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Comune di Cefalù

Sede: Cefalù (Palermo)
Date di esistenza: 1525 -

Intestazioni:
Comune di Cefalù, Cefalù (Palermo), 1525 -, SIUSA

Non si hanno notizie certe sulla fondazione della città, ne parla la prima volta Diodoro Siculo nel 396 a. C. Il suo nome proviene dal greco Kefaloidion. Il periodo aureo per Cefalù è quello normanno, il conte Ruggero I la conquista nel 1063. Poi Ruggero II la riedifica sulla riva del mare dopo il 1131. E' in questo periodo che viene costruita la cattedrale, la cui costruzione rappresenta la sintesi culturale delle forze operanti nell'isola: arabe, bizantine e latine. Con la dominazione dei normanni, la storia di Cefalù si identifica per diversi secoli con quella del vescovato, divenuto suffraganeo dell'arcidiocesi di Messina, che venne dotato da Ruggero II e dagli altri sovrani di grandi donazioni e privilegi (riportati nel "Rollus rubeus"). Successivamente, i vescovi di Cefalù ebbero parte alle vicende della conquista della Sicilia da parte degli aragonesi. Infatti sia Pietro d'Aragona, primo re aragonese di Sicilia, che il figlio Giacomo furono incoronati dai vescovi di Cefalù, che per questa loro iniziativa furono scomunicati dal papa che era contrario all'insediamento degli aragonesi nell'isola. Dopo una breve parentesi, in cui passò sotto la signoria dei Chiaramonte e dei Ventimiglia (dal 1348), Cefalù fu riscattata dal re Martino I fino al 1430, anno in cui fu nuovamente venduta ai Ventimiglia per mille fiorini d'oro. Poco tempo dopo il vescovo Luca Sarzana la ricomprò a sue spese e con il concorso dei magistrati della città, ed ottenne dal re Alfonso V la grazia che non potesse essere più venduta per l'avvenire. In conseguenza di ciò Cefalù passò al demanio regio. I vescovi della città ebbero anche nei secoli seguenti un ruolo importante nel governo della città e dell'isola, al punto che, durante l'assenza del vicerè spagnolo, nel 1640 il vescovo Corsetto fu nominato Presidente e capitano generale del Regno, e lo stesso accadde nel 1656 al suo successore alla morte del Vicerè d'Ossuna. Cefalù partecipò attivamente nell'800 ai moti rivoluzionari per l'indipendenza. Si ricorda particolarmente Salvatore Spinuzza che morì nel 1856 ucciso dalle truppe borboniche.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Cefalù (fondo)
Stato civile del Comune di Cefalù (fondo)


Bibliografia:
Il Libro Rosso di Cefalù, Trascrizione, commento, introduzione storica a cura di Domenico Portera, Publisicula Editrice, 1989
MISURACA G., Cefalu nella storia, Palermo, 1962
Rollus Rubeus privilegia ecclesie Cephaleditane, a diversis regibus et imperatoribus concessa, recollecta et in hoc volumine scripta, a cura di Corrado Mirto, Società siciliana per la storia patria, Palermo, 1972
V. AMICO, Dizionario topografico della Sicilia, tradotto dal latino ed annotato da Gioacchino Di Marzo, II, Palermo, Tipografia di Pietro Morvillo, 1856, pp. 309 - 314

Redazione e revisione:
Di Paola Barbara - direzione lavori Romano, 2006/06/19, prima redazione


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