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Comune di Varenna

Sede: Varenna (Lecco)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Varenna, Varenna (Lecco), sec. XIII -, SIUSA

Comune della riviera di Lecco, fu capo di pieve. Varenna fu originariamente un modesto villaggio, nominato almeno dall'anno 769. La chiesa di San Giovanni Battista in Varenna fu anticamente sotto la giurisdizione dell'arciprete di Monza: da un diploma di Alessandro III del 1169 si rileva che dal prelato dipendeva anche la corte di Varenna, con un rapporto quindi non solo spirituale ma anche temporale; la dipendenza è confermata in un privilegio dato nel 1188 da Clemente III. Nel 1169 si rifugiarono in Varenna gli abitanti fuggiaschi dell'Isola comacina, saccheggiata dai comaschi dopo la sconfitta subita dai milanesi (di cui gli isolani erano alleati) contro il Barbarossa. Due atti del 1188 e 1189 testimoniano di una vendita dei beni della corte di Varenna agli uomini del borgo da parte di Oberto, arciprete di Monza. Il rafforzamento politico della comunità, sottolineato anche, dal lato religioso, dalla difesa del rito patriarchino di Aquileia portato dagli isolani, portò a uno smembramento dell'antica pieve di Varenna, comprendente il Monte omonimo (con Perledo, Regoledo, Bologna, Gisazio, Gittana, Regolo, Tondello, Vezio) ed Esino, che rimasero legate alla comunità della Valsassina. Nella spartizione del territorio, il castello di Vezio rimase a Varenna. Nel 1294 l'arcivescovo Ottone Visconti confermò al comune di Varenna la concessione di pascoli sullo Zuccone di Campelli, versante bergamasco, già allo stesso fatta dai suoi predecessori tra 1176 e 1185 e tra 1187 e 1195. Il comune di Varenna ebbe propri statuti, che, al contrario di quelli delle altre terre della riviera di Lecco, non ci sono pervenuti. Nel capitolo 202 degli statuti di Milano del 1396, nel quale erano fissati i limiti delle giurisdizioni nella cause civili, è elencato il "commune" di Varenna; nel capitolo "de iurisdictione iusdicentium" è detto che Varenna godeva "di mero e misto impero" come Mandello, Dervio, Bellano: la giurisdizione di Varenna, ancora autonoma nel XV, risulta dipendente da quella di Mandello dal XVI secolo, parte del contado della riviera dal 1537. Negli estimi del ducato di Milano del 1558 e nei successivi aggiornamenti fino al XVII secolo, Varenna risulta inserita nella riviera di Lecco. In un prospetto comprendente tutte "le terre del ducato di Milano et altre con esse tassate per le stara di sale", risalente al 1572, era compresa Varenna, nella riviera di Lecco. Le ville comprese nella giurisdizione del comune di Varenna (coincidente con i confini della pieve) non arrivarono mai ad avere una propria autonomia: alla metà del XVIII secolo facevano parte del comune di Varenna Fiume Latte, Cassina in Olivedo, Vedrigniano, Pianca, Bellotto. A Varenna si riuniva ogni anno il consiglio generale (vicinanza) degli abitanti maschi per l'elezione dei sindaci, che dovevano essere due, scelti tra le persone più probe del paese ed in grado di saper fare rispettare i diritti della comunità; fin dagli inizi del XV secolo Varenna aveva un caneparo, che gestiva il gettito delle taglie, dazi, pedaggi, gabelle di ragione della camera ducale; il convocato dei consiglieri metteva all'incanto i dazi comunali. Secondo quanto riportato nelle risposte ai 45 quesiti della real giunta del censimento, nel 1751 Varenna, capo di pieve, compresa nella riviera di Lecco, era infeudata a Ercole Sfondrati, conte della rivera, al quale pagava lire 213 annue. Per le cause criminali la comunità dipendeva dal podestà feudale di Mandello, "con patente per Varenna", al quale pagava un salario di lire 42 annue, per le civili dal luogotenente feudale di Mandello, residente a Varenna, presso la cui banca, "nelle mani del notaro", prestava giuramento il console. Per quanto riguarda gli organi e gli aspetti della vita amministrativa, il comune di Varenna con Fiume Latte "non aveva consiglio, ma formava di tempo in tempo la sua vicinanza nella piazza del comune", dove si proponevano e stabilivano gli affari della comunità; due sindaci, eletti ogni anno, erano responsabili dell'amministrazione e conservazione del pubblico patrimonio e della vigilanza sulla giustizia dei pubblici riparti, formati da uno dei due sindaci. La comunità non aveva cancelliere, ma "per antica consuetudine" ne suppliva le funzioni uno dei due sindaci. Nel 1751 la comunità di Varenna con Fiume Latte contava 564 abitanti.
Nel compartimento territoriale dello stato di Milano il comune di Varenna con Fiume Latte costituiva la pieve di Varenna, compresa nella riviera di Lecco, nel ducato di Milano. Nel 1771 il totale degli abitanti di Varenna, conteggiati in base alla giurisdizione parrocchiale, era di 748 unità. In base al compartimento territoriale della Lombardia austriaca, il comune di Varenna con Fiume Latte, che costituiva l'omonima pieve, compresa nella riviera di Lecco, apparteneva alla provincia di Como. Nel 1791 Varenna venne inserita, con le altre comunità delle pievi di Dervio, Bellano, nel distretto IV di Bellano della provincia di Milano.
Il comune di Varenna con Fiume Latte, in forza della ripartizione del dipartimento della Montagna, fu compreso nel distretto III della Riviera con capoluogo Bellano. In base alla divisione del dipartimento d'Adda e Oglio, il comune di Varenna con Fiume Latte fu inserito nel distretto III di Bellano. Nell'assetto definitivo della repubblica cisalpina, determinato nel maggio del 1801, Varenna con Fiume Latte era uno dei comuni che costituivano il distretto IV di Lecco del dipartimento del Lario. Nel nuovo piano di distrettuazione provvisoria del dipartimento del Lario, in esecuzione del decreto 14 novembre 1802, il comune di Varenna venne ricollocato nel IV distretto ex milanese con capoluogo Bellano, nel quale fu confermato, come comune di III classe con 736 abitanti, nel 1803. Con l'organizzazione del dipartimento del Lario nel regno d'Italia il comune di Varenna con Fiume Latte venne ad appartenere al cantone III di Bellano del distretto IV di Lecco: comune di III classe, contava 669 abitanti. Nell'elenco nominativo dei comuni componenti il cantone di Bellano, redatto nell'agosto del 1808, il comune denominativo risultava formato da Varenna (con 426 abitanti), Monastero (6), Fiume Latte (187), Olivedo (10), Pino (23), Vendregnano (5), Piona (3), Gonzaga (20), Bellotto (3), Crotto (4). A seguito dell'aggregazione dei comuni del dipartimento del Lario, il comune denominativo di Varenna, con una popolazione di 675 abitanti complessivi, era inserito nel cantone V di Bellano del distretto III di Menaggio, nel quale fu confermato con il successivo compartimento territoriale del dipartimento del Lario.
Con l'attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto, il comune di Varenna con Fiume Latte fu inserito nel distretto IX di Bellano. Varenna con Fiume Latte, comune con consiglio, fu confermato nel distretto IX di Bellano in forza del successivo compartimento territoriale delle province lombarde. Nel 1853 Varenna con la frazione Fiumelatte, comune con consiglio comunale senza ufficio proprio e con una popolazione di 1.043 abitanti, fu inserito nel distretto XV di Bellano.
In seguito all'unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Varenna con 1.062 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento X di Bellano, circondario I di Como, provincia di Como. Alla costituzione nel 1861 del Regno d'Italia, il comune aveva una popolazione residente di 1.129 abitanti (Censimento 1861). In base alla legge sull'ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 920 (Censimento 1871); abitanti 996 (Censimento 1881); abitanti 1.283 (Censimento 1901); abitanti 1.246 (Censimento 1911); abitanti 1.023 (Censimento 1921). Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como. In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1928 al comune di Varenna venne aggregato il soppresso comune di Perledo. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.083 (Censimento 1931); abitanti 2.002 (Censimento 1936). In seguito alla riforma dell'ordinamento comunale disposta nel 1946 il comune di Varenna veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 2.135 (Censimento 1951); abitanti 919 (Censimento 1961); abitanti 812 (Censimento 1971). Nel 1971 il comune di Varenna aveva una superficie di ettari 1.122.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

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