Date of live: sec. XII -
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Parrocchia di Maria Santissima Annunziata di Modugno, Modugno (Bari), sec. XII -, SIUSA
La dipendenza della comunità ecclesiale di Modugno dall'arcidiocesi di Bari è attestata sin dal XII secolo. Dall'esame della documentazione conservata in archivio si rileva che già dal secolo XV si rileva una consolidata attività del clero, che officiava da molto tempo in detta chiesa. Nel 1550 Bona Sforza regina di Polonia e duchessa di Bari concedeva il proprio assenso per il progetto di ampliamento della chiesa. Nella relazione "ad limina" dell'arcivescovo di Bari Muzio Gaeta del 1702, la chiesa è descritta come "ricettizia" con un arciprete, due primiceri e ottantaquattro sacerdoti, servita dunque da un clero secolare in numero di centoventidue. L'arcivescovo menziona anche molti sodalizi e monti di pietà. Ulteriori notizie si hanno grazie all'arcivescovo Luigi d'Alessandro che, nella sua relazione ad limina del 1754, la riporta come "chiesa matrice o parrocchiale" dedicata all'Annunciazione della Beata Maria Vergine. Secondo la stessa fonte la chiesa risulta ricettizia, con coro di sessanta presbiteri, tre dignità, di cui un arciprete con cura d'anime e due primiceri. Lo stesso d'Alessandro riporta anche l'esistenza di confraternite, con cappelle nella chiesa o in altre chiese della città, di monasteri e conventi.
L'organizzazione della chiesa rimase immutata negli anni successivi, come si evince dalla visita pastorale dell'arcivescovo Adelelmo Gennaro Pignatelli del 1774, che descrive la chiesa come ricettizia e dotata di insegne collegiali, servita da un coro di cinquanta presbiteri, tra cui le tre dignità - l'arciprete e due primiceri - tre diaconi, tre suddiaconi, chierici e novizi. Con reale rescritto del 5 febbraio 1830 viene approvato il "Piano" relativo alla chiesa Maria SS. Annunziata di Modugno, in applicazione del "Piano Rosini" del 1820 e delle successive "Istruzioni" del 1822, che fissava in quaranta il numero dei sacerdoti partecipanti, escluso il parroco.
Con bolla del 6 marzo 1854 e il successivo regio exequatur dell'8 aprile dello stesso anno, la chiesa veniva elevata a collegiata insigne col titolo di parrocchia "madre" e le venivano accordate tutte le prerogative ed onorificenze di cui godevano tutte le altre chiese collegiali.
Con le leggi per la liquidazione dell'asse ecclesiastico, l'assetto interno alla chiesa muta gradualmente. Nel 1897 la chiesa risulta di libera collazione dell'ordinario, con rendite provenienti da quote di massa comune, mentre le funzioni di culto risultano a totale carico del Fondo per il Culto. (C. MANCHISI )
Con bolla del 6 marzo 1854 e il successivo regio exequatur dell'8 aprile dello stesso anno, la chiesa veniva elevata a collegiata insigne col titolo di parrocchia "madre" e le venivano accordate tutte le prerogative ed onorificenze di cui godevano tutte le altre chiese collegiali.
Con le leggi per la liquidazione dell'asse ecclesiastico, l'assetto interno alla chiesa muta gradualmente. Nel 1897 la chiesa risulta di libera collazione dell'ordinario, con rendite provenienti da quote di massa comune, mentre le funzioni di culto risultano a totale carico del Fondo per il Culto. (C. MANCHISI )
Legal position:
enti di culto
Type of creator:
ente e associazione della chiesa cattolica
Connected institutional profiles:
Parrocchia, sec. XII -
Generated archives:
Parrocchia di Maria Santissima Annunziata di Modugno (complesso di fondi / superfondo)
Bibliography:
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N. COLATORTI, 'Visita pastorale fatta da Antonio Puteo Arcivescovo di Bari in terra di Modugno nel 1572', vol. 1, Bari, 2003.
N. COLATORTI, 'Visita pastorale fatta da Antonio Puteo Arcivescovo di Bari in terra di Modugno nel 1578', vol. 2, Bari, 2004.
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Editing and review:
D'Angella Rosanna - direzione lavori Chiara Manchisi, 04/06/2008, rielaborazione