Sede: Librizzi (Messina)
Date di esistenza: 1812 - , La documentazione è posteriore all'istituzione dell'ente stesso.
Intestazioni:
Comune di Librizzi, Librizzi (Messina), 1812 -, SIUSA
Le origini del Comune di Librizzi sembra risalgano al periodo della dominazione araba dell'isola, di cui sono ancora presenti sul territorio i resti di alcune costruzioni. Il nome della città probabilmente deriva dal monte Libra, vicino Catania, da cui provenivano alcuni coloni che si stabilirono nel territorio. Nel 1329 Bartolomeo Alagona fondò la città nei pressi di un'antica torre di guardia, in un posto strategico che dominava l'intera costa e quindi preservava il centro da eventuali invasioni dei nemici. Nel 1372 le terre di Librizzi furono concesse dal sovrano Federico III a Vinciguerra d'Aragona; circa dieci anni dopo il re Martino e la regina Maria le donarono al figlio di questi, conte Bartolomeo d'Aragona, che le deterrà sino a quando lo stesso re le cederà alla nobile signora di origine spagnola Eleonora Centelles, a causa della fellonia, del tradimento della famiglia Aragona. Da questo momento in poi fu un continuo susseguirsi di assegnazioni e di conflitti tra la comunità, già organizzatasi in civitas, e il Vescovado di Patti che rivendicava diritti sul territorio; dal 1414 il territorio fu infatti governato dal suddetto Vescovado, che determinerà sino al XIX secolo la storia del centro. Nella seconda metà del XVI secolo intervenne il pontefice Pio V per sedare i conflitti fra le due parti, scomunicando la comunità di Librizzi, che riteneva detenesse impropriamente beni appartenenti alla mensa vescovile di Patti.
Condizione giuridica:
pubblico
Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale
Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -
Comune (Regno delle due Sicilie), 1816 - 1860
Per saperne di più:
Comune di Librizzi
Complessi archivistici prodotti:
Comune di Librizzi (fondo)
Stato civile del Comune di Librizzi (fondo)
Bibliografia:
A. AMICO, Librizzi. Documenti, uomini e fatti prima e dopo il mille, Messina, Edas, 1996
Redazione e revisione:
Orifici Aurora - Direzione lavori Romano, prima redazione