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Comune di Cremella

Sede: Cremella (Lecco)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Cremella, Cremella (Lecco), sec. XIII -, SIUSA

Comune del Monte di Brianza, appartenne alla pieve di Missaglia. Il toponimo è citato nell'anno 920. Cremella fu corte regia e appartenne, come Bulciago e Calpuno, alla chiesa di San Giovanni Battista di Monza, presa sotto la propria protezione da Ottone III il 10 luglio 1000. Erano comprese nella corte di Cremella Mardegore, Codegore, Pantegore, Bevera, Dolzago, Gallexio (Gaesso), Luzana. Nel XIII secolo, in alcune località rurali briantee, tra cui Cremella e Bulciago, non si trovavano già più semplici "homines", ma "universitates", comunità di associati che tendevano a rendersi libere dai signori feudali. Per reprimere tale tendenza, nel 1232 l'arciprete di Monza impose degli statuti agli uomini del luogo, dopo averne ricevuto il giuramento: la chiesa di Monza disponeva che gli uomini di Cremella non potessero più eleggere liberamente consoli, canepari, porcari o simili ufficiali, ma che la nomina dovesse spettare all'arciprete o a un suo messo. Ma ancora nel 1246 Cremella elesse abusivamente due consoli, reato di lesa maestà che portò l'arciprete di Monza a chiamare in causa il comune di Milano; in quell'anno Cremella aveva due consoli, un canevaro, due procuratori. Sempre nel XIII secolo sono ricordati in Cremella terreni di proprietà comunale. Negli statuti delle strade e delle acque del contado di Milano era compreso, nella pieve di Missaglia, come "el locho da Crimella". Nel 1411, con la conferma delle immunità ed esenzioni ai ghibellini "Montis Brianzie partium nostrarum Martexane superioris" concesse già da Bernabò Visconti, e nell'atto di giuramento prestato il 10 luglio 1412 al duca di Milano Filippo Maria Visconti, venivano nominati "omnia communia Montisbriantie contrate Martesane", tra cui Cremella. Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Cremella risulta elencato tra le comunità della pieve di Missaglia. In un prospetto comprendente tutte "le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale", risalente al 1572, era compresa anche Cremella. Dalle risposte fornite nel 1751 ai 45 quesiti della real giunta del censimento, si desume che a quel tempo la comunità di Cremella con Prebono (comune aggregato), compresa nella pieve di Missaglia - già parte con Viganò, Casirago, Cologna e Brianzola del feudo dei marchesi Giussani - era infeudata al capitano don Pietro Vassallo, al quale nulla corrispondeva, "essendo stata redenta di tal feudo"; non vi risiedeva iusdicente nè regio nè feudale; di consueto la giustizia restava amministrata dal vicario della Martesana, presso la cui banca criminale prestava il console il suo annuale giuramento, pagando all'attuario soldi 18.3. Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, la comunità, che aveva allora 318 abitanti (più i 60 di Prebono, e "compresi i religiosi e i figli dell'ospitale"), aveva il suo consiglio composto da quattro ufficiali, cioè due deputati, o primestimati, il cancelliere e il console, "che restavano formati nella pubblica piazza a suono di campana"; la vigilanza e conservazione della comunità era raccomandata ai primestimi e al cancelliere, presso il quale, con emolumento annuo di lire 24 per Cremella e 7 per Prebono, venivano conservate le pubbliche scritture; in Cremella c'era un esattore, mentre in Prebono si pagava direttamente al primestimato, che allora era don Francesco Agudio.
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano, il comune di Cremella apparteneva alla pieve di Missaglia, compresa nel ducato di Milano. Nel 1771 il totale degli abitanti di Cremella, conteggiati in base alla giurisdizione parrocchiale, era di 529 unità. In base al compartimento territoriale della Lombardia austriaca, il comune di Cremella, nella pieve di Missaglia, era inserito nella provincia di Milano. Nel 1791 Cremella risultava inserita nella porzione della pieve di Missaglia che costituiva il distretto X di Missaglia della provincia di Milano.
Il comune di Cremella e Crippa, in forza della ripartizione del dipartimento della Montagna, fu compreso nel distretto VII del Piè de' Monti con capoluogo Missaglia. In base alla divisione del dipartimento d'Olona, il comune di Cremella fu inserito nel distretto XXVII di Missaglia. Nell'assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801, Cremella era uno dei comuni che costituivano il distretto IV di Lecco del dipartimento del Lario. Nel nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, in esecuzione del decreto 14 novembre 1802, il comune di Cremella venne ricollocato nella porzione del X distretto ex milanese con capoluogo Missaglia, nel quale fu confermato, come comune di III classe con 425 abitanti, nel 1803. Con l'organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d'Italia, il comune di Cremella venne ad appartenere al cantone VII di Missaglia del distretto IV di Lecco: comune di III classe, contava 503 abitanti. A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, Cremella figurava, con 429 abitanti, comune aggregato al comune denominativo di Barzanò, nel cantone VI di Missaglia del distretto IV di Lecco; fu confermato frazione di Barzanò con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Cremella fu inserito nel distretto XXV di Missaglia. Cremella, comune con convocato, fu confermato nel distretto XXV di Missaglia in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Cremella, comune con convocato generale e con una popolazione di 603 abitanti, fu inserito nel distretto XIII di Missaglia.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Cremella con 620 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento IV di Misssaglia, circondario III di Lecco, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 666 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia. Popolazione residente nel comune: abitanti 652 (Censimento 1871); abitanti 655 (Censimento 1881); abitanti 802 (Censimento 1901); abitanti 901 (Censimento 1911); abitanti 881 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Lecco della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1928 il comune di Cremella venne aggregato al comune di Barzanò.
Nel 1953 venne ricostituito il comune autonomo di Cremella disaggregandone il territorio dal comune di Barzanò. In base alla legge sull'ordinamento comunale vigente il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.072 (Censimento 1961); abitanti 1.178 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Cremella aveva una superficie di ettari 185.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

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