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Guida on-line agli archivi non statali
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Marchi Ferruccio

fondo

Estremi cronologici: 1962 - 1982

Consistenza: Monografie (classificazione alfabetica), cataloghi d'arte (classificazione geografica): 6 armadi (totale 48,30 metri lineari) e 1 armadio (totale 6 metri lineari); opuscoli (classificazione geografica): 138 scatole, 12 scatole grande formato; inventario cartaceo a cura di Ferruccio Marchi composto da 131 fascicoli classificati e numerati per tipologia e ordine geografico (cataloghi esteri, cataloghi internazionali biennali pittura, cataloghi di collezioni private e pubbliche, gallerie italiane, artisti italiani, artisti internazionali, fotografia, architettura, futurismo etc.): 1 faldone; 9 libri d'artista (1970-1980) scorporati dalle sezioni del Fondo Ferruccio Marchi; 4000 manifesti (scorporati); riviste (scorporate).

Storia archivistica: L'archivio nasce nel 1965 con una raccolta di materiale riguardante l'arte, di cui una parte viene ricevuto in omaggio, mentre più della metà viene acquistato. Per la diffusione della conoscenza della collezione viene realizzato un bollettino stampato in quattro lingue (italiano, francese, inglese e tedesco) che illustra l'entità e la qualità del materiale raccolto grazie a schede bibliografiche e indici analitici. Dopo la morte dei Ferruccio Marchi, nel 1985 il Comune di Prato acquista l'archivio per costituire una delle prime raccolte organiche del patrimonio del CID/Arti Visive.

Descrizione: Il fondo Ferruccio Marchi è costituito da oltre 7.000 unità tra cataloghi d'arte, monografie, opuscoli, libri d'artista, riviste e 4.000 manifesti. Sono presenti inoltre le pubblicazioni del Centro Di e quelle dalle case collegate all'attività di Ferruccio Marchi (Marchi Editore, Marchi & Bertolli, Formatecnica). Il materiale riguarda in prevalenza l'arte dal secondo dopoguerra agli anni Ottanta, con particolare attenzione alle attività artistiche degli anni Sessanta e Settanta, ai movimenti come Fluxus, Arte Povera, Land Art e Arte Concettuale e alle rassegne di rilevanza internazionale come la Biennale di Venezia, la Triennale di Milano e la Documenta di Kassel. Sono presenti anche soggetti tangenti l'architettura, la fotografia e le collezioni pubbliche e private. Inoltre è presente un corpus di libri d'artista e una collezione di 4000 manifesti relativi a mostre svoltesi tra gli anni Sessanta e Settanta.

Ordinamento: Parziale. Il fondo è catalogato, reca la stampigliatura sul frontespizio dei documenti ed è conservato in apposite sezioni della biblioteca del CID/Arti Visive per disposizione esplicita della famiglia Marchi. Il fondo è collocato secondo una classificazione geografica per la parte costituita dai cataloghi di mostra e alfabetica per la parte costituita da saggi monografici. Gli opuscoli sono conservati in scatole chiuse ordinate geograficamente: la sezione Italia è a sua volta suddivisa per regioni. I manifesti, le riviste e i libri d'artista invece si presentano scorporati dalle sezioni che raccolgono il fondo Ferruccio Marchi e si trovano all'interno della collezione del CID/Arti Visive. I manifesti non sono ancora stati inventariati.

Strumenti di ricerca:
Ferruccio Marchi

Documentazione collegata:
Nucleo librario del Centro Di, un importante nucleo librario del Centro Di è stato acquistato nel 2013 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. Conservata presso: Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze

La documentazione è stata prodotta da:
Marchi Ferruccio

La documentazione è conservata da:
Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci - Prato


Bibliografia:
«Archivio. Bollettino periodico del Centro di Informazione e Documentazione Arti Visive», CID Arti Visive, Prato, 1985
"Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. La collezione", a cura di M. Bazzini, S. Pezzato, Giunti, Firenze, 2009

Redazione e revisione:
Castelli Anna, 2018/01, prima redazione
Morotti Laura, 2018/02, revisione
Senzacornice (Alessandra Acocella-Caterina Toschi), 2018/01, revisione
Valgimogli Lorenzo, 2018/05, supervisione della scheda


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