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Pucci Angiolo

fondo

Estremi cronologici: 1831 - 1930

Note alla datazione: Gli estremi cronologici del fondo rappresentano un arco temporale piuttosto ampio che non si accorda completamente con la biografia di Angiolo Pucci (1851-1934). Il fatto che vi siano più documenti datati anteriormente alla sua nascita è giustificato dal fatto che il fondo comprende anche una parte di documentazione afferente a suo padre Attilio Pucci (1816-1885) e a suo nonno Angiolo Pucci (1791-1867).

Consistenza: 96 contenitori di cartone (25x18x5 cm.), 2 scatole

Storia archivistica: L'archivio privato di Angiolo Pucci, costituito per la maggior parte dal manoscritto dell'opera "I giardini di Firenze" e dai relativi materiali preparatori, è stato conservato dalla famiglia Pucci fino al 2014. In quell'anno gli eredi hanno donato il fondo all'Archivio contemporaneo perché vi fosse conservato. Le operazioni di trasferimento dei materiali, e in particolare del manoscritto, presso l'Istituto sono state dilazionate nel tempo e si sono definitivamente concluse solo nel dicembre 2016. La documentazione si presentava già sostanzialmente ordinata, soprattutto per quanto riguarda il manoscritto, per cui è stato sufficiente fare un controllo di massima sull'ordinamento e procedere a un adeguato condizionamento fisico delle carte. Più complessa è stata la sistemazione della restante parte dell'archivio, costituita da materiali vari in condizioni molto disordinate. Tuttavia in seguito a un esame dei documenti e del relativo contenuto è stato possibile riconoscere il probabile ordinamento originario delle carte, che è stato quindi ricostruito e riproposto.

Descrizione: Il manoscritto dell'opera di Angiolo Pucci "I giardini di Firenze" costituisce la parte più consistente del fondo: le carte sono distribuite in fascicoli in base agli argomenti trattati, e sono accompagnate da una discreta quantità di materiali iconografici a corredo del testo che comprendono fotografie, cartoline, disegni, piante e planimetrie.
Il testo, che è rimasto inedito per tutto il XX secolo, è stato recentemente inserito in un progetto di pubblicazione presso l'editore Olschki, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani. Il piano editoriale prevede la pubblicazione postuma dell'opera "I giardini di Firenze" in sei volumi, di cui i primi quattro, e precisamente "I giardini dell'Occidente dall'Antichità a oggi", "Giardini e passeggi pubblici", "Palazzi e ville medicee" e "Giardini e orti privati della città", sono già stati pubblicati tra il 2015 e il 2017. Nei prossimi anni si prevede dunque la pubblicazione degli altri due volumi che, secondo il progetto di partenza, recheranno i titoli di "Suburbio vecchio e nuovo di Firenze" e "Comuni della cintura di Firenze".
L'archivio è poi costituito da altre due serie di materiali.
La prima contiene documentazione varia riferibile a tre generazioni successive della famiglia Pucci, rappresentate rispettivamente da Angiolo Pucci (1851-1934), da suo padre Attilio (1816-1885) e dal nonno Angiolo (1791-1867): vi si trova soprattutto corrispondenza, privata e di lavoro, stati di servizio, perizie e contributi manoscritti legati al settore orticolo, fotografie.
La seconda serie contiene invece i materiali preparatori per la stesura dell'opera "I giardini di Firenze", raccolti e trascritti da Pucci verosimilmente nell'arco del primo ventennio del Novecento. Le carte in questione, indubbiamente ricche di contenuto, sono di grande interesse soprattutto perché illustrano la singolare modalità di lavoro di Angiolo Pucci nella ricerca di notizie storiche e nella predisposizione della struttura dell'opera stessa.
Si segnala che sono conservati insieme al fondo, anche se propriamente non ne sono considerati parte, alcuni materiali di recente costituzione legati alla pubblicazione postuma de "I giardini di Firenze".


Ordinamento: Il Fondo Pucci, dopo l'iniziale condizionamento fisico delle carte, è stato sottoposto a un'operazione di riordinamento. In seguito a un esame dei documenti e del relativo contenuto infatti è stato possibile riconoscere il probabile ordinamento originario delle carte, che è stato quindi ricostituito e riproposto. Pertanto sono stati individuati due nuclei documentari principali: uno di corrispondenza e altri materiali relativi ad Angiolo Pucci, a suo padre Attilio e al nonno, pure, Angiolo; l'altro di materiali preparatori per la stesura del manoscritto "I giardini di Firenze".
L'ordinamento del primo nucleo è stato ricostruito separando la documentazione relativa a ciascuno dei tre esponenti della famiglia Pucci, che è stata quindi ordinata cronologicamente.
Il secondo nucleo comprende invece le unità di documentazione preparatoria per la stesura del manoscritto, che sono state ricostituite nella forma in cui erano state predisposte da Pucci.
L'unica parte dell'Archivio che non ha avuto necessità di riordinamento è quella del manoscritto de "I giardini di Firenze", per il fatto che sostanzialmente la sistemazione originaria conferitagli a suo tempo da Angiolo Pucci non è mai stata modificata. Pertanto è stata riproposta esattamente com'era, provvedendo solamente a condizionare in modo adeguato le carte del manoscritto.

Strumenti di ricerca:
Ambra Spaccasassi, Fondo Angiolo Pucci. Inventario sommario

Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.

La documentazione è stata prodotta da:
Pucci Angiolo

La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliografia:
Angiolo Pucci, "I giardini di Firenze", a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Olschki, 2015- , v. .
"Angiolo Pucci e i giardini di Firenze. Un'opera e un archivio ritrovati", atti della giornata di studio, Firenze, 24 novembre 2015, a cura di Ilaria Spadolini, Firenze, Olschki, 2017.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, 2018/5, revisione
Spaccasassi Ambra, 17 maggio 2018, prima redazione

Modalità di consultazione:
La consultazione è libera previo appuntamento. Si richiede lettera di presentazione.


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