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Comune di Villa San Giovanni in Tuscia

Sede: Villa San Giovanni in Tuscia (Viterbo)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Villa San Giovanni in Tuscia, Villa San Giovanni in Tuscia (Viterbo), sec. XIII -, SIUSA

Altre denominazioni:
San Giovanni di Bieda, ante 1961

Circa l'origine del centro abitato, sorto sul sito di una antica villa romana, esistono due ipotesi: una ne attribuisce la fondazione a Giovan Battista dell'Anguillara nel 1337, l'altra la fa risalire ad un soggiorno di Nicolò III avvenuto nel 1278. Nella bolla di Paolo II del 4 settembre 1465 si legge che il territorio fu concesso "ab antiquo" agli Anguillara e che dopo la loro ribellione tornò alla Camera Apostolica. Nel 1516 Leone X concesse il feudo a Lorenzo Anguillara e ai suoi eredi Lelio e Giovanni i quali, intorno al 1550, richiamarono sul posto coloni da tutta Italia. Al borgo, così incrementato, il primogenito degli Anguillara volle dare il nome del proprio Santo; al fratello Lelio, invece, si deve la concessione dello statuto della comunità. Alla loro morte, in mancanza di eredi, il feudo tornò alla diretta dipendenza della Camera Apostolica che lo governò attraverso un Commissario pontificio. L'anno successivo il fondo fu dato in affitto alle famiglie Zanchini e Doni con un contratto che, rinnovato di volta in volta, durò per 135 anni. Dal 1753 passò di nuovo nelle mani di numerosi affittuari finchè nel 1806 tutte le terre furono vendute al conte Luigi Marconi il quale a sua volta nel 1840 le alienò al conte Pietro Bruno di San Giorgio. Quest'ultimo iniziò una lunga vertenza con la Comunità che infine si risolse con il riscatto di tutte le terre da parte degli abitanti del luogo. Durante la parentesi del dominio francese il Comune fu ascritto dapprima al dipartimento del Cimino, cantone di Vetralla (1798-1799) per passare poi al dipartimento di Roma, circondario di Viterbo, cantone di Vetralla (1810-1815). Con la Restaurazione (1816) San Giovanni tornò luogo baronale appartenente dapprima della delegazione di Civitavecchia, distretto di Civitavecchia, poi alla fine del 1817 passò alla delegazione di Viterbo, distretto di Viterbo, come come comunità soggetta a Bieda (governo di Vetralla); nel riparto territoriale del 1831 San Giovanni risulta podesteria dipendente dal governo di Vetralla. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, avvenuta nel settembre 1870, appartenne alla provincia di Roma fino al 1927, anno in cui venne istituita la provincia di Viterbo; contemporaneamente il Comune, autonomo fin dal 1700, fu declassato a frazione del comune di Bieda e solo dopo la seconda guerra mondiale, il 2 agosto 1945, è potuto tornare comune autonomo. Con D.P.R. del 29 agosto 1961 l'antico nome San Giovanni di Bieda è stato sostituito con il toponimo Villa San Giovanni in Tuscia

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Comune di Blera, collegato, 1927 - 1945

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Villa San Giovanni in Tuscia (fondo)
Stato civile del Comune di Villa San Giovanni in Tuscia (fondo)


Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2005/11/13, revisione


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