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Comune di Sassocorvaro

Sede: Sassocorvaro Auditore (Pesaro e Urbino)
Date di esistenza: sec. XII - 2018

Intestazioni:
Comune di Sassocorvaro, Sassocorvaro Auditore (Pesaro e Urbino), sec. XII - 2018, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Sassocorvaro, sec. XII - 1859

Le origini di un primo agglomerato urbano dovrebbero risalire al X secolo, mentre i primi documenti storici attendibili attestano che Sassocorvaro, fin dall'anno 1060, fu munito di una fortezza con annessa cappella officiata, dedicata a San Giovanni Battista. Nel XII secolo si trovava compreso nel Comitato di Urbino con cui ebbe rapporti stretti nel periodo comunale. Nel corso del XIII secolo fu alternativamente della Chiesa, di Guido da Montefeltro, dei Brancaleoni, un ramo dei quali era detto, appunto, di Sassocorvaro, dei Malatesta. Vi si rifugiarono i Guelfi di Urbino che si difesero in loco per diversi anni, sostenuti dalla popolazione. A seguito della pacificazione del 1286, tornati i Guelfi in Urbino, il pontefice Onorio IV concesse agli abitanti di Sassocorvaro grazie ed esenzioni, come premio per la fedeltà dimostrata. Nel corso del XIV secolo passò ai Brancaleoni di Casteldurante. Nel 1411 gli abitanti di Sassocorvaro si ribellarono a Pier Francesco Brancaleone ed acclamarono, come loro signori, i suoi nipoti, che promisero di governare nel rispetto degli antichi privilegi della Comunità. Nel 1424 Guidantonio da Montefeltro mosse guerra ai Brancaleoni e nel 1430 conquistò definitivamente Sassocorvaro, che entrò a far parte stabilmente del Ducato d'Urbino. Fu poi dato in feudo da Federico da Montefeltro ad Ottaviano degli Ubaldini e la bolla papale di Sisto IV del 23 agosto 1474 confermò tale concessione. Ottaviano degli Ubaldini ricostruì dalle fondamenta la rocca avvalendosi, per il disegno dell'opera, di Francesco di Giorgio Martini. Agli inizi del XVI secolo Guidubaldo da Montefeltro diede in feudo Sassocorvaro al genovese Andrea Doria e questa investitura fu rinnovata da Francesco Maria I al cugino di Andrea, Filippino Doria, confermata dalla bolla del 19 maggio 1510, promulgata dal pontefice Giulio II. Di fatto, però, i Doria non esercitarono mai alcun potere tanto che non comparvero negli statuti di Sassocorvaro di questo periodo, che confermarono, invece, l'assoluta dipendenza del luogo dai duchi d'Urbino. Rappresentante del duca in loco era il Vicario, che amministrava anche la giustizia in prima istanza. Organo deliberativo era il Consiglio, composto di quaranta membri, dal numero dei quali erano eletti quattro priori che rappresentavano l'esecutivo. Altri ufficiali erano: il Sindicus, che rappresentava la Comunità anche in giudizio; il Camerario, con compiti di esazione dei tributi; i Sindacatores, col compito di sottoporre a giudizio gli ufficiali; il Saltarius malleficiorum, che indagava sui crimini commessi per denunciarli pubblicamente e riferire al Vicario; il Cancellarius, notaio con compiti di verbalizzazione e che teneva il conto delle entrate ed uscite; il Massarius, col compito di custodire i beni sequestrati, i pegni, i prototipi delle misure ufficiali. Accanto a questi vi erano ufficiali minori. Tale organizzazione si mantenne sostanzialmente invariata per tutto il periodo di Antico regime. Con la devoluzione del ducato d'Urbino alla Santa sede, Sassocorvaro entrò a far parte della Legazione di Urbino e Pesaro.
Con l'avvento del Regno d'Italia napoleonico fu compreso nel Distretto IV di Urbino, Cantone di Urbino, del Dipartimento del Metauro, con annessi Val di Teva e Mercatale. All'atto della Restaurazione fu comune appartenente alla Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro, distretto di Urbino, sede di un Governatore. Con l'assetto territoriale del 1817 era sotto il governatorato di Macerata Feltria, nel Distretto di Urbino, all'interno della Delegazione apostolica di Urbino e Pesaro. Nella distrettuazione del 1827 gli fu aggregata la Comunità di Piagnano. In base al riparto territoriale successivo al 1831, Sassocorvaro faceva parte della Legazione apostolica di Urbino e Pesaro, nel Distretto di Urbino, ed era soggetta al Governatore residente a Macerata Feltria.
Con l'Unità d'Italia Sassocorvaro fu compreso nella Provincia di Pesaro e Urbino, Circondario II di Urbino, Mandamento III di Macerata Feltria. Successivamente ha seguito le vicende istituzionali ed amministrative degli altri comuni italiani. Con legge regionale n. 47 del 12/12/2018 il Comune di Sassocorvaro è stato soppresso e, a far data dal 1 gennaio 2019, è stato istituito il nuovo Comune di Sassocorvaro Auditore.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale (1860 - 2018)
preunitario (sec. XII - 1860)

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Sassocorvaro (fondo)
Ente comunale di assistenza - ECA di Sassocorvaro (fondo)
Stato civile del Comune di Sassocorvaro (fondo)


Fonti:
"Decreto luogotenenziale di Eugenio principe di Savoia Carignano", Torino, 1860
"Statistica numerativa delle popolazioni di tutti i comuni e appodiati dello Stato pontificio ordinate secondo i Governi e le Provincie a cui appartengono", Roma, 1857
Collezione di pubbliche disposizioni emanate in seguito del Motu proprio di N. S. Papa Pio Settimo in data de' 6 luglio 1816 sulla organizzazione dell'amministrazione pubblica, Roma, 1816
Fonte a stampa, in "Sassocorbaro", 1060, Urbino, s.d.
Raccolta delle leggi e disposizioni di pubblica amministrazione nello Stato pontificio, vol. VI, Roma, 1835
Riparto dei governi e delle comunità dello Stato pontificio con i loro rispettivi appodiati, Roma, 1817

Bibliografia:
R. DOMENICHINI, Il Dipartimento del Metauro nell'età napoleonica (1808-1815). Divisioni territoriali-amministrative e stato della popolazione, in Atti e memorie della Deputazione di storia patria per le Marche, 92 (1987), Ancona 1989
L. M. MARIOTTI, La legislazione statutaria di Sassocorvaro, in Studi Montefeltrani, 9, San Leo 1982
E. LODOLINI, Gli archivi storici dei comuni delle Marche, in Quaderni della rassegna degli Archivi di Stato, 6, Roma, Istituto grafico tiberino, 1960
Gli archivi storici dei comuni delle Marche. Indici degli inventari, a cura di V. CAVALCOLI ANDREONI, Ostra Vetere 1986

Redazione e revisione:
Galeazzi Pamela, 2019/11/13, integrazione successiva
Papi Tatiana, 2005/11/28, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2020/02/25, revisione


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