Sede: Calco (Lecco)
Date di esistenza: sec. XIV -
Intestazioni:
Comune di Calco, Calco (Lecco), sec. XIV -, SIUSA
Comune del Monte di Brianza, appartenne alla pieve di Brivio. Il toponimo è citato nel 936 o 937 in un atto di permuta tra l'arciprete della chiesa di San Giovanni di Monza e Guarimberto, essendo presente quale teste un Luberto figlio del quondam Gumperto "de Calego", e ancora nel 960. Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella pieve di Brivio, come "el locho da Calcho". Nel 1411, con la conferma delle immunità ed esenzioni ai ghibellini "Montis Brianzie partium nostrarum Martexane superioris" concesse già da Bernabò Visconti, e nell'atto di giuramento prestato il 10 luglio 1412 al duca di Milano Filippo Maria Visconti, venivano nominati "omnia communia Montisbriantie contrate Martesane", tra cui Calco. Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Calco risulta elencata tra le comunità della pieve di Brivio. In un prospetto comprendente tutte "le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale", risalente al 1572, era compresa anche Calco. Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Calco, compresa nella pieve di Brivio, non era infeudata e si era redenta, pagando ogni quindici anni lire 49 imperiali "in moneta corta" a titolo di "mezz'annata". Non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; la comunità era soggetta al regio officio della Martesana, presso la cui banca criminale il console era solito prestare giuramento. Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora circa 518 abitanti, non aveva consiglio generale nè particolare, ma aveva come rappresentanti un sindaco e un console eletti in pubblica piazza all'incanto, che potevano continuare nell'incarico oltre il mandato annuale a beneplacito della comunità, sempre però sotto la soprintendenza di tre deputati delegati dei tre primi estimati, che vigilavano sulla giustizia dei pubblici riparti unitamente al sindaco o altra persona "al medesimo ben vista"; la comunità non aveva cancelliere fisso, nè archivio, le scritture erano conservate presso il sindaco; l'esattore era eletto in pubblica piazza all'incanto, previa esposizione di cedole. Con la compartimentazione territoriale che seguì la riforma del governo dello stato di Milano del dicembre 1755, preceduta da una politica di aggregazione dei comuni delineata già nel 1753, a Calco fu aggregato Arlate. Nel compartimento territoriale dello stato di Milano, il comune di Calco con Arlate apparteneva alla pieve di Brivio, compresa nel ducato di Milano. Nel 1771 il totale degli abitanti di Calco e Arlate, conteggiati in base alla giurisdizione parrocchiale, era di 724 unità. In base al compartimento territoriale della Lombardia austriaca, il comune di Calco con Arlate, nella pieve di Brivio, era inserito nella provincia di Milano. Nel 1791 Calco risultava inserita nella pieve di Brivio che costituiva, unitamente a una porzione della pieve di Missaglia, il distretto IX di Brivio della provincia di Milano. Il comune di Calco con Arlate, in forza della ripartizione del dipartimento della Montagna, fu compreso nel distretto VI dell'Adda superiore con capoluogo Brivio. In base alla divisione del dipartimento del Serio, il comune di Calco con Arlate fu inserito nel distretto II dell'Adda, ossia di Brivio. Nell'assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801, Calco con Arlate era uno dei comuni che costituivano il distretto IV di Lecco del dipartimento del Lario. Nel nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, in esecuzione del decreto 14 novembre 1802, il comune di Calco venne ricollocato nel IX distretto ex milanese con capoluogo Santa Maria Hoè, nel quale fu confermato, come comune di III classe con 934 abitanti, nel 1803. Con l'organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d'Italia, il comune di Calco con Arlate venne ad appartenere al cantone VI di Santa Maria Hoè del distretto IV di Lecco: comune di III classe, contava 1.228 abitanti. A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, il comune denominativo di Calco, con una popolazione di 927 abitanti complessivi, era inserito nel cantone V di Merate del distretto IV di Lecco, nel quale fu confermato con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario. Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Calco con Arlate fu inserito nel distretto XXIV di Brivio. Calco con Arlate, comune con convocato, fu confermato nel distretto XXIV di Brivio in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Calco con la frazione Arlate, comune con convocato generale e con una popolazione di 1.239 abitanti, fu inserito nel distretto XII di Brivio. In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Calco con 1.341 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento III di Brivio, circondario III di Lecco, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.394 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.555 (Censimento 1871); abitanti 1.637 (Censimento 1881); abitanti 1.786 (Censimento 1901); abitanti 1.789 (Censimento 1911); abitanti 1.764 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Lecco della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1927 il comune di Calco venne aggregato al comune di Olgiate Molgora, attualmente denominato Olgiate Calco. Nel 1953 venne ricostituito il comune autonomo di Calco disaggregandone il territorio dal comune di Olgiate Molgora. In base alla legge sull'ordinamento comunale vigente il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.421 (Censimento 1961); abitanti 2.671 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Calco aveva una superficie di ettari 461.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -