Sede: Bronte (Catania)
Date di esistenza: 1173 - 1799
Intestazioni:
Abbazia di Santa Maria di Maniace, Bronte (Catania), 1173 - 1799, SIUSA
Nel 1173 la regina Margherita, moglie del re normanno Guglielmo I fece erigere, sulle rovine della piccola chiesa di S. Maria di Maniace, una più splendida chiesa e un nuovo monastero secondo la regola benedettina, nei pressi del monastero basiliano di S. Filippo di Fragalà. Su espresso desiderio della regina l'abate, e i suoi successori, riceve il privilegio di vestire le insegne vescovili, di sedere nel parlamento siciliano e di occupare il XV° posto nel braccio ecclesiastico. Nel 1174 il monastero viene esentato dalla giurisdizione del vescovo di Messina per passare alla chiesa di Monreale e diviene una delle più note comunità monastiche della Sicilia per la vastità dei feudi in suo possesso e per alcuni suoi illustri e santi abati. La nuova chiesa, avente funzioni parrocchiali, è consacrata il 6 aprile 1177. Nel 1431 nasceva a Palermo il "Nuovo e Grande Ospedale" . e poichè bisognava dotarlo, il card. Borgia, futuro papa Alessandro VI, (dal 1471 abate commendatario) dona il patrimonio del monastero al papa Innocenzo VII che, a sua volta, l'8 luglio 1491, lo concede in beneficio o in commenda all'ospedale di Palermo. L'11 gennaio 1693 un terribile terremoto, che scuote la Sicilia orientale, distrugge il monastero di Maniace e fa crollare il corpo absidale e la torre della chiesa. I padri basiliani col loro abate Guglielmo Stancanelli riparano in Bronte e dimorano presso il Fondaco Stancanelli di proprietà dell'abate. Poi nel 1784, a spese del medesimo abate, inizia la costruzione del nuovo monastero attiguo alla chiesa di S. Brandano. Qui trasferitisi, i padri basiliani vi rimangono fino alla soppressione degli ordini religiosi (1866-1867).
Condizione giuridica:
enti di culto
Tipologia del soggetto produttore:
ente e associazione della chiesa cattolica
Soggetti produttori:
Nelson, collegato
Complessi archivistici prodotti:
Ducea Nelson di Bronte, famiglia (fondo)
Redazione e revisione:
Bellomo Caterina - direzione lavori Romano, 2007/09/21, prima redazione