, oltre a carteggi e documentazione relativa ad affari personali, vari materiali collegati all'eredità, inventari, nonché stime di beni mobili e rendite di immobili, il tutto allora raccolto in cinque contenitori che coprivano l'arco temporale 1822-1857. A tale documentazione si sono successivamente aggiunti fascicoli relativi all'istituzione dei due alunnati attivati fino al 1871.

Descrizione: - Corrispondenza: in un fascicolo a sé stante, insieme agli atti relativi all'eredità di Giuseppe Mancini in favore della Società di esecutori di pie disposizioni di Siena, è conservato il carteggio intrattenuto da Giuseppe Mancini con l'abate Giovanni Gentili di Roma (57 lettere, 2 novembre 1822-5 aprile 1836), un fascicolo di ricevute delle elemosine effettuate dallo stesso Mancini per i poveri e gli infermi di Roma (1826-1827). una lettera dell'abate Luca Signorini di Roma (15 febbraio 1832), che descrive alcuni moti rivoluzionari, e una lettera dell'abate Domenico Sala anch'egli di Roma (24 luglio 1824),
- Atti e documenti: tra i documenti di Giuseppe Mancini, si conserva il suo testamento olografo del 22 aprile 1852 e la copia autenticata del 1° aprile 1859, nonché un fascicolo contenente attestazioni di spese effettuate per la gestione delle tenute di Murlo e di Torri (1824-1854).
Un faldone raccoglie 18 fascicoli contenenti carte relative alla gestione di affari privati: lettere in entrata, minute di lettere in uscita, scritture private, documenti di vario genere, alcuni a firma di "Giuseppe arcivescovo di Siena", appunti, ricevute e conti. I fascicoli recano generalmente un titolo originale: "Affare Crisolini-Restituzione" (maggio 1826-settembre 1850), "Lettere e conti del sig. dott. Giovanni Taccola Vanni" (maggio 1828-settembre 1835), "Affare del Poggio alla Bandita" (maggio 1829-settembre 1832), "Affari Angioletti-Magona-Vanni" (1819-1830), "Libbro dell'amministrazione del entrata ed uscita di monsignor Giuseppe Mancini" (3 unità archivistiche, 1819-1823), "Spese occorse per la Fabbrica del Seminario vescovile pagate da monsignor vescovo" (dicembre 1818-giugno 1822), "Cartella delle spese di vitto giornaliero della casa di monsignor Mancini vescovo di Massa e Populonia a Roma (1819-1824)", "Stracci, ricordi e spoglio dell'amministrazione di Antonio Del Lungo magazziniere e vinaio un tempo della Mensa vacante dal 13 aprile 1823 a tutto il 31 agosto 1824" (1823-1824), "Straccetto del entrata e uscita" (giugno 1820-giugno 1821), due "Giornali" del vino e del grano ricevuto (1823-1824), "Stato delle entrate ed uscite della Mensa vescovile di Massa Marittima amministrate dall'infrascritto e Spoglio dell'uscita" (1816-1818), "Rendiconti Chiocchini" (1818-1824), "Lettere del sig.re dottore Chiocchini" (25 lettere, 1819-1824), "Conteggio e saldo d'interessi fra monsignor ed il dott. Chiocchini" (1818-1822), "Calendario, frontespizi, spese, ricevute diverse, dualità" (1829-1852). Altri documenti, generalmente lettere e atti inerenti ad uno stesso affare, sono fascicolate, ma non recano copertina con titolo originale (febbraio 1822-agosto 1851). Sono inoltre presenti alcune carte sciolte, prevalentemente documenti amministrativi, rendiconti annuali e note di entrata e di uscita (1820-1829).
L'altro faldone contiene 12 fascicoli di atti, lettere e appunti inerenti ad attività della Mensa arcivescovile di Siena e affari con privati e associazioni: "Spennazzi" (1850), "Scrittoio dei Resti ecclesiastici" (1852-1854), "Gosi" (1850), "Denunzia dei redditi" (1850), "De Vecchi e Zamperini" (1848), "Spannocchi" (1850), "Prioria di Buonconvento" (1850), "Landi" (1850), "Placidi" (1850), "Seminario di San Giorgio" (1851-1853), "Imprestito forzato" (1849), "Poggio alla Bandita e Bulgherini" (1789-1822). Contiene inoltre 3 fascicoli di atti di processi riguardanti Giuseppe Mancini, arcivescovo di Siena (1848-53); 4 fascicoli contenenti il carteggio tra Giuseppe Mancini e l'abate Giovanni Gentili di Roma (47 lettere, gennaio 1823-agosto 1824; 31 lettere, dicembre 1818-gennaio 1823; 34 lettere, gennaio 1822-marzo 1826; 36 lettere, novembre 1818-ottobre 1821); 2 fascicoli con documenti, alcuni dei quali a stampa, relativi alla gestione e agli affari della Curia arcivescovile di Siena (1837-1854, tra cui "Atti del processo per l'eredita del signor Giovanni Cosatti Casolani", 1726-1853); alcuni fascicoli coi seguenti titoli originali: "Fogli riguardanti il sig. Andrea Martinucci di Pitigliano" (1831-1855), "Collanza" (1752-1853), "Affare delle seimila lire condonatemi dall'I. R. Governo" (1820-1842), "Interessi Conti di Michele" (1819-1820). Sono inoltre presenti alcune carte sciolte, prevalentemente lettere in entrata, minute di lettere in uscita, appunti e documenti vari (1800-1854).


Ordinamento: Il fondo è ordinato e dotato di inventario sommario a stampa.

Strumenti di ricerca:
Giuliano Catoni, L'archivio della società di esecutori di pie disposizioni di Siena

La documentazione è stata prodotta da:
Mancini Giuseppe

La documentazione è conservata da:
Museo della società di esecutori di pie disposizioni


Bibliografia:
Giuliano Catoni, "L'archivio della società di esecutori di pie disposizioni di Siena. Inventario", Siena, Amministrazione provinciale di Siena, 2010, pp. 158-161

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Fabbrini Marta, 2014/09, prima redazione
Morotti Laura, 2014/09, revisione

Modalità di consultazione:
L'archivio storico è aperto su appuntamento (lunedì-venerdì 9-13, martedì e giovedì anche 15-17); la consultazione del materiale è regolata da norme stabilite della Società.


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