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Comune di Moliterno

Sede: Moliterno (Potenza)
Date di esistenza: 1806 -

Intestazioni:
Comune di Moliterno, Moliterno (Potenza), 1806 -, SIUSA

Moliterno pare abbia origine da popolazioni lucane di ceppo sannitico. Fu pagus di Grumento e s'ingrandì tra l'872 e il 975, quando l'antica città romana fu distrutta dai Saraceni e i profughi si rifugiarono intorno ad una torre d'avvistamento longobarda.
Nell'XI secolo i Normanni, intorno alla torre longobarda, edificarono il loro castello, che si trasformò con ampliamenti e ristrutturazioni in un sontuoso palazzo già alla fine del XVI secolo. In seguito subì ancora varie modifiche e restauri. Attualmente sono visibili alcune torri e resti di mura. Nella vallata di San Nicola si trova un bastione quadrato quattrocentesco che forse era la torre di guardia del castello.
Il primo documento scritto risale al 1239, d'origine sveva ed attesta Moliterno come possesso del barone Nicolau. Nel 1269 passò ai Brajda che la governarono male per oltre due secoli; nel 1477 fu acquistata dai Sanseverino che avviarono un periodo di ricco sviluppo economico.
Nel 1524 successero i Carafa. Il feudo passò poi agli Spinelli e ai Pignatelli di Marsiconuovo che lo tennero fino all'abolizione della feudalità. Nel Settecento e nell'Ottocento Moliterno conobbe una ripresa generale ed acquistò la fama di capitale culturale della Val d'Agri: infatti, furono istituite scuole, un'accademia di studi, fiorì il teatro (da ricordare il Pulcinella moliternese) e nacque una scuola di medicina. Si distinse , tra gli altri, Giacomo Racioppi.
Con la legge 8 agosto 1806 furono costituite le intendenze e riordinata l'amministrazione provinciale e comunale. La legge 20 maggio 1808 prendeva atto che non era possibile contare solo sui proprietari per l'amministrazione dei comuni ed ampliava i requisiti dell'elettorato passivo, estendendolo a coloro che esercitassero "arti liberali" o gestissero imprese artigiane.
Con la legge del Regno di Napoli 8 agosto 1806 n. 132 furono inoltre istituite tredici province ripartite in distretti, nell'ambito dei quali furono collocate le università. Nell'ottica di una struttura amministrativa centralizzata, i "comuni", termine introdotto proprio con questa legge ancora in alternanza con la denominazione "università", furono sottoposti alla tutela degli intendenti provinciali, dipendenti a loro volta dal ministro dell'interno. Nel Regno di Napoli si insediò il decurionato, organo rappresentativo cui spettava la nomina del sindaco e degli eletti e la discussione dei conti da essi presentati. Con la legge comunale e provinciale 20 marzo 1865 n. 2248 all. A il Regno d'Italia fu ripartito in province, circondari, mandamenti e comuni. La stessa legge istituì presso ogni comune, quali organi rappresentativi e deliberativi sostitutivi del decurionato, un consiglio comunale e una giunta municipale, che avrebbero affiancato il sindaco nell'amministrazione cittadina. In seguito all'adozione dell'ordinamento comunale fascista disposta, per i comuni con popolazione fino a 5000 abitanti, con legge 4 febbraio 1926 n. 237, estesa poi a tutti i comuni con legge 3 settembre 1926 n. 1910, il comune veniva amministrato da un podestà di nomina regia. Il decreto legislativo 7 gennaio 1946 n. 1 ristabilì gli organi rappresentativi del sindaco, del consiglio e della giunta.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune (Regno di Napoli), 1806 - 1815
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Moliterno (complesso di fondi / superfondo)
Stato civile del Comune di Moliterno (fondo)


Bibliografia:
Bianculli, Enrico. Storia della citta di Moliterno / Enrico Bianculli. - Moliterno: Latorraca, 1950. - 195 p., 1 ritr. ; 21 cm
Inventario dell'archivio del Comune di Moliterno a cura di Antonio Dentoni-Litta. Dattiloscritto, 1977
Nenni, Mario. Note sugli archivi comunali della Basilicata. In Rassegna storica lucana, p. 88-98,Potenza, n. 5 (dic. 1986)

Redazione e revisione:
Marzocco Raffaella, 2005/03/26, prima redazione


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