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Comune di Brenna

Sede: Brenna (Como)
Date di esistenza: sec. XIV -

Intestazioni:
Comune di Brenna, Brenna (Como), sec. XIV -, SIUSA

Negli "Statuti delle acque e delle strade del contado di Milano fatti nel 1346" Brenna risulta incluso nella pieve di Mariano e viene elencato tra le località cui spetta la manutenzione della "strata da Niguarda" come "el locho da Brena con Pozolo". Insieme a tutti i comuni della pieve di Mariano, era sottoposto dal 1450 alla giurisdizione del Vicariato di Mariano, affidato alla famiglia Marliani. Sempre insieme a tutta la pieve il comune fu infeudato a partire dalla seconda metà del XV secolo alla contessa Lucia Visconti Marliani. Nei registri dell'estimo del ducato di Milano del 1558 e dei successivi aggiornamenti al XVIII secolo, il comune risulta ancora compreso nella medesima pieve. Dopo un breve periodo, in cui Brenna e tutta la pieve di Mariano rimase nelle mani della famiglia Giussani, il comune tornò dal 1590 ad essere infeudato ai Marliani che lo tennero sino al 1683 quando passò al questore Flaminio Crivelli. Nel "Compartimento territoriale specificante le cassine" del 1751, Brenna era sempre inserito nel ducato di Milano, nella pieve di Mariano, ed il suo territorio comprendeva anche i cassinaggi di "Borlasco superiore", "Borlasco inferiore", "della Cà", "della Canova", "Pizzolo superiore" e "Pizzolo inferiore". Dalle risposte ai 45 quesiti della giunta del censimento del 1751 emerge che il comune, che era infeudato al marchese Enea Crivelli al quale la comunità non versava alcun tipo di tributo, contava 407 abitanti. Disponeva di un console e di un cancelliere, il quale aveva il compito di conservare le poche scritture costituite essenzialmente dal "Libro dei riparti" e veniva retribuito con salario annuale. Ai "primi estimati" spettava l'amministrazione del patrimonio e la vigilanza sui pubblici riparti. Incaricato delle riscossioni dei carichi e del pagamento delle spese era un solo esattore. Il comune era sottoposto alla giurisdizione di un podestà feudale, che si avvaleva di un luogotenente con ufficio in Verano, al quale veniva pagato un salario annuo. Il console prestava annualmente l'ordinario giuramento alla "Banca criminale di Milano", all'ufficio feudale in Verano, oltre che alla "Banca di Vimercate". Sempre inserito nella pieve di Mariano, Brenna compare nell'"Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano" del 1753 ampliato nei suoi confini con l'aggregazione del territorio delle comunità di Incasate e di Cassina Guarda.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano, pubblicato dopo la "Riforma al governo e amministrazione delle comunità dello stato di Milano", il comune di Brenna, al quale risulta unito quello di Olgelasca, venne inserito con la denominazione di Brenna con Olgelasca e Pozzolo tra le comunità della pieve di Mariano, nel territorio del ducato di Milano. Nel 1771 il comune contava 375 abitanti. Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province, il comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo, sempre collocato nella pieve di Mariano, venne inserito nella Provincia di Milano. In forza del nuovo compartimento territoriale per l'anno 1791, la pieve di Mariano, di cui faceva parte il comune di Brenna, venne inclusa nel XI distretto censuario della provincia di Milano.
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell'8 luglio 1797, con legge del 27 marzo 1798 il comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo venne inserito nel Dipartimento del Lario, Distretto di Mariano. Con successiva legge del 26 settembre 1798 il comune venne trasportato nel Dipartimento dell'Olona, Distretto XXVIII di Cantù. Nel gennaio del 1799 contava 419 abitanti. Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo, inserito nel Distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario. Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d'Italia, Brenna venne in un primo tempo inserito nel Distretto XI ex milanese di Cantù, classificato comune di III classe, e successivamente collocato nel Distretto I di Como, Cantone V di Cantù. Il comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo nel 1805 contava 406 abitanti. Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe, vide l'aggregazione del comune di Brenna ed uniti al comune di Inverigo, che fu inserito nel Distretto I di Como, Cantone V di Cantù. Prima della aggregazione Brenna contava 462 abitanti. Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo venne inserito nel distretto XXVI di Mariano. Il comune di Brenna con Olgelasca e Pozzolo, dotato di convocato, fu confermato nel distretto XXVI di Cantù in forza del successivo compartimento delle province lombarde. Col compartimento territoriale della Lombardia, il comune di Brenna, che comprendeva le frazioni di Olgelasca e Pozzolo, venne inserito nel distretto IV di Cantù. La popolazione era costituita da 815 abitanti.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Brenna con 865 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento XII di Cantù, circondario I di Como, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 907 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 919 (Censimento 1871); abitanti 984 (Censimento 1881); abitanti 997 (Censimento 1901); abitanti 1.085 (Censimento 1911); abitanti 1.213 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.060 (Censimento 1931); abitanti 1.098 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Brenna veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.144 (Censimento 1951); abitanti 1.283 (Censimento 1961); abitanti 1.354 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Brenna aveva una superficie di ettari 486.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Brenna (fondo)
Stato civile del Comune di Brenna (fondo)


Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2005/06/06, revisione


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