Date di esistenza: sec. XIV -
Intestazioni:
Comune di Cremeno, Cremeno (Lecco), sec. XIV -, SIUSA
La comunità di Cremeno appartenne già anticamente alla Valsassina, come parte della squadra del Consiglio. Nel corso del 1415, alcune parentele e rappresentanti delle università delle singole terre componenti la Valsassina, tra cui Cremeno, furono chiamati a Milano per dare giuramento di fedeltà al duca Filippo Maria Visconti. La denominazione di squadra del Consiglio per l'unione di Barzio, Concenedo, Cassina, Moggio, Cremeno derivava dal fatto che anticamente queste terre costituivano una sola comunità; separatesi prima della metà del XVI secolo, si regolavano "nel temporale da sè sole, avendo ciascuna il suo estimo e catastro separato", "ritenendo soltanto fra loro le ragioni di godere pro indiviso i beni comunali". Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Cremeno è elencata tra le terre della Valsassina. In un prospetto comprendente tutte "le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale", risalente al 1572, Cremeno era citata tra "le infrascritte comuni" della Valsassina. Nel 1722 Cremeno contava 557 abitanti. Dalle norme consuetudinarie sul governo della Valsassina, raccolte dal sindaco provinciale Michel'Angelo Manzone nel XVIII secolo e dalle risposte fornite ai 45 quesiti della real giunta del censimento nel 1751, si desume che Cremeno, nella squadra del Consiglio, era uno dei comuni (o comunità, ma anche citato semplicemente come terra o luogo) subordinati e sottoposti alla comunità generale della Valsassina. Tutti i comuni compresi nella comunità generale erano regolati da un console, che ordinariamente prestava giuramento alla banca del podestà ad Introbio, e da propri sindaci, eletti dalle rispettive vicinanze, responsabili dell'amministrazione e conservazione del patrimonio vicinale; sovente i comuni avevano anche un cancelliere, che formava i riparti (compito altrimenti spettante al sindaco) e un esattore, che riceveva l'incarico mediante appalto effettuato dal singolo comune. In ogni terra della Valsassina si formavano quindi le taglie, che venivano poi ripartire su ogni "particolare interessato a regola del maggior o minor estimo", ed erano fatte "per la maggior parte sopra li focolari, parte sopra il bestiame del luogo, non tenendosi da tutte (le terre) lo stesso metodo e regola". I consiglieri componenti il consiglio generale di valle erano deputati (spesso riconfermati per lungo tempo) dalle rispettive comunità.
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano, Cremeno era un comune della Valsassina, compresa nel ducato di Milano. Nel 1771 il totale degli abitanti di Cremeno, conteggiati in base alla giurisdizione parrocchiale, era di 1.019 unità. In base al compartimento territoriale della Lombardia austriaca, il comune di Cremeno apparteneva alla Valsassina, inserita nella provincia di Como. Nel 1791 Cremeno era compresa tra le comunità della Valsassina, che costituivano il distretto II di Taceno nella provincia di Milano.
Il comune di Cremeno, in forza della ripartizione del dipartimento della Montagna, fu compreso nel distretto II della Pioverna con capoluogo Introbio. In base alla divisione del dipartimento del Serio, il comune di Cremeno con la Colmine fu inserito nel distretto III del Lago, ossia di Lecco. Nell'assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801, Cremeno con la Colmine era uno dei comuni che costituivano il distretto IV di Lecco del dipartimento del Lario. Nel nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, in esecuzione del decreto 14 novembre 1802, il comune di Cremeno con la Colmine venne ricollocato nel II distretto ex milanese con capoluogo Taceno, nel quale fu confermato, come comune di III classe con 621 abitanti, nel 1803. Con l'organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d'Italia, il comune di Cremeno con la Colmine venne ad appartenere al cantone II di Taceno del distretto IV di Lecco: comune di III classe, contava 944 abitanti. A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, Cremeno figurava, con 640 abitanti, comune aggregato al comune denominativo di Barzio, nel cantone II di Introbio del distretto IV di Lecco; fu confermato frazione di Barzio con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Cremeno fu inserito nel distretto X di Taceno. Cremeno, comune con convocato, fu confermato nel distretto X di Introbio (già di Taceno) in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Cremeno, comune con convocato generale e con una popolazione di 699 abitanti, fu inserito nel distretto X di Lecco.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Cremeno con 704 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Introbbio, circondario III di Lecco, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 682 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia. Popolazione residente nel comune: abitanti 521 (Censimento 1871); abitanti 642 (Censimento 1881); abitanti 671 (Censimento 1901); abitanti 697 (Censimento 1911); abitanti 779 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Lecco della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1928 al comune di Cremeno vennero aggregati i soppressi comuni di Cassina Valsassina e Moggio, poi ricostituiti nel 1948. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.457 (Censimento 1931); abitanti 1.398 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Cremeno veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 655 (Censimento 1951); abitanti 685 (Censimento 1961); abitanti 745 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Cremeno aveva una superficie di ettari 1.319.
Il comune di Cremeno, in forza della ripartizione del dipartimento della Montagna, fu compreso nel distretto II della Pioverna con capoluogo Introbio. In base alla divisione del dipartimento del Serio, il comune di Cremeno con la Colmine fu inserito nel distretto III del Lago, ossia di Lecco. Nell'assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801, Cremeno con la Colmine era uno dei comuni che costituivano il distretto IV di Lecco del dipartimento del Lario. Nel nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, in esecuzione del decreto 14 novembre 1802, il comune di Cremeno con la Colmine venne ricollocato nel II distretto ex milanese con capoluogo Taceno, nel quale fu confermato, come comune di III classe con 621 abitanti, nel 1803. Con l'organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d'Italia, il comune di Cremeno con la Colmine venne ad appartenere al cantone II di Taceno del distretto IV di Lecco: comune di III classe, contava 944 abitanti. A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, Cremeno figurava, con 640 abitanti, comune aggregato al comune denominativo di Barzio, nel cantone II di Introbio del distretto IV di Lecco; fu confermato frazione di Barzio con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Cremeno fu inserito nel distretto X di Taceno. Cremeno, comune con convocato, fu confermato nel distretto X di Introbio (già di Taceno) in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853, Cremeno, comune con convocato generale e con una popolazione di 699 abitanti, fu inserito nel distretto X di Lecco.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Cremeno con 704 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento II di Introbbio, circondario III di Lecco, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 682 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Nel 1867 il comune risultava incluso nello stesso mandamento, circondario e provincia. Popolazione residente nel comune: abitanti 521 (Censimento 1871); abitanti 642 (Censimento 1881); abitanti 671 (Censimento 1901); abitanti 697 (Censimento 1911); abitanti 779 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Lecco della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1928 al comune di Cremeno vennero aggregati i soppressi comuni di Cassina Valsassina e Moggio, poi ricostituiti nel 1948. Popolazione residente nel comune: abitanti 1.457 (Censimento 1931); abitanti 1.398 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Cremeno veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 655 (Censimento 1951); abitanti 685 (Censimento 1961); abitanti 745 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Cremeno aveva una superficie di ettari 1.319.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -