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Sede: Migliarino (Ferrara)
Date di esistenza: sec. XVI -
sec. X - , prime notizie relative alla esistenza della pieve

Intestazioni:
Parrocchia dell'Assunzione di Maria Vergine IN Cornacervina, Migliarino (Ferrara), sec. XVI -, SIUSA

La pergamena più antica in cui è menzionata Cornacervina è una donazione di beni dell'896 in cui la contessa Ingelarda, figlia del conte di palazzo Aspaldo e moglie del duca Martino, fa a suo figlio Pietro, diacono della chiesa di Ravenna. In un documento di conferma di papa Gregorio V di privilegi e beni alla chiesa di Ravenna, del 26 gennaio 997, è attesta la presenza della pieve. Il dominio spirituale era esercitato dall'episcopato adriese, come dimostra una bolla di Martino III (o Marino II) del 944. La pieve, poi parrocchia di Cornacervina, è stata sottoposta all'autorità ecclesiastica del vescovo di Adria sino al 1818, quando a seguito dei mutati confini politici determinati dal congresso di Vienna e delle difficoltà di comunicazione esistente tra la diocesi di Adria e la sua enclave ferrarese, il papa Pio VII con decreto del 9 dicembre 1818 sottomise Cornacervina all'Arcidiocesi di Ferrara. Dalla pieve di Cornacervina dipendevano le chiese sine cura dei Santi Gervasio e Protasio, attigua al palazzo dei marchesi Tassoni, in cui veniva celebrata la messa festiva, e di San Michele arcangelo, posta dirimpetto a Massafiscaglia sulla strada provinciale che porta a Codigoro, dotata di battistero. Era filiale della pieve di Cornacervina la parrocchiale di Rero.

Condizione giuridica:
enti di culto

Profili istituzionali collegati:
Parrocchia, sec. XII -

Complessi archivistici prodotti:
Parrocchia dell'Assunzione di Maria Vergine in Cornacervina di Migliarino (fondo)


Redazione e revisione:
Tarozzi Simona, 2005/02/11, prima redazione