Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti conservatori » Soggetto conservatore

privato

55100 Lucca (Lucca)

Tipologia: persona o famiglia

Nobile famiglia lucchese, originaria di Massarosa, ottenne la cittadinanza nel 1525 con Antonio di Cipriano. Dette alla Repubblica numerosi Anziani e Gonfalonieri, fra i quali Mauro che coprì la suprema magistratura cinque volte dal 1529 al 1538. Fra i personaggi insigni ricordiamo anche Francesco Maria, inviato nel 1791 come ambasciatore all'imperatore Leopoldo II ed eruditi ecclesiastici quali Giovanni, priore dei SS. Paolino e Donato e Pier Filippo dell'Ordine di Gesù.
La famiglia Mazzarosa, iscritta nel Libro d'Oro della Repubblica Lucchese del 1628, si estinse con Fabio Domenico di Francesco il 2 marzo 1735 che adottò Tommaso di Stefano Nieri, marito di sua figlia Caterina, con l'obbligo di assumere il solo cognome Mazzarosa. Il loro figlio Francesco (1764-1800), non avendo successione, nominò erede Antonio di Giovan Battista Mansi, con lo stesso obbligo di prendere il solo cognome Mazzarosa.
Antonio (1780-1861), sposato con Maria Anna Orsucci, fu illustre letterato e storico di Lucca, economista, agronomo, presidente del V Congresso degli scienziati italiani tenutosi a Lucca nel settembre 1843, consigliere di Stato e presidente del Consiglio del Ducato Borbonico, senatore della Toscana (8 maggio 1848) e del Regno d'Italia (20 gennaio 1861). In contatto con Cosimo Ridolfi, Gino Capponi e Giovan Pietro Vieusseux, svolse un ruolo di mediazione e di avvicinamento della realtà lucchese a quella toscana, in previsione della temuta annessione al Granducato; con decreto del 27 giugno 1824 fu concesso a lui ed ai suoi discendenti la nobiltà patrizia e il titolo di marchese. Giovan Battista di Antonio (1803-1863) fu Gonfaloniere di Lucca (1848-49), sposò in prime nozze Emilia Fabbroni e successivamente, rimasto vedovo, si unì a Elena Prini Aulla. Antonio di Giovan Battista, loro figlio, fu presidente della Cassa di Risparmio di Lucca e della Commissione conservatrice dei monumenti, accademico ordinario della Regia Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti. Nel 1883 sposò Maddalena di Giovanni Devincenzi e aggiunse il cognome di lei al proprio con decreto del 26 gennaio 1905, per eredità del Senatore Giuseppe Devincenzi, già ministro di Stato, deceduto nel 1903. La famiglia è iscritta nel Libro d'Oro della Nobiltà Italiana e nell'Elenco Ufficiale Nobili Italiani coi titoli di marchese e patrizio di Lucca nella discendenza di Antonio di Giovanni Battista.


Complessi archivistici:
Aulla, famiglia (fondo)
Mazzarosa Devincenzi, famiglia (fondo)
Prini Aulla, famiglia (complesso di fondi / superfondo)
Prini, famiglia (fondo)
Rosselmini Ricciardi, famiglia (complesso di fondi / superfondo)


Fonti:
ASFi, Ceramelli Papiani, n. 5985

Bibliografia:
Vittorio Spreti, "Enciclopedia storico-nobiliare italiana", vol. I-VI, 1-2 (appendici), Milano 1928-1956, 512, vol. IV

Redazione e revisione:
Biagioli Beatrice, 2011/11/24, revisione
Trovato Silvia, 2006/10/02, prima redazione


icona top