fondo
Estremi cronologici: sec. IX fine - 1919
Consistenza: pergg. 1976
Storia archivistica: II fondo pergamenaceo dell'archivio diocesano di Barletta è stato oggetto di alcuni interventi di ordinamento e inventariazione. Verso la fine del XIX secolo le pergamene furono portate a Montecassino per un primo ordinamento; successivamente, su richiesta del Capitolo, la Commissione provinciale di archeologia e storia patria affidò lo studio e l'edizione delle pergamene più antiche a Francesco Nitti di Vito, che le pubblicò nel 1914. Il canonico monsignor Salvatore Santeramo pubblicò, nel periodo di tempo compreso tra il 1924 e il 1962, le pergamene datate dal 1062 al 1504, raccogliendole nei quattro volumi del Codice diplomatico barlettano. Sin dall'inizio del sec. XX il fondo è stato conservato in una sala sita al secondo piano della sacrestia della chiesa cattedrale; negli anni '80 è stato sistemato in cassettiere metalliche, in un locale al primo piano della Curia arcivescovile, dove ha tuttora sede l'archivio diocesano. Nel 1985, a cura di M. C. Traisci, M. Fiorentino e T. Settanni, ne fu compilato un repertorio. Nell'ambito del progetto "Censimento e schedatura delle fonti documentarie pergamenacee e cartacee dei secoli XV-XVII, conservati presso le più antiche ed importanti istituzioni culturali della provincia di Bari", realizzato nel 1996 con una convenzione tra il Ministero per i beni culturali e il Dipartimento di scienze storiche e sociali dell'Università degli studi di Bari, sono stati schedati e regestati a cura di A. Bellino e C. Drago trecentottantadue documenti pergamenacei datati dal 1400 al 1561.
Nel 2002, infine, è stata redatta una scheda descrittiva riassuntiva del fondo pergamenaceo, compilata da Maria E. Trotta sotto la direzione di Carla Palma, funzionario della Soprintendenza archivistica per la Puglia. La scheda è consultabile presso la medesima Soprintendenza.
Descrizione: II fondo pergamenaceo dell'Archivio diocesano di Barletta comprende pergamene di provenienza diversa:
- chiese e di monasteri soppressi, come Santa Chiara, Santa Lucia, Santo Stefano e Santo Sepolcro;
- archivio di Santa Maria Maggiore, chiesa cattedrale di Barletta; tra queste ultime sono compresi documenti provenienti dalla diocesi soppressa di Nazareth, Canne e Monteverde e dal monastero di San Giacomo.
Informazioni sulla numerazione: Le pergamene sono ordinate cronologicamente: la segnatura posta sul recto ne rappresenta il numero di corda.
Strumenti di ricerca:
Salvatore Santeramo, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Codice diplomatico barlettano - vol. I, 1062-1309
Salvatore Santeramo, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Codice diplomatico barlettano - vol. II, 1202-1372
Salvatore Santeramo, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Codice diplomatico barlettano - vol. III, 1208-1411
Salvatore Santeramo, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Codice diplomatico barlettano - vol. IV, 1273-1505
Francesco Nitti di Vito, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Regesti delle pergamene dell'archivio capitolare, 897 - 1285
Riccardo Filangieri di Candida, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Regesti delle pergamene di Barletta conservate dall'Archivio di Stato di Napoli, 1075 - 1309
Jole Mazzoleni, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Regesti delle pergamene di Barletta conservate dall'Archivio di Stato di Napoli, 1309 - 1672
Giovanni Italo Cassandro, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Regesti delle pergamene, 1186 - 1507
A. Bellino, Corinna Drago, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Regesti delle pergamene, 1400 - 1561
M. Fiorentino, T. Settanni, Carla Traisci, Archivio diocesano Pio IX di Barletta. Repertorio delle pergamene
Siti web:
Pergamo on line - Progetto per la riproduzione digitale di fondi pergamenacei pugliesi
La documentazione è stata prodotta da:
Curia arcivescovile di Barletta
La documentazione è conservata da:
Arcidiocesi di Trani - Barletta - Bisceglie. Archivio diocesano Pio IX di Barletta
Redazione e revisione:
Bernardi Francesco Antonio - direzione lavori Domenica Porcaro Massafra, 2005/06/09, prima redazione
Mincuzzi Antonella - supervisore Rita Silvestri, 2017, revisione