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Comune di Castello Valsolda

Sede: Valsolda (Como)
Date di esistenza: sec. XIV - 1805
1816 - 1927

Intestazioni:
Comune di Castello Valsolda, Valsolda (Como), sec. XIV - 1927, SIUSA

Altre denominazioni:
Comune di Castello, sec. XIV - 1859

Elencata tra le dodici terre costituenti la Valsolda, sottoposta quindi alla giurisdizione degli arcivescovi di Milano, (Barrera 1864, pagg. 18, 42), la comunità di Castello disponeva già nel XIII secolo di propri rappresentanti all’interno del Consiglio generale della Valle, come si può desumere dal testo degli Statuti di valle (Barrera 1864, pag. 366). Ancora nella seconda metà del secolo XVI, la comunità designava due suoi rappresentanti in seno al consiglio di valle, come emerge da un atto pubblico datato 20 luglio 1582 e rogato dal notaio Marco Antonio Bellino. L’atto contiene infatti il verbale del Consiglio delle comunità e uomini della Valsolda a cui partecipavano, tra gli altri, Cristoforo Bonetus e Giovanni Blancus, “ambo consiliarij comunis et hominum Castelli” (Barrera 1864, pag. 320).
L’amministrazione del comune, come per tutte le comunità della Valsolda, era regolata dagli statuti di valle (Barrera 1864, pagg. 366 - 404). In particolare ogni uomo doveva necessariamente partecipare alle vicinanze ed ai consigli quando fosse citato dal servitore della valle o da un suo messo, pena il pagamento di una contravvenzione (Barrera 1864, pagg. 388, Capitolo 95).
Il comune disponeva di un console “il qual ricava i carichi ad esso suo comune spettanti, denuntia i delitti che si commettono nel suo territorio” (Barrera 1864, pagg. 190 - 191). Il console doveva adempiere all’obbligo di denunzia, che era tassativamente previsto da un apposito capitolo dello statuto, entro dieci giorni (Barrera 1864, pagg. 403, Capitolo 142).
Ogni comune della valle, inoltre, “deputa uno o doij consiglieri i quali tutti rappresentano essa università così è ordinato per i loro statuti. Et essi elegono il podestà in essa Valle et spediscono tutto ciò ove si tratti del interesse di essa università” (Barrera 1864, pagg. 190 - 191).
Lo statuto di valle inoltre prevedeva che fosse lecito per ogni comune tenere dei “campari” che vigilassero sui territori della comunità. Dopo la loro nomina dovevano essere presentati dal console al podestà di valle nelle mani del quale dovevano prestare giuramento (Barrera 1864, pagg. 373, Capitolo 22).
Sia nel “Compartimento territoriale specificante le cassine” del 1751 (Compartimento Ducato di Milano, 1751) che nell’“Indice delle pievi e comunità dello Stato di Milano” (Indice pievi Stato di Milano, 1753) il comune di Castello non compare come entità amministrativa autonoma. Gli elenchi indicano genericamente ed esclusivamente la Valsolda.
Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano (editto 10 giugno 1757), pubblicato dopo la “Riforma al governo e amministrazione delle comunità dello stato di Milano” (editto 30 dicembre 1755), il comune di Castello venne inserito tra le comunità della Valsolda, nel territorio del ducato di Milano.
Nel 1771 l’intera valle contava 883 abitanti (Statistica anime Lombardia, 1771).
Solo con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province (editto 26 settembre 1786 c), il comune di Castello, sempre collocato nella Valsolda, venne inserito nella Provincia di Como.
In forza del nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791, la Valsolda, di cui faceva parte il comune di Castello, venne inclusa nel I distretto censuario della provincia di Milano (Compartimento Lombardia, 1791).
A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell’8 luglio 1797 (Costituzione 20 messidoro anno V), con legge del 27 marzo 1798 il comune di Castello venne inserito nel dipartimento del Lario, distretto di Porlezza (legge 7 germinale anno VI).
Con successiva legge del 26 settembre 1798 il comune venne trasportato nel dipartimento dell’Olona, distretto XXIV di Porlezza (legge 5 vendemmiale anno VII). Nel gennaio del 1799 contava 142 abitanti (determinazione 20 nevoso anno VII).
Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, il comune di Castello, inserito nel distretto primo di Como, tornò a far parte del ricostituito dipartimento del Lario (legge 23 fiorile anno IX).
Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative (legge 24 luglio 1802) e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d’Italia, Castello (con San Mametto) venne in un primo tempo inserito nel distretto I ex milanese di Porlezza (Quadro distretti dipartimento del Lario, 1802), classificato comune di III classe (Elenco comuni dipartimento del Lario, 1803), e successivamente unito nell’unico comune corrispondente all’intera valle denominato Albogasio superiore ed inferiore con Oria, Castello con San Mametto, Crosogno superiore ed inferiore, Dasio, Dranno con Loggio, e Puria, collocato nel distretto III di Menaggio, Cantone V di Porlezza (decreto 8 giugno 1805 a).
Con l’attivazione dei comuni della provincia di Como, in base alla compartimentazione territoriale del regno lombardo-veneto (notificazione 12 febbraio 1816), il comune di Castello venne ricostituito e inserito nella Provincia di Como, distretto VI di Porlezza.
Il comune di Castello, dotato di convocato, fu confermato nel distretto VI di Porlezza in forza del successivo compartimento delle province lombarde (notificazione 1 luglio 1844).
Col compartimento territoriale della Lombardia (notificazione 23 giugno 1853), il comune di Castello venne inserito nel distretto VIII di Porlezza. La popolazione era costituita da 213 abitanti.
In seguito all’unione temporanea delle province lombarde al regno di Sardegna, in base al compartimento territoriale stabilito con la legge 23 ottobre 1859, il comune di Castello Valsolda con 203 abitanti, retto da un consiglio di quindici membri e da una giunta di due membri, fu incluso nel mandamento VII di Porlezza, circondario I di Como, provincia di Como.
Alla costituzione nel 1861 del Regno d’Italia, il comune aveva una popolazione residente di 204 abitanti (Censimento 1861). Sino al 1862 il comune mantenne la denominazione di Castello e successivamente a tale data assunse la denominazione di Castello Valsolda (R.D. 14 dicembre 1862, n. 1059). In base alla legge sull’ordinamento comunale del 1865 il comune veniva amministrato da un sindaco, da una giunta e da un consiglio. Popolazione residente nel comune: abitanti 204 (Censimento 1871); abitanti 223 (Censimento 1881); abitanti 212 (Censimento 1901); abitatanti 239 (Censimento 1911); abitanti 267 (Censimento 1921).
Nel 1924 il comune risultava incluso nel circondario di Como della provincia di Como.
In seguito alla riforma dell’ordinamento comunale disposta nel 1926 il comune veniva amministrato da un podestà. Nel 1927 il comune di Castello Valsolda venne aggregato al nuovo comune di “Comune della Valsolda”, attualmente denominato Valsolda.

Nota
Questa scheda riprende fedelmente il contenuto dei profili istituzionali già pubblicati a stampa nel repertorio "Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo" (volume relativo all'attuale provincia di Como: Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti; e volumi relativi alle istituzioni postunitarie: Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di Fulvio Calia, Caterina Antonioni, Simona Tarozzi), ora consultabili nella sezione "Istituzioni Storiche" del portale regionale dei beni culturali della Lombardia (si veda più in basso il collegamento puntuale, e dalla bibliografia il link alla versione .pdf della pubblicazione a stampa).


Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Soggetti produttori:
Comune di Albogasio ed uniti, collegato
Comune di Valsolda, collegato

Profili istituzionali collegati:
Comune, 1859 -

Per saperne di più:
Castello Valsolda: istituzioni storiche

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Castello Valsolda (fondo)
Stato civile del Comune di Castello Valsolda (fondo)


Bibliografia:
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. 1859-1971, voll. 2, Progetto CIVITA, Regione Lombardia, Milano 2001, repertoriazione a cura di F. CALIA - C. ANTONIONI - S. TAROZZI
Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti (Civita, Como - Le istituzioni storiche del territorio lombardo. XIV-XIX secolo. Como, Progetto CIVITA, Regione Lombardia - Amministrazione provinciale di Como, Milano 2000, repertoriazione a cura di Domenico Quartieri con la collaborazione di Loredana Menichetti)

Redazione e revisione:
Vichi Andrea Carlo, 2010/08/31, prima redazione


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