Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

Colonna con sottomenu di navigazione


Contenuto della pagina


Guida on-line agli archivi non statali
Menu di navigazione

Home » Ricerca guidata » Soggetti produttori - Enti » Soggetto produttore - Ente

Mein Fashion Home srl

Sede: Roma
Date di esistenza: 1944 -

Intestazioni:
Gattinoni Due srl, Roma, 1944 - 2018, SIUSA
Mein Fashion Home srl, 2018 -, SIUSA

La storia della Gattinoni è legata alla sua fondatrice Fernanda Miracca Gattinoni (Cocquio Trevisago, 1907 - Roma, 2002), protagonista indiscussa della moda internazionale per oltre 50 anni. Fernanda Gattinoni, dopo una formazione europea, tra Londra (Maison Molyneux) e Parigi, verso la fine degli anni Trenta approda a Roma nella sartoria Ventura, dove la première Madame Anna la nomina sua assistente. Nel 1944, dopo la chiusura della sartoria Ventura (avvenuta nel 1942), Fernanda inizia a confezionare abiti in un appartamento di Piazza del Popolo. Nel 1946 apre il suo primo atelier di Alta Moda in via Marche 72, popolato da 120 lavoranti, tre mannequin, due autisti. Nel 1965 Madame Fernanda si trasferisce in via Toscana, attuale sede della maison, a pochi metri da Via Veneto. Il suo atelier, adiacente l'ambasciata americana, vede come cliente abituale la prima donna che ricopre la carica di Ambasciatore degli Stati Uniti d'America in Italia, Claire Boothe Luce; anche le donne più affascinanti dell'aristocrazia romana e le attrici di Hollywood frequentano il suo salotto-couture, ordinandole abiti per i set e per i guardarobe personali: Anna Magnani, Lana Turner, Bette Davis, Barbara Stanwyck, Ingrid Bergman spesso accompagnata dal regista e compagno Roberto Rossellini, Lauren Bacall, Gina Lollobrigida, Lucia Bosé, Monica Vitti, Ava Gardner, Kim Novak, Elizabeth Taylor, Audrey Hepburn. Fernanda Gattinoni firma i costumi di Ingrid Bergman per i film diretti da Roberto Rossellini "Europa '51" (1952), "Siamo donne" [terzo episodio] (1953) e "Viaggio in Italia" (1954); crea gli abiti della Bergman anche per la pellicola "Fiore di cactus" (1969) con la regia di Gene Saks. Realizza inoltre i costumi, disegnati dalla costumista Maria de Matteis, indossati da Audrey Hepburn nella celeberrima pellicola "Guerra e Pace", diretta nel 1956 da King Vidor. Tra le sue clienti illustri anche Golda Meier, Giulietta Masina, Mimise Guttuso, Jackie Kennedy. Eva Peron scelse nell'atelier di via Marche, nel 1947, l'abito nero per essere ricevuta da Papa Pio XII. Margareth d'Inghilterra, nel 1961, fece scandalo indossando abiti Gattinoni a Buckingham Palace: l'etichetta di corte negava infatti alle Altezze Reali di indossare abiti creati da stilisti stranieri.
Per la sua instancabile attività Fernanda Gattinoni è stata insignita, nel corso della sua lunga carriera, di numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero.
Alla metà degli anni Cinquanta lancia una linea di prêt-à-porter, Gattinoni Sport, in vendita nella boutique di Via Sistina 44, dando vita dal 1972 al 1974 alla "Gattinoni Sistina srl". Alla fine degli anni Settanta, si affianca a Fernanda, il figlio Raniero (1953-1993) che chiama accanto a sé, come coordinatore, un compagno di studi, Stefano Dominella. I due pianificano il rinnovamento della griffe, creando "Gattinoni prêt-à-porter snc di Raniero Gattinoni". Portano idee e metodi all'avanguardia, reinventano e ripropongono l'alta moda della Gattinoni in pieni anni Ottanta. Fernanda si mette in disparte, ma continua dietro le quinte il suo rapporto con le clienti e il laboratorio. Raniero muore nel 1993; Stefano Dominella diventa presidente della Gattinoni e Guillermo Mariotto, nato a Caracas, già designer per Raniero, assume la direzione artistica. Nel 1996 nasce una nuova linea di prêt-à-porter che sfila a Milano e affianca altre licenze della maison, che vanno dalla linea Gattinoni Boutique, Pret d'Immagine, Tempo, Gattinoni Basic, alla linea Sportswear, Jeans, maglieria, pelletteria. Nel '97 debutta il profumo "Gattinoni", abbinato a una linea di prodotti di bellezza. I molteplici interessi di Guillermo Mariotto per le diverse forme d'arte lo hanno spinto a realizzare i costumi di scena per la televisione, per il cinema, per il teatro e per l'opera lirica. Tra i più famosi ricordiamo: "Le Ali della vita" con Sabrina Ferilli, "Soraya" con Anna Valle, "Nata ieri" e "L'Angelo Azzurro" con Valeria Marini, "Vacanze Romane" con Serena Autieri; l'opera lirica "Madame Butterfly" nel centenario del capolavoro pucciniano, diretto da Placido Domingo, con scene di Arnaldo Pomodoro; "Actor Dei - l'Attore di Dio - Opera Musical" nel 2007, il primo musical sulla vita del Santo Padre Pio.
Etichette: Fernanda Gattinoni, Roma; Fernanda Gattinoni, Roma - Londra; Gattinoni Roma, via Marche 72; Gattinoni Roma;
Dorissima; Gattinoni Haute Couture; Raniero Gattinoni Couture; Gattinoni Couture.


Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Per saperne di più:
Gattinoni

Complessi archivistici prodotti:
Fernanda e Raniero Gattinoni - Maison Gattinoni (fondo)


Bibliografia:
C. Capalbo, Da sartorie e case di moda. L'evoluzione del comparto abbigliamento a Roma dall'Unità al secondo dopoguerra, in "Annali di Storia dell'Impresa", 19, Venezia, Marsilio, 2008, 228; 233; 236.
Fernanda Gattinoni. Moda e stelle ai tempi della Hollywood sul Tevere, a cura di S. Gnoli, Milano, Silvana Editoriale, 2010
I. Paris, Oggetti cuciti. L'abbigliamento pronto in Italia dal primo dopoguerra agli anni Settanta, Milano, Franco Angeli, 2007, 238; 253.
E. Paulicelli, Fashion under fascism. Beyond the Black Shirt, Oxford and New York, Berg, 2004, 196-197.
V. Maher, Tenere le fila. Sarte, sartine e cambiamento sociale 1860-1960, Torino, Rosenberg & Sellier Editori, 2007, 341.
P. Battilani - D. Strangio, Il turismo e le città tra XVIII e XXI secolo: Italia e Spagna a confronto, Roma, Edizioni Franco Angeli, 2007, 451-452.
C. M. Belfanti, Civiltà della moda, Bologna, Il Mulino, 2008, 246.
Dizionario della Moda 2004, a cura di G. Vergani, Milano, Baldini Castoldi Dalai Editore, 2003, 484-486.
S. Gnoli, Un secolo di moda italiana. 1900-2000, Roma, Meltemi Editore, 2005, 134-136.

Redazione e revisione:
Trivisano Maria Natalina, prima redazione
Trivisano Maria Natalina, 2019/02/26, integrazione successiva


icona top