Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Enti » Soggetto produttore - Ente

Bemporad e Bemporad-Marzocco

Sede: Firenze
Date di esistenza: 1841 - 1990

Intestazioni:
Bemporad e Bemporad-Marzocco, Firenze, 1840 - 1974, SIUSA

Altre denominazioni:
Marzocco, 17 ott. 1938 - 1946
R. Bemporad e figlio. Cessionari della libreria Editrice Felice Paggi, 9 lug. 1889 - 1906
Casa editrice Marzocco già Bemporad, 24 lug. 1946 - 1959
Casa editrice Giunti-Marzocco Spa, 20 dic. 1974 - 1990
Casa editrice Bemporad-Marzocco, 25 giugno 1959 - 1974

Nel 1889 Roberto Bemporad, genero di Alessandro Paggi, rileva la tipografia e libreria editrice dei fratelli Alessandro e Felice Paggi, fondata nel 1841, già partecipe del Risorgimento e specializzata nella pubblicazione di testi scolastici, per l'infanzia e i ragazzi; il suo titolo più celebre è "Le avventure di Pinocchio" di Carlo Collodi, pubblicato nel 1883. Il figlio di Bemporad Enrico assume la direzione della casa nel 1890 e con atto del 24 gennaio 1906 viene trasformata in società anonima per azioni con sede sociale a Firenze, in via Cavour; tra i suoi soci c'era l'editore milanese Emilio Treves. Dal 1919 tra i soci di riferimento figura la Banca commerciale italiana di Giuseppe Toeplitz. La casa editrice intraprese iniziative eidtoriali di grande prestigio come l'edizione critica della Vita nova di Dante a cura di Michele Barbi, tutte le opere di Pirandello e di Verga. Negli anni Trenta subisce un dissesto economico a seguito della adozione obbligatoria in tutte le scuole elementari del regno del testo unico di Stato, imposta dal fascismo, entrano così come azionisti le case editrici Sansoni e Le Monnier e la Manetti & Roberts: Paoletti e Piero Orzalesi si alternano in quegli anni nella carica di consigliere delegato, sostituendo il 1° gennaio 1935 Enrico Bemporad che lascia la direzione. In seguito alle leggi razziali la società è costretta a cambiare nome e dal 17 ottobre 1938 diventa "Marzocco". Il 24 luglio 1946 il nome diventa quindi "Casa editrice Marzocco, già Bemporad". Nel 1947 acquisisce la Giacomo Agnelli, editrice milanese specializzata in editoria scolastica, nel 1949 l'Editrice Universitaria, specializzata in pubblicazioni di psicologia internazionale, con consulenti come Cesare Musatti, Guido Petter, Alberto Marzi. La ragione sociale è di nuovo modificata il 25 giugno 1959 in "Casa editrice Bemporad-Marzocco"; Renato Giunti, che era entrato alla Bemporad in rappresentanza di uno dei soci, ne diviene direttore generale e nel 1956 è l'unico proprietario e amministratore delegato. Giunti continua la politica di allargamento e nel 1960 rileva dal fallimento la tipografia Barbèra. Nel 1965 viene creato il "Consorzio editoriale Giunti" che raggruppa tutte le case editrici acquisite, mentre il 20 dicembre 1974 la ragione sociale della Bemporad-Marzocco era diventata "Casa editrice Giunti-Marzocco Spa". Nel 1990 nasceva il "Gruppo editoriale Giunti", dal 2003 "Giunti editore Spa"

Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Soggetti produttori:
Giunti editore, sovraordinato

Complessi archivistici prodotti:
Bemporad e Bemporad-Marzocco (fondo)


Bibliografia:
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA, Consiglio nazionale delle ricerche, Archivi di imprese industriali in Toscana, Firenze, All'insegna del Giglio, 1982, 108-109

Redazione e revisione:
Bettio Elisabetta, 2007/02/06, prima redazione


icona top