La biblioteca fu aperta al pubblico nel gennaio del 1982, presso l'antica casa del rabbino, ma soltanto nel 1991, con il trasferimento nell'edificio accanto al Museo ebraico Vittorio Fano, venne accorpata con l'archivio storico, conservato sino ad allora in un locale di deposito nelle soffitte della sinagoga levantina e sottoposto a una rigida procedura di accesso per la consultazione. Tuttavia alcune serie di documenti, ritenuti di particolare rilievo e di delicata gestione, vengono tuttora conservati presso i locali della segreteria della Comunità ebraica, mentre sempre presso le soffitte della sinagoga levantina si situa la sede di deposito dell'archivio dell'ente.
Il complesso archivistico conservato presso la biblioteca archivio ha una configurazione composita ed eterogenea, frutto sia della storia istituzionale e dell'articolato assetto organizzativo dell'ente, sia, soprattutto, della gestione e della tradizione delle carte, che hanno risentito di più avvicendamenti nei criteri di tenuta e di riordino degli uffici, di ripetuti trasferimenti delle sedi conservative e, non ultima, di una peculiare attitudine culturale nei confronti dell'archivio comunitario.
Nell'ambito dell'intervento di ordinamento degli anni ottanta, il complesso archivistico fu organizzato e descritto secondo le seguenti partizioni:
- gli archivi delle Università o Nazioni e di altre istituzioni antecedenti all'istituzione della Fraterna comprensivi della sola documentazione rimasta in possesso alla Comunità prodotta dall'Università degli ebrei, ai quali si affianca una collezione miscellanea di documenti di dubbia attribuzione;
- gli archivi delle scuole, delle fraterne e dei "sovvegni" afferenti all'ente che coprono un arco cronologico che trascende le sue diverse fasi istituzionali;
- i due archivi della Fraterna generale israelitica di culto e beneficenza degli israeliti, poi Comunità israelitica, e della Fraterna israelitica di misericordia e pietà, che costituiscono la porzione preponderante del complesso;
- gli archivi di associazioni afferenti all'ente, di famiglie e di membri della Comunità.
A questo complesso, si devono aggiungere le acquisizioni recenti di fondi propri, dell'archivio musicale delle partiture della Sinagoga spagnola, dell'archivio fotografico e, infine, l'archivio gestionale - di deposito e corrente - della Biblioteca archivio Renato Maestro che dà conto ulteriormente sia della storia del complesso che della gestione e della valorizzazione che di esso è stata fatta dagli anni ottanta del sec. XX a oggi. Di questa documentazione e di quanto prodotto dalla Comunità israelitica sino al 1989, si dà conto nell'inventario di aggiornamento redatto a seguito di un nuovo intervento di riordino effettuato nel biennio 2013 - 2014 a cura della Soprintendenza archivistica per il Veneto.
Attualmente la consistenza del complesso archivistico conservato presso la biblioteca archivio ha raggiunto quasi le 700 buste.
E' possibile accedere alla biblioteca previo appuntamento da concordare con il personale della biblioteca via mail o telefonicamente. Per la consultazione dell'archivio e per effettuare eventualmente la riproduzione di documenti è necessario inviare una richiesta di autorizzazione al coordinatore della biblioteca via mail, contenente le referenze del ricercatore e la natura della ricerca.