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Colacicchi Giovanni e Arlotta Flavia

fondo

Estremi cronologici: 1914 - 2010

Note alla datazione: Il subfondo relativo a Ugo Arlotta di recente acquisizione contiene vari documenti anteriori al 1914, ma non è stato ancora possibile definirne con certezza gli estremi cronologici.

Consistenza: 164 scatole

Storia archivistica: I primi contatti con gli eredi Piero e Francesco Colacicchi, figli di Giovanni e Flavia Arlotta, risalgono al maggio 2011 grazie ad una visita presso l'Istituto. Il Fondo intitolato a Giovanni Colacicchi e Flavia Arlotta è stato prima affidato in deposito, e poi donato per volontà degli eredi, all'Archivio Contemporaneo del Gabinetto Vieusseux. Il primo consistente nucleo di carte è arrivato in Archivio nel dicembre 2011; un secondo nucleo è stato poi consegnato nel giugno 2014. Segnaliamo che alcuni materiali erano già stati riprodotti nella biografia curata da Francesca Romana Morelli per un volume dedicato al pittore (1991). I due principali nuclei del fondo, relativi a Giovanni Colacicchi e a Flavia Arlotta, sono stati riordinati e poi inventariati da Francesca Guarducci: una descrizione delle rispettive serie di corrispondenza è disponibile nella banca dati on line dell'Istituto (e riassunta anche in due elenchi dei mittenti scaricabili in formato pdf), mentre per gli altri materiali sono stati redatti alcuni elenchi di consistenza disponibili in sala consultazione.
La documentazione pervenuta comprende anche due nuclei di carte relativi a Carlo Levi e Vasco Pratolini. Il primo fu ritrovato da Giovanni Colacicchi nel suo studio di Santa Reparata, al momento del trasferimento di Levi a Roma, nel 1945. Le carte di Carlo Levi erano già state riordinate da Filippo Benfante in occasione della mostra "Carlo Levi. Gli anni fiorentini: 1941-1945" tenuta tra il luglio e l'agosto 2003 presso l'Accademia delle arti del disegno di Firenze, durante la quale alcuni di questi documenti erano stati esposti. Una descrizione sommaria di questo subfondo è disponibile nella banca dati on line dell'Istituto. Il nucleo relativo a Vasco Pratolini, composto essenzialmente da corrispondenza e conservato in una cassetta di legno, fu dato in custodia dallo scrittore all'amico Colacicchi, prima del suo trasferimento a Roma, nel 1939. Il materiale è stato descritto in un inventario sommario disponibile in sala consultazione.
Nel novembre 2018 il fondo è stato integrato da un'ultima significativa acquisizione, ossia un nucleo di carte e volumi appartenuti allo slavista e padre di Flavia, Ugo Arlotta; tali materiali sono pervenuti in archivio non ordinati, ma accompagnati da un elenco di consistenza che, fino a un nuovo riordinamento e a una inventariazione più puntuale, mantiene ancora la sua validità.


Descrizione: - Corrispondenza: la corrispondenza rappresenta la tipologia documentaria maggiormente diffusa all'interno del fondo, con carteggi che testimoniano l'intensa attività del pittore: dalla partecipazione al concorso Ussi nel 1938, agli incarichi per l'Accademia delle belle Arti, all'adesione al Partito d’azione fino alla redazione del manifesto del Nuovo umanesimo. I carteggi di Giovanni Colacicchi e Flavia Arlotta si collocano in un arco cronologico molto ampio che copre quasi tutto il Novecento e, limitatamente alla sola corrispondenza della pittrice, anche i primi anni del XXI secolo. Tra i corrispondenti segnaliamo gli amici intellettuali (Arturo Loria, Libero de Libero) e pittori (Onofrio Martinelli, Emanuele Cavalli, Renato Guttuso) che attestano il ruolo centrale svolto dalla coppia nell'ambito della cultura. In molti casi sono presenti anche le minute.
- Documenti personali: documenti familiari riguardanti gli antenati delle famiglie Colacicchi e Arlotta, tra cui diplomi, tessere, atti giuridici, documenti amministrativi ed agende personali.
- Manoscritti: manoscritti relativi all'attività di critico d'arte svolta da Colacicchi principalmente per il quotidiano fiorentino «La Nazione», progetti e curatele di mostre, poesie, appunti e scritti vari anche di Flavia e di altri intellettuali, relativamente alle esposizioni dei due artisti. Documentazione che riguarda la partecipazione alla vita politica fiorentina della coppia, con particolare attenzione verso la tutela del patrimonio ambientale.
- Diari, Agende e Taccuini: numerosi taccuini di appunti di Giovanni Colacicchi.
- Ritagli di giornali: raccolta di ritagli riguardanti l'attività pittorica di Giovanni Colacicchi e Flavia Arlotta.
- Materiale a stampa: ritagli di giornale, riviste, monografie su Giovanni Colacicchi, cataloghi di alcune personali, opuscoli e presentazioni (1930-2005), volumi curati da Colacicchi dedicati ad Antonio del Pollaiuolo e Francesco Franchetti, cataloghi relativi a Flavia Arlotta (1979-1998).
- Materiale grafico e iconografico: fotografie che ritraggono Giovanni Colacicchi e Flavia Arlotta, da soli o in famiglia (con i due figli, i genitori e gli antenati) o insieme ad esponenti della cultura fiorentina, con amici, durante le mostre, relativamente al viaggio di Giovanni in Sudafrica, durante i periodi di vacanza ad Anagni, Sorrento e sulla costiera amalfitana.
- subfondo Carlo Levi: lettere a Carlo Levi e ad altri destinatari; manoscritti e dattiloscritti di articoli per la «Nazione del Popolo», appunti e bozze relativi a "Cristo si è fermato a Eboli" (limitatamente ai brani anticipati su «Il Ponte»); disegni (ritratti di amici e conoscenti fiorentini; materiale relativo alle vignette pubblicate sulla «Nazione del Popolo»), bozzetti (studi grafici per la casa editrice La Nuova Italia); documenti relativi alle attività svolte in qualità di membro della Commissione stampa del CTLN e del CLN, di condirettore della «Nazione del Popolo», di membro del Partito d'Azione fiorentino e membro della Commissione urbanistica per la ricostruzione di Firenze, durante l'occupazione tedesca e dopo la liberazione di Firenze; documenti e carte personali.
- subfondo Vasco Pratolini: piccola sezione dell'epistolario personale dello scrittore, costituita da carteggi non corposi ma piuttosto significativi. Nel novero dei corrispondenti si contano personaggi significativi per la cultura italiana del Novecento, quali Giulio Carlo Argan, Piero Bigongiari, Carlo Bo, Enrico Falqui, Giansiro Ferrata, Alfonso Gatto, Alessandro Parronchi, Sandro Penna. Oltre alla corrispondenza, fanno parte del subfondo Pratolini anche fotografie, alcuni manoscritti e dattiloscritti, materiali a stampa e documenti personali. Tutta la documentazione in oggetto si riferisce al biennio 1939-40.
- subfondo Ugo Arlotta: comprende materiali d'archivio e una sezione della biblioteca personale dello slavista. Tra i documenti si contano corrispondenza di lavoro, appunti e bozze di sue traduzioni dal russo, materiali a stampa, articoli di e su Ugo Arlotta (alcuni in ritagli di giornale, e altri in fotocopia da quotidiani o dattiloscritti). È presente altresì un interessante nucleo di fotografie e cartoline fotografiche, in cui sono ritratti molti paesaggi e personalità del mondo russo. La raccolta libraria comprende prevalentemente testi letterari, pubblicati tra l'ultimo quarto del XIX secolo e gli anni Venti del Novecento. Nella collezione assumono particolare rilievo le edizioni di opere di Lev Tolstoj e altri autori russi (Maksim Go'rkij, Fëdor Dostoevskij) e, in misura minore, di Guy de Maupassant.


Ordinamento: Il riordinamento del fondo è stato condotto mantenendo definiti i quattro nuclei di partenza (Giovanni Colacicchi, Flavia Arlotta, Carlo Levi e Vasco Pratolini), che sono stati riordinati nel rispetto della loro struttura originaria.
In linea generale la definizione delle varie serie all'interno dei singoli nuclei si è basata sul criterio della tipologia documentaria. I subfondi intitolati a Giovanni Colacicchi e a Flavia Arlotta presentano attualmente un ordinamento della corrispondenza in fascicoli per mittente, all'interno dei quali le carte seguono un ordine cronologico; una descrizione di questa serie è riscontrabile nella banca dati on line dell'Istituto e negli elenchi dei mittenti scaricabili in formato pdf. Le altre serie sono state sommariamente ordinate e descritte in alcuni elenchi disponibili in sala consultazione.
Il subfondo Carlo Levi è stato riordinato e descritto nella banca dati on line dell'Istituto, mentre quello intitolato a Vasco Pratolini è stato descritto in un elenco cartaceo disponibile in sala consultazione.
I materiali di Ugo Arlotta, pervenuti in occasione dell'ultima donazione, sono sommariamente censiti in un elenco cartaceo, ma mancano ancora di ordinamento e di una vera e propria descrizione.

Strumenti di ricerca:
Inventari dell'archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti. Gabinetto Vieusseux
Francesca Guarducci, Corrispondenza di Giovanni Colacicchi
Francesca Guarducci, Corrispondenza di Flavia Arlotta
Francesca Guarducci, Elenco di consistenza del Fondo Giovanni Colacicchi e Flavia Arlotta
Carte Vasco Pratolini

Siti web:
Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti". Gabinetto Vieusseux (elenco dei fondi) - Pagina del sito del Gabinetto Vieusseux dove sono elencati i fondi conservati presso l'archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti", vi si trovano informazioni sintetiche sulla consistenza dei fondi e sugli strumenti di ricerca disponibili.

Documentazione collegata:
Fondo Carlo Levi, Raccolta di 800 dipinti dell’artista, cataloghi delle mostre e corrispondenza relativa alla loro organizzazione, documentazione fotografica dell’opera, rassegna stampa. Conservato presso: "Fondazione Carlo Levi", istituita da Levi stesso nel 1976. Materiale documentario (corrispondenza, manoscritti, fotografie, documenti personali) di proprietà della Fondazione, depositato in varie fasi dal 1989 al 1994. Conservata presso: Archivio centrale di Stato, Roma.
Fondo delle carte della famiglia LeviConservata presso: Archivio privato, Venezia.
Fondo Carlo Levi, Manoscritti di Carlo Levi e carteggio con Linuccia Saba. Conservata presso: Centro di ricerca sulla tradizione manoscritta di autori moderni e contemporanei di Pavia.
Fondo Carlo Levi, Nucleo di dattiloscritti, lettere e documenti, biblioteca personale. Conservata presso: Biblioteca Civica "Renzo Deaglio", Alassio (dal 2004).
Fondo Carlo Levi, Manoscritto di "Cristo si è fermato a Eboli". Conservata presso: Harry Ransom Humanities Research dell'University of Texas di Austin.
Fondo Vasco Pratolini, Raccoglie corrispondenza, manoscritti e versioni dattiloscritte di alcuni, tra quelli apparsi in volume, dei maggiori titoli pratoliniani, tra cui le sceneggiature; carte varie, fotografie, biblioteca personale (2580 titoli). Conservata presso: Archivio contemporaneo "Alessandro Bonsanti".

La documentazione è stata prodotta da:
Arlotta Flavia
Colacicchi Giovanni

La documentazione è conservata da:
Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux. Archivio contemporaneo Alessandro Bonsanti


Bibliografia:
"Giovanni Colacicchi", testo critico di Maurizio Fagiolo dell'Arco, testimonianza di Antonello Trombadori, biografia di Francesca Romana Morelli, catalogo ragionato delle opere a cura di Susanna Ragionieri, Milano, Idea books, 1991.
Filippo Benfante, "'Risiede sempre a Firenze'. Quattro anni della vita di Carlo Levi (1941-1945)", in "Carlo Levi. Gli anni fiorentini 1941-1945", catalogo della mostra, Firenze Accademia delle arti del disegno, 4 luglio - 29 agosto 2003, Roma, Donzelli, 2003, p. 11-103.

Redazione e revisione:
Capannelli Emilio, revisione
Morotti Laura, 2011/12, revisione
Pancani Eleonora, 2011/12, prima redazione
Spaccasassi Ambra, 22 dicembre 2019, rielaborazione

Modalità di consultazione:
La consultazione dei documenti, ad eccezione di quelli appartenenti ai subfondi Levi e Pratolini, è subordinata all'autorizzazione degli eredi Colacicchi. Le carte del subfondo Ugo Arlotta, poiché non ancora riordinate, sono attualmente escluse dalla consultazione. In archivio si accede previo appuntamento e consegna di una lettera di presentazione.


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