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Opera pia regina Margherita di Roma. Fondazione Franchetti

Sede: Roma
Date di esistenza: 1917 - 1981

Intestazioni:
Opera pia regina Margherita di Roma. Fondazione Franchetti, Roma, 1917 - 1981, SIUSA

La Fondazione Franchetti sorse in seno all'Opera pia regina Margherita di Roma, creata nel 1834 per gestire le istituzioni di beneficenza promosse dalla marchesa Andosilla. Tale Fondazione fu istituita in seguito alle disposizioni testamentarie del barone Leopoldo Franchetti che, anche nel rispetto della volontà della moglie Alice Hallgarten, morta nel 1911, aveva designato l'Opera pia stessa come erede universale dei suoi beni per amministrare le numerose istituzioni di beneficenza fondate dai coniugi Franchetti a Città di Castello. Il patrimonio dell'Opera pia risultava pertanto composto dai singoli patrimoni delle due fondazioni, Andosilla e Franchetti, ciascuna delle quali aveva separate finalità e gestioni.
Lo statuto dell'Opera pia venne approvato con decreto reale nel 1925. In esso erano contenute le disposizioni in merito alle attribuzioni degli organi amministrativi, costituiti da un Consiglio di amministrazione, composto da quattro consiglieri e da un presidente, rappresentante dell'Ente ed eletto dal Ministero dell'interno. Per tutto quanto non fosse previsto dallo statuto, l'Opera pia osservava le leggi nazionali relative all'assistenza e alla beneficenza e per ciò che era inerente all'attività scolastica si uniformava alle disposizioni vigenti in materia di pubblica istruzione.
L'azione dell'Opera pia a Città di Castello riguardava la gestione del patrimonio e delle numerose istituzioni ed iniziative sociali (scuole elementari rurali e miste e asili a Montesca e Rovigliano, Laboratorio tela umbra ed asilo annesso, ricovero denominato "Casa maestre", sussidi temporanei e vitalizi a maestre, contributi per opere ed iniziative di pubblica utilità) e faceva capo, dal 1917, dopo la morte del barone Franchetti, ad un fiduciario eletto ogni due anni. Tale funzionario, come speciale procuratore e mandatario, rappresentava l'Opera pia in qualunque atto di ordinaria amministrazione e gestiva il patrimonio sovrintendendo e vigilando sull'operato del personale, attenendosi sempre alle disposizioni dell'amministrazione centrale.
Difficile nel corso del tempo fu la gestione di tutte le istituzioni che, per la loro peculiarità, richiedevano per il mantenimento capitali sempre più cospicui. Con l'andare degli anni, poi, per alcune attività venne meno la motivazione iniziale, per il subentrare di strutture pubbliche a sostegno delle categorie interessate.
Nel 1981, con d.p.r. del 22 maggio, in applicazione dell'art. 113, ottavo comma del d.p.r. del 24 lugio 1977 n. 616, si dispose la soppressione dell'Opera pia e nell' art. 2 dello stesso decreto del 22 maggio si precisò il trasferimento del patrimonio dell'Ente alla Regione Lazio per la parte dei beni posseduti in Roma della Fondazione Andosilla e alla Regione dell'Umbria per i beni siti in Città di Castello della Fondazione Franchetti.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente di assistenza e beneficenza

Soggetti produttori:
Casa maestre di Montesca, collegato
Franchetti, collegato
Hallgarten Franchetti Alice, collegato
Opera pia regina Margherita di Roma. Fondazione Andosilla, collegato
Scuola di Montesca, collegato
Scuola di Rovigliano, collegato
Tela umbra. Lini tessuti a mano società cooperativa a responsabilità limitata, collegato

Complessi archivistici prodotti:
Opera pia regina Margherita di Roma. Fondazione Franchetti (complesso di fondi / superfondo)


Bibliografia:
M. MARCHETTI, Un esperimento di grande proprietà trasformata in piccola proprietà coltivatrice. Il testamento Franchetti e la sua attuazione, Città di Castello, Soc. An. Tip. Ed. "Leonardo da Vinci", 1935
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, REGIONE UMBRIA, L'archivio e la biblioteca dell'Opera pia regina Margherita di Roma - Fondazione Franchetti di Città di Castello 1866-1982. Inventario e catalogo, a cura di D. SILVI ANTONINI, coordinamento scientifico di A.A. FABIANI, F. TOMASSINI, Perugia, 2005 (Segni di civiltà. Quaderni della Soprintendenza archivistica per l'Umbria, 21), 11-31
V. U. BISTONI, Grandezza e decadenza delle istituzioni Franchetti, Città di Castello, Edimond srl, 1997
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L'UMBRIA, REGIONE UMBRIA, Guida agli archivi di uffici soppressi dello Stato e di enti pubblici acquisiti dalla Regione Umbria, a cura di A. A. FABIANI, F. TOMASSINI, Città di Castello, Alfagrafica, 2009 (Scaffali senza polvere, 17), 193 - 198

Redazione e revisione:
Lonzini Silvia, 2005/11/21, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2005/12/22, revisione


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