Date di esistenza: 0964 -
Intestazioni:
Comune di Rapallo, Rapallo (Genova), 1220 -, SIUSA
La prima notizia del toponimo "Rapallo" si trova in un documento del 964 in riferimento a una "valle", probabilmente quella del Torrente Boate. Gli scarsi documenti relativi al XI secolo attestano il ruolo amministrativo degli Obertenghi nella valle Rapallo, nonché la presenza di un insediamento costiero menzionato nel secolo successivo come burgus. Nel secolo XII il quadro storico ricostruibile dai documenti evidenzia una solida strutturazione della gestione ecclesiastica del territorio, con la partecipazione di elementi di spicco della nobiltà genovese - i Malocello, i De Nigro, gli Embriaci -. Sotto il profilo dell'organizzazione laica e civile Rapallo formava, con Lavagna e Cicagna, un'unica podesteria; in seguito si sarebbero formate - dal 1220 - le due podesterie di Rapallo e Cicagna e di Chiavari e Lavagna. Il potere civile disputa il controllo del territorio ad alcuni dei centri religiosi più potenti della zona, come il monastero di San Fruttuoso di Capodimonte, e finisce per prevalere in una dinamica di rapporti sempre più stretti con Genova; la podesteria di Rapallo è infatti compresa entro i confini del Districtus Ianuae. Nel quadro degli equilibri politici del territorio è importante, poi, rilevare la presenza nella valle Rapalli di interessi e possedimenti dei conti di Lavagna e più specificatamente dei Fieschi. Rapallo continua comunque a ruotare nell'orbita genovese; elevata nel 1608 a Capitaneato, il centro levantino ha giurisdizione su un vasto territorio - diviso in sei quarterii: Borgo, Borzoli, Amandolesi, Olivastro, Pescino, Oltremonte - compreso tra Rovereto di Zoagli a est al Monte di Portofino a ovest ed esteso fino alla Fontanabuona. In questo territorio, specialmente sul ventaglio di monti che fanno corona al borgo, sono distribuite molte frazioni con relative parrocchie, molte delle quali (Foggia , Assereto, Campo, Monti, Noceto, Novella, San Massimo, Pagana) furono per breve tempo comuni autonomi all'inizio del XIX secolo. Dopo la caduta della Repubblica Aristocratica, con legge 18 aprile 1798, n. 77, il comune di Rapallo è compreso come capoluogo nella Giurisdizione del Golfo Tigullio; con legge organica 17 gennaio 1803, n. 24, Rapallo risulta compreso nella giurisdizione dell'Entella, come capocantone del Cantone del Golfo Tigullio; nello stesso comprensorio Rapallo è registrato nella legge del 27 maggio 1803, n. 37, e nella legge del 14 maggio 1804, n. 26. Sotto il dominio francese (1805-1814) è cantone dell'arrondissement di Chiavari nel dipartimento degli Appennini (Chiavari). Passata al Regno di Sardegna, Rapallo è capoluogo di mandamento della provincia di Chiavari, Divisione di Genova, seguendone le vicende.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Rapallo (fondo)
Stato civile del Comune di Rapallo (fondo)
Bibliografia:
Casalis Goffredo, "Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna", 16, Torino, 1847
Forcheri G., Doge, governatori, procuratori, consigli e magistrati della Repubblica di Genova, Genova 1965, 187-188
Redazione e revisione:
Frassinelli Antonella, 2006/08/03, rielaborazione