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Comune di Giove

Sede: Giove (Terni)
Date di esistenza: sec. XII ultimo quarto -

Intestazioni:
Comunità di Giove, Giove (Terni), sec. XII ultimo quarto - 1860, SIUSA
Comune di Giove, Giove (Terni), 1860 -, SIUSA

Altre denominazioni:
Comunità di Giove, sec. XII ultimo quarto - 1860

Il paese, posto sulla superficie di un sistema collinare che degrada verso il fiume Tevere, deve il suo nome all’esistenza di un tempio dedicato a Zeus.
Compare in un documento del 1191 con il nome Juvo, dove viene ricordato come importante centro strategico conteso tra Amelia, Todi e Orvieto.
Il 2 gennaio 1223 Oderini, Ugolino, Veritiero, Amatore giurarono sottomissione al podestà e camerlengo del Comune di Orvieto.
Nel sec. XIV il castello di Giove ed il suo territorio furono contesi tra il Comune di Orvieto ed il conte palatino di Toscana Benedetto Castani, mentre, nel 1328, il feudo venne conferito da papa Urbano IV a Pietro, conte di Anguillara.
Ancora, nel 1465, il potere è rivendicato dagli Amerini che, occupato il castello, ne affidarono le sorti a Paolo Farnese. Alla signoria dei Farnese subentrò nel XVI secolo quella dei Mattei, i quali fecero erigere una parte dell’imponente palazzo a pianta quadrata.
Nella prima metà del secolo XV il castello risulta feudo degli Anguillara.
Il 26 febbraio 1481 il papa Sisto IV lo assegnò a Lucrezia degli Ordelaffi, mentre nel 1545 Ottavio Farnese, duca di Castro e Ronciglione e signore di Attigliano, lo governò tramite sua figlia Contarina Farnese.
Il primo statuto conosciuto è del 1557.
Il 14 luglio 1597 Matteo Farnese alienò il feudo ai fratelli Ciriaco ed Asdrubale Mattei per la somma di scudi 65.000.
È probabile che in quel periodo il castello fosse innalzato a marchesato.
Papa Urbano VIII, poi, con una sua breve del 10 ottobre 1643, concesse a Girolamo Mattei, marchese di Giove, la dignità di duca.
Nel 1816 Giove risulta un luogo baronale compreso nel Governo distrettuale di Terni, nella Delegazione di Spoleto. Nei riparti territoriali del 1817 e del 1827 è, invece, un comune unito ad Amelia, luogo di residenza di governatore, ed ha alle proprie dipendenze due appodiati, Attigliano e Penna.
Nel 1833 e, successivamente, nel 1858, risulta essere un comune autonomo, con 842 e 990 abitanti, dipendente ancora dalla residenza governativa di Amelia e compreso nella Delegazione poi Provincia di Spoleto.

Nel 1860 fu annesso al Regno d’Italia e successivamente, seguì le medesime vicende storiche dei comuni umbri ed italiani.


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
preunitario (sec. XII ultimo quarto - 1860)
ente pubblico territoriale (1860 - )

Soggetti produttori:
Comune di Attigliano, collegato, 1817 - 1833
Comune di Penna in Teverina, collegato, 1817 - 1833

Profili istituzionali collegati:
Ufficio di Stato civile (Umbria), 1860 - 1865
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870
Comune, 1859 -

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Giove (fondo)


Bibliografia:
M. TABARRINI, L'Umbria si racconta. Dizionario E-O, Foligno, 1982, 151-152

Redazione e revisione:
Robustelli Giovanna, 2009/03/11, prima redazione
Santolamazza Rossella, 2012/09/24, revisione


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