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Parrocchia di S. Cecilia in Camnago Volta di Como

Sede: Como
Date di esistenza: 1654 - 1989

Intestazioni:
Parrocchia di S. Cecilia in Camnago Volta, Como, 1654 -, SIUSA

Parrocchia della diocesi di Como. Negli atti della visita pastorale compiuta dal vescovo Ninguarda alla fine del XVI secolo la chiesa di Santa Cecilia, sita nel territorio della parrocchia di San Donnino, ma distante da essa, risultava in cura dei frati del terz'ordine di San Francesco, residenti a San Donato, e dotata di un fonte battesimale; il numero delle anime era di 150 di cui 89 comunicati. Nel 1651 Santa Cecilia di Camnago risultava viceparrocchiale e compresa nella pieve della cattedrale, volgarmente detta di Zezio. Nella seconda metà del XVII secolo, il vescovo Lazzaro Carafino, desiderando che i numerosi possessi del soppresso convento dei crociferi tornassero a incremento spirituale della popolazione comasca, propose alla Sacra Congregazione dei cardinali in Roma di erigere in parrocchie le chiese di Santa Cecilia di Camnago e Sant'Andrea di Brunate, entrambe affidate alla cura dei frati di San Donato, e la chiesa di San Zenone di Monte Olimpino; i cardinali e il papa accolsero la proposta e, con rescritto 2 settembre 1653, autorizzarono il vescovo Carafino a mandarla a effetto. La parrocchia di Santa Cecilia fu eretta dal vescovo Lazzaro Carafino con istromento rogato dal cancelliere vescovile Melchiorre Raimondi il 7 marzo 1654, con territorio smembrato dalla parrocchia di San Donnino di Como. Nel 1768, durante la visita del vescovo Giambattista Mugiasca nella pieve di Zezio, nella chiesa parrocchiale di Santa Cecilia erano istituite la confraternita del Santissimo Sacramento, eretta dal vescovo Filippo Archinti nel 1618; la confraternita della Dottrina Cristiana, eretta dal vescovo Ambrogio Torriano nel 1672; la confraternita del Santissimo Rosario, eretta nel 1697 dal padre generale dei predicatori con l'approvazione del vicario generale Gelpio. Il numero dei parrocchiani era di 229 di cui 152 comunicati. Entro i confini della parrocchia di Camnago esistevano gli oratori della Beata Vergine Immacolata, di patronato di Teodoro Moiana di Milano; San Filippo Neri in Campora, di patronato del nobile arcidiacono della cattedrale di Como Antonio Volta. La parrocchia era di libera collazione. Nello stato di tutte le chiese parrocchiali della città e diocesi di Como spedito dal vescovo Mugiasca al governo di Milano nel 1773, i redditi del parroco risultavano derivare da fondi per lire 364; da emolumenti di stola per lire 35. Nel 1781, secondo la nota specifica delle esenzioni prediali a favore delle parrocchie dello stato di Milano, la parrocchia di Santa Cecilia possedeva fondi per 339.7 pertiche; il numero delle anime, conteggiato tra la Pasqua del 1779 e quella del 1780, era di 236. Nel 1788 la parrocchia di Santa Cecilia, compresa nella pieve di Zezio, era di libera collazione. Il numero dei parrocchiani era di 238. Secondo quanto si desume dal confronto con la "nuova divisione dei distretti compresi nel Regno d'Italia e spettanti alla diocesi di Como per le scuole normali" compilata nel 1816, la parrocchia di Camnago risultava elencata tra le parrocchie della pieve di Zezio. Nel 1898, all'epoca della relazione per la visita pastorale del vescovo Teodoro Valfré di Bonzo nella pieve di Zezio, la rendita netta del beneficio parrocchiale assommava a lire 925 circa; esisteva inoltre un altro beneficio in cura d'anime. I parrocchiani erano 500, compresi gli abitanti delle frazioni di Campora e Cascine. Nel territorio parrocchiale esisteva l'oratorio di San Filippo Neri. Nella chiesa parrocchiale erano erette la confraternita maschile del Santissimo Sacramento; la confraternita femminile del Santissimo Rosario; la confraternita dei fanciulli intitolata a San Luigi. La parrocchia era di nomina vescovile. Con decreto 1 gennaio 1938 del vescovo Alessandro Macchi la parrocchia di Santa Cecilia di Camnago venne attribuita al nuovo vicariato foraneo di Tavernerio. Con decreto 19 novembre 1945 del vescovo Alessandro Macchi la parrocchia di Camnago Volta, membro dell'antica pieve di Zezio e allora compresa nel vicariato di Tavernerio, fu elevata al grado di prepositura. Con decreto 5 ottobre 1966 del vescovo Felice Bonomini la parrocchia di Camnago venne staccata dal vicariato foraneo di Tavernerio e aggregata al vicariato urbano orientale di Como. Dal 1966 la parrocchia di Camnago è stata compresa nel vicariato orientale di Como, fino al decreto 29 gennaio 1968, in seguito al quale fu assegnata alla zona pastorale I di Como e al vicariato di Como e dal 1971 alla zona pastorale II di Como sud e nel vicariato di Como sud; con decreto 10 aprile 1984è stata inclusa nel vicariato A di Como sud.

Notizie tratte da: "Civita, Le istituzione storiche del territorio lombardo, le istituzioni ecclesiastiche - XIII - XX secolo, Diocesi di Milano", Regione Lombardia, Culture, Identità ed Autonomie della Lombardia, Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di scienze storiche e geografiche "Carlo M. Cipolla", Arcidiocesi di Milano, Archivio storico diocesano, Milano, marzo 2002.

Condizione giuridica:
enti di culto

Profili istituzionali collegati:
Parrocchia, sec. XII -

Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia di S. Cecilia in Camnago Volta di Como (fondo)


Bibliografia:
Saverio Xeres, Una fede, una storia: fatti e personaggi della Chiesa di Como illustrati nel tempo, [Como], Editoriale lombarda, [1986]
Beniamino Fargnoli, I monumenti religiosi comaschi. Romanico - gotico - rinascimentale, Milano, Accademia di Bella Arti "Aldo Galli", 1995

Redazione e revisione:
Doneda Cristina, 2005/03/16, prima redazione


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