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Tribunale vescovile di Genova e Inquisizione di Genova

Intestazioni:
Tribunale vescovile di Genova e Inquisizione di Genova

L'Inquisizione risulta attiva a Genova fin dal medioevo. Vi sono casi di espulsioni di eretici da parte dei vescovi già nel 1221 e nel 1236, ma solo con il 1256 si ha una presa di posizione ufficiale da parte dell'inquisitore, fra Anselmo, che scomunicò il podestà e i maggiorenti della città perché le norme antiereticali non erano state recepite negli statuti cittadini. Alla fine il podestà acconsentì e l'Inquisizione poté operare regolarmente. Scarse sono le notizie sull'attività inquisitoriale tra XIV e XV secolo. Sono noti alcuni processi della prima metà del Cinquecento, fatti oggetti di studi fin dalla fine dell'Ottocento. Nel 1558 un incendio distrusse il convento di San Domenico, sede dell'Inquisizione, con la conseguente dispersione del materiale archivistico. Nel 1575 il cardinale Morone ottenne che l'inquisitore venisse nominato direttamente da Roma e non più dai superiori domenicani locali. L'accordo del 1256 con la Repubblica rimaneva per lo più immutato. Date le difficoltà economiche del sacro tribunale, Pio V concesse nel 1570 in beneficio la badia di Sant'Andrea di Sestri Ponente. Una grave crisi si ebbe nel 1669 quando l'inquisitore Michele Pio Passi, per conflitti con la Repubblica, venne espulso dalla città. Sembra che l'ultimo editto generale emesso dall'Inquisizione cittadina sia stato quello del 1781. Il sacro tribunale cessò l'attività al tempo della Repubblica Democratica Ligure, nel 1798, ma non è noto quando venne in effetti soppresso.
L'attività del tribunale vescovile è d'altra parte attestata dal 1569 al 1855. Esercitata dal vicario generale o da suoi collaboratori, la giustizia diocesana trattava cause che spesso confluivano nei delitti di competenza dell'Inquisizione o erano rivendicati dalla Rota Criminale, il tribunale dello Stato. Ci sono giunti alcuni processi per sortilegio e negromanzia: uno di questi, ora pubblicato, venne iniziato dall'Inquisizione (in particolare da fra Domenico Tarlatio di Codignola, a Genova dal 1575 al 1577) e fu terminato dal tribunale diocesano con la condanna dell'imputata a 25 scudi di multa.
A Genova venne stampato per la prima volta il Sacro Arsenale (1621) di Eliseo Masini, che ricoprì l'incarico di inquisitore in città dal 1609 al 1627.

Inquisitori di Genova
Stephanus de Tabia (1427-1429)
Raphael de Pornatio (1430-1450)
Philippus de Opicis seu Fliscus Ianuensis (1450-1456)
Bernardus Salvagus Ianuensis (1464-1467)
Iacobus de Inuciatis Alexandrinus (1469)
Gaspar de Varagine (1491)
Paulus de Monelia vel de Iustinianis Ianuensis (1494)
Gaspar Togetus (1502-1512)
Iacobus Niger Venetus (1520-1525)
Stephanus Ususmaria Ianuensis (1539-1547)
Sixtus Nardinus (1534-1539)
Stephanus Ususmaria Ianuensis (1539-1547)
Antonius ex Commitibus de Sigesto Orientalis (1547-1548)
Hieronimus de Franchis Ianuensis (1548-1567)
Nicolaus de Potestate Clavarentis (1567-1568)
Archangelus Blancus de Gambalo Episcopus (1568)
Stephanus Calvitius de Finario (1568-1571)
Valentinus ex Commitibus Ventimiliensis (1572-1575)
Dominicus Tarlatius de Cotignolo (1575-1577, il primo di nomina apostolica)
Ioannes Baptista Burghus de Bonomia (1577-1582)
Thimotheus Bottonius de Perutii (1583-1583)
Hieronymus Bernerius de Corriggio (1583-1586)
Ciprianus de Arimino (1586-1588)
Albertus Tragariolus de Florentiola (1588-1590)
Ioannes Baptista de Regio (1590-1597)
Augustinus Galaminus de Brasichetta (1597-1600)
Baptista Penna de Finario (1600-1609)
Eliseus Masinus de Bononia (1609-1627)
Vincentius Maculanus de Florentiola (1627-1629)
Petrus Martyr Ricciardis de Aqua Nigra (1629-1632)
Ioannes Baptista Bosellus de Sextula (1632-1633)
Ioannes Baptista Bosius de Capriata (1633-1635)
Vincentius Pretus de Seravalle (1635-1639 )
Iustinianus Vagnonus de Callio (1639-1647)
Prosper Bagarottus de Florentiola (1647-1652)
Augustinus Cermellus Alexandrinus (1652-1662)
Michael Pius Passus de Bosco (1661[1662]-1669)
Sixtus Cerchius de Bononia (1669-1674)
Thomas Mazza de Forolino (1674-1679)
Angelus Iulianus de Cesena (1679-1681)
Thomas Maria Bosius de Bononia (1681-1688 )
Ioannes Dominicus Bertaccius de Cingulo (1689-1701)
Thomas Vincentius Bernardi de Recinto (1701)
Carlo Francesco Corradi (1701)
Angelo Michele Navone (1711)
Domenico Maria Bassi da Castelnuovo Scrivia (1712)
Andrea Reali (1720-1738)
Alessandro Pio Sauli da Forlì (1739)
M.ro Origoni (1744-1751)
Antonio Ricci de Oved. (1754-1756)
Gian Francesco Cremona (1756)
Filippo Boccadoro (1765)
Giovanni Stefano Anselmi (1781-1797)



Redazione e revisione:
Cavazzana Romanelli Francesca, revisione
Del Col Andrea, revisione
Fontana Paolo, prima redazione


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