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Confraternita del SS. Sacramento di Gallese

Sede: Gallese (Viterbo)
Date di esistenza: 1538 - 1914

Intestazioni:
Confraternita del SS. Sacramento di Gallese, Gallese (Viterbo), 1538 ante - 1914 post, SIUSA

La Confraternita del SS. Sagramento, eretta nella Chiesa Collegiata, risulta confermata da Papa Paolo III con bolla del 1547 e associata alla Confraternita del Santissimo Sagramento eretta nella Chiesa di Santa Maria sopra Minerva di Roma. Era legata all'omonima arciconfraternita romana, fondata nel 1538 dal padre domenicano Tommaso Stella; divenuta la confraternita tipica della società religiosa tridentina, si diffuse rapidamente trovando il sostegno di vescovi e pontefici. Paolo III, nel 1539 con la bolla Dominus Noster e nel 1549 con l'Ad providam, approvò le fondazioni di confraternite di questo tipo, ponendo quella della Minerva a capo di tutte le altre. Quella di Gallese aveva l'obbligo di mantenere il suo altare, amministrare la cera per il Santissimo Viatico, il mantenimento delle suppelletti, lampade e tutti gli altri utensili legati al culto, nonché mantenere sagrestano, chierico e organista. Aveva inoltre l'obbligo di fare «l'ottavario» del Corpus Domini e del Sepolcro, la messa cantata con elemosina per la festa di San Giuseppe e per quella di San Giovanni Battista; inoltre nell'anniversario della morte dei Confratelli defunti, nonché in quello di Tommaso Colavani e di Celestina Salvati, si impegnava a celebrare, in suffragio delle loro anime, una solenne messa cantata. Oltre a questi obblighi, a causa di vari legati, era impegnata a far celebrare ogni anno altre 144 messe lette; il 21 maggio 1830, il Vescovo Fortunato Maria Ercolani ridusse «ad medietatem» tali oneri di culto, obbligando la confraternita alla celebrazione di settantadue messe lette e sette cantate nell'altare del Santissimo Sacramento della chiesa cattedrale. Gli oneri della confraternita derivavano dai seguenti legati: Rocco Coletta, Ottavio Monaldi, Caterina Pacifica, Maria Monaldi, Domenico Colavani, Margherita Marcucci, Tommaso Colavani, Tommaso Mariani, Mattia Marcucci, Girolamo Grossi, Franca Egidi, Giovanni Pandolfi. Dall'esame dei documenti esibiti da essa al Comune di Gallese nel 1911, ai fini della riforma delle opere pie, risulta che la quasi totalità delle entrate di cui disponeva, venivano assorbite dal personale necessario per assolvere alle proprie finalità di culto. Il culto eucaristico era infatti l'elemento ispiratore e fondamentale della confraternita, non risultando alcun tipo di attività che comprovi il suo impegno in opere di assistenza materiale.
Notizie tratte da: Francesco Fochetti, I Benefattori di Gallese - L'apparato assistenziale della Comunità di Gallese attraverso lo studio dei documenti dell'archivio storico comunale (secoli XVI-XIX).Tesi di Laurea, Università della Tuscia, 2003."

Condizione giuridica:
enti di culto

Soggetti produttori:
Congregazione di carità di Gallese, sovraordinato
Ospedale di Gallese, collegato

Profili istituzionali collegati:
Confraternita, sec. XII -

Complessi archivistici prodotti:
Confraternita del SS. Sacramento di Gallese (fondo)


Bibliografia:
Francesco Fochetti, I Benefattori di Gallese - L'apparato assistenziale della Comunità di Gallese attraverso lo studio dei documenti dell'archivio storico comunale (secoli XVI-XIX).Tesi di Laurea, Università della Tuscia, 2003.", 55-57

Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2006/05/29, prima redazione


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