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Ferragamo

Sede: Firenze
Date di esistenza: 1945 -

Intestazioni:
Ferragamo, Firenze, 1946 -, SIUSA

Salvatore Ferragamo nasce a Bonito in provincia di Napoli nel 1898. Già nel 1911 è titolare di un negozio in proprio a Bonito con sei lavoranti. Nel 1914 va a Boston dove un fratello lavora in una fabbrica di scarpe; convince tutti i fratelli a trasferirsi in California e, prima a Santa Barbara, poi a Hollywood dove apre un negozio di riparazioni e di scarpe su misura, che presto diviene famoso. Ferragamo disegna calzature per il cinema, le star dell'epoca diventano sue clienti. Ferragamo torna in Italia e si stabilisce a Firenze dove apre la sua prima bottega con 60 operai in via Mannelli e in poco tempo è in grado di tornare in America con il primo campionario e di avviare un flusso di esportazioni dall'Italia verso gli Stati Uniti. Nel 1933, in conseguenza della crisi mondiale del dollaro dopo il crollo del '29, l'azienda Ferragamo fallisce. Viene rifondata intorno al 1938. Una nuova clientela italiana sostituisce quella internazionale; nel periodo dell'autarchia nascono alcune delle sue invenzioni di maggiore successo, come le famose "zeppe" di sughero (brevettate nel 1936) o le tomaie in cellophane e in rafia. Nel 1938 acquista Palazzo Spini Feroni dove già da tempo aveva trasferito il laboratorio, e vi colloca la sede dell'azienda. Da lì a poco acquista la villa rinascimentale "Il Pelagio" sulle colline di Fiesole. Nel 1940 sposa Wanda Miletti da cui avrà sei figli. Nel dopoguerra Ferragamo è di nuovo in grado di esportare in Europa e negli Stati Uniti. Nel 1947 crea la "scarpa invisibile" che gli vale l'Oscar della Moda, il Neiman Marcus Award, che per la prima volta viene assegnato ad un italiano.
Negli anni '50 l'azienda conta 700 dipendenti e la produzione arriva a 350 paia di scarpe al giorno fatte interamente a mano. Arrivano a Palazzo Feroni Greta Garbo, Audrey Hepburn, Paulette Goddard, Sofia Loren, Anna Magnani e i Duchi di Windsor.
In questo periodo viene parzialmente meccanizzata la produzione, anche se le macchine lavorano sotto lo controllo umano e le rifiniture continuano ad essere esclusivamente manuali. Salvatore è inoltre irremovibile sul fatto che la Ferragamo non avrebbe mai concesso licenze, nè affidato il marchio a esecutori esterni. quando Salvatore nel 1960, scompare, la moglie e i figli continuano l'attività e allargano la produzione a borse e valigie, calzature da uomo, foulards, cravatte, cinture, articoli da regalo, abbigliamento femminile e maschile.

Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Complessi archivistici prodotti:
Ferragamo (fondo)


Bibliografia:
Stefania Ricci (a cura di), Palazzo Spini Feroni e il suo museo, Milano, Mondadori, 1995
Salvatore Ferragamo, Il calzolaio dei sogni. Autobiografia di Salvatore Ferragamo, Firenze, Sansoni, 1971

Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2008 gen. 29, prima redazione


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