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Alamanni, famiglia

fondo

Estremi cronologici: 1312 - 1850

Consistenza: Unità 145: 116 buste, 29 registri.

Storia archivistica: Su incarico di Maria Maddalena Alamanni, fra il 1801 e il 1802, padre Pellegrino Niccoli riordinò i documenti dell'archivio della casa Alamanni e li descrisse nel "Compendio de' documenti che formano l'Archivio della nobile donna Sig.ra Maria Maddalena Alamanni negli Uguccioni Baronessa di Loriano e Trentola etc.", in quattro tomi. I documenti erano stati da lui dapprima suddivisi secondo le sei famiglie cui in origine appartenevano e poi disposti in fascicoli in ordine cronologico e in questo ordine descritti. Nell'indice delle persone e dei luoghi sono indicati i riferimenti per rintracciare le notizie nei volumi del compendio cronologico, con la lettera dell'alfabeto relativa alla famiglia, assegnatagli in base all'antichità del 'versamento': A (Strozzi), B (Del Riccio), C (Capponi), D (Rucellai), E (Alamanni I volume), F (Alamanni II volume) e il numero progressivo del 'regesto' del documento. Nei volumi del compendio si trova una breve sintesi del documento, il rimando alla filza e al fascicolo per recuperare l'originale.
Maria Maddalena Alamanni (1768-1848), figlia di Vincenzo Maria e di Luisa Pecori, era l'ultima rappresentante della sua famiglia e nel 1829 fece dono dei suoi beni a Rodolfo Niccolini Sirigatti del ramo cadetto dei Niccolini. Per questo motivo, le carte furono successivamente trasferite dall'ultima loro dimora nella Fattoria del Cantuccio (Castellina in Chianti) al palazzo fiorentino dei Naldini Del Riccio, altra famiglia che attraverso vicende autonome aveva ceduto i suoi beni, comprese le carte dell'archivio, ai Niccolini.
L'intero archivio subì gravi danni in seguito all'alluvione del 1966, dopodiché le carte furono trasferite presso i locali messi a disposizione dell'Archivio di Stato di Firenze per effettuarne una corretta essiccazione. Queste sono state poi ricollocate nei loro contenitori originali e riconsegnate alla famiglia, ma il loro stato di estrema confusione ha fatto sì che non venissero comprese nel progetto di riordino dell'Archivio Naldini Del Riccio effettuato fra il 1999 e il 2000. I documenti sono stati riordinati nel corso dell'anno 2014 a seguito della loro pulitura, nell'ambito di una collaborazione fra la proprietà e la Soprintendenza archivistica della Toscana che ha erogato un contributo del Ministero dei beni culturali e ambientali, e che nel tempo aveva effettuato specifici interventi di restauro della documentazione danneggiata dalla alluvione.
Nonostante ciò che poteva apparire, non molto è stato perso; le lacune maggiori riguardano i registri che probabilmente, per la maggior parte, sono usciti gravemente compromessi dai fanghi dell'Arno in piena.


Descrizione: - Patrimonio Alamanni del ramo di Tommaso di Andrea, 66 buste (1312 - 1850), con documentazione relativa a compravendite, testamenti, matrimoni, cause e processi, in sequenza strettamente cronologica;
- Atti Alamanni, 14 buste(1473-1795), con documenti relativi ai feudi campani di Loriano e Trentola, entrati come baronie per l'eredità di Laura Del Riccio, andata in sposa nel 1588 ad Andrea di Vincenzo Alamanni; lettere a Luca di Vincenzo e a Vincenzo di Andrea Alamanni;
- Patrimonio Alamanni da Renai, 1 busta (1500-1776), del ramo di Federigo di Raffaello di Piero e dei suoi antenati, che a loro volta avevano acquisito la primogenitura e il maggiorasco Usimabardi. I loro beni pervennero agli Alamanni del ramo principale nel 1741;
- Patrimonio Capponi, 21 buste (1500-1764), atti relativi al ramo di Lodovico di Gerio di Lodovico. I loro beni pervennero agli Alamanni a seguito del matrimonio di Maddalena di Bernardino Capponi con Vincenzo Alamanni, i cui figli Andrea e Vincenzo furono nominati eredi del patrimonio Capponi nel 1669;
- Patrimonio Rucellai, 7 buste (1555-1732), documenti del ramo di Antonio di Piero di Francesco Rucellai, terminato con la morte di Giovanni Francesco (+1670) e Giovanni Filippo (+ 1675) di Agnolo. I loro beni pervennero agli Alamanni perché una delle figlie di Giovanni Filippo, Maria Maddalena (+ 1734), andò in sposa a Raffaello di Piero Alamanni;
- Patrimonio Strozzi, 2 buste (1519-1572), atti del ramo di Ludovico di Francesco, vissuto nella seconda metà del Quattrocento, specialmente riguardanti Zanobi di Ludovico, sposo di Oretta di Taddeo Gaddi, a Ludovico e Taddeo, figli di Zanobi, vissuti nel XVI secolo. Dei loro beni fu beneficiato Andrea di Vincenzo Alamanni nel 1572 a seguito dei matrimoni di Ludovico e Taddeo Strozzi, fra loro fratelli e ultimi del loro ramo, con le sorelle Camilla e Maria di Andrea Alamanni;
Serie - Patrimonio Del Riccio, 5 buste (1575-1795), atti del ramo dei feudatari di Loriano e Trentola, sin dal 1575, che trasferirono il titolo e i beni agli Alamanni alla morte di Guglielmo del Riccio che lasciò erede la figlia Laura, moglie di Andrea di Vincenzo Alamanni, e il nipote Vincenzo Maria.
- Registri Alamanni, 29 registri (1579-1784), della grande quantità di registri presenti nell'archivio nel primo Ottocento, sono rimaste le poche unità descritte di seguito, ma che sono ben identificabili nelle serie descritte nell'inventario antico.


Informazioni sulla numerazione: Nel corso del recente riordino (2014) è stata recuperata la numerazione ottocentesca, per permettere l'utilizzo degli strumenti di corredo coevi.

Strumenti di ricerca:
Rita Romanelli, Alamanni, famiglia. Elenco dei documenti

Strumenti di ricerca interni al fondo: "Indice alfabetico delle materie contenute nel Libro intitolato Compendio", a cura di Pellegrino Niccoli (1802-1803). "Compendio de' documenti che formano l'Archivio della nobile donna Sig.ra Maria Maddalena Alamanni negli Uguccioni Baronessa di Loriano e Trentola etc.", a cura di Pellegrino Niccoli (1802-1803). Riguarda i documenti delle famiglie Strozzi (A), Del Riccio (B), Capponi (C), Rucellai (D) "Compendio de' documenti che formano l'Archivio della nobile donna Sig.ra Maria Maddalena Alamanni negli Uguccioni Baronessa di Loriano e Trentola etc.", a cura di Pellegrino Niccoli (1802-1803). Riguarda i documenti delle famiglie Alamanni da Renai e Alamanni dal 1219 al 1668 (E). "Compendio de' documenti che formano l'Archivio della nobile donna Sig.ra Maria Maddalena Alamanni negli Uguccioni Baronessa di Loriano e Trentola etc.", a cura di Pellegrino Niccoli (1802-1803). Riguarda i documenti della famiglia Alamanni Alamanni dal 1669 al 1802 (E). "Inventario dei libri e scritture ritrovate nell'Archivio della Casa Alamanni posta nel Fondaccio di S. Niccolò Oltr'Arno", presumibilmente compilato alla morte di Francesco di Raffaello Alamanni del 1775, con libri di Riglione, Antella, Cerreto, Laterina, Mugello e S. Gervasio (ante 1797).

Documentazione collegata:
ASFi, Strozziane V serie, carte Alamanni e Strozzi Alamanni, I fondi contengono 1772 fra registri e filze (1365-1905); 1001 registri di saldi di fattorie (1623-1890); 667 pergamene (1279-1846). Conservata presso: Firenze, Archivio di Stato di Firenze
ASFi, Alessandri, fondo Alamanni, L'archivio contiene 60 pergamene Alamanni, Baroncelli, Ridolfi, e un piccolo fondo Alamanni, con Libri di mercatura di Giovan Francesco Alamanni, buste e filze di ricevute, in 3 cassette I-III (1447-1600). Conservata presso: Firenze, Archivio di Stato di Firenze
Carte di Andrea Maria Alamanni (1697-1753), Carte di Andrea Maria Alamanni, ascritto con il nome di "Schermito" alla Accademia della Crusca (1717) di cui fu anche vicesegretario. Conservata presso: Firenze, Accademia della Crusca

La documentazione è stata prodotta da:
Alamanni

La documentazione è conservata da:
privato


Bibliografia:
Archivi dell'aristocrazia fiorentina. Mostra di documenti privati restaurati a cura della Soprintendenza Archivistica per la Toscana tra il 1975 e il 1989, catalogo della mostra, Firenze, Acta, 1989, 57-62
Guida generale degli Archivi di Stato Italiani, vol. I-IV, Roma, Ministero per i Beni Culturali e Ambientali. Ufficio centrale per i beni archivistici, 1981-1994, 167-168, vol. II

Redazione e revisione:
Insabato Elisabetta, 2015/11/28, supervisione della scheda
Romanelli Rita, 2005/09/17, prima redazione
Romanelli Rita, 2015/11/27, rielaborazione

Modalità di consultazione:
Dietro richiesta ai proprietari e con lettera di presentazione della Soprintendenza Archivistica per la Toscana.


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