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Comune di Caprarola

Sede: Caprarola (Viterbo)
Date di esistenza: sec. XIII -

Intestazioni:
Comune di Caprarola, Caprarola (Viterbo), sec. XIII -, SIUSA

Citata all'inizio del XIII secolo come dominio degli Orsini, alla fine del 1300 Caprarola passò ai Di Vico e subì continue devastazioni legate alle lotte di potere che coinvolsero tale famiglia sino all'anno 1465, allorchè il Papa Paolo II dichiarò Caprarola Rettorato pontificio. Verso la fine del XV secolo, il feudo passò in vicariato ai Riario-Della Rovere e nel 1504 fu acquistato, insieme ad altre proprietà dal cardinale Alessandro Farnese che lo incluse nella contea di Ronciglione. Sotto il dominio Farnese fu attuato un ambizioso processo di riqualificazione e di ristrutturazione urbana e territoriale equivalente ad una vera e propria rifondazione di Caprarola che ottenne il titolo di città con il nome di Caprarola Nova. Nello stesso tempo si tentò di regolamentare ogni aspetto della vita sociale ed economica del paese, tramite la pubblicazione degli statuti nel 1549; questi non fecero altro che istituzionalizzare regole sancite fino ad allora dalla tradizione orale. La comiunità fu retta da un podestà, affiancato da quattro anziani, il cui mandato, come quello del podestà, del camerario e del cancelliere, durava solo un semestre. Per la gestione delle finanze furono decisi gli ambiti di spese entro i quali i pubblici ufficiali potevano agire autonomamente e gli ambiti di spese che richiedevano la delibera di uno dei consigli comunali; il Consiglio Speciale per i problemi specifici e il consiglio Generale per le questioni più importanti. Tali organismi furono rinnovato ogni sei mesi, con la clausola della non rieleggibilità dei consiglieri uscenti. Verso l'800 cambiò la struttura amministrativa. La comunità venne retta da un Priore e due o più anziani. Spesso il primo anziano era incaricato dal Priore di presiedere il consiglio. Il primo anziano aveva molta autorità e potere.I priori non avevano un incarico per un periodo fisso; talvolta rimanevano in carica per quattro anni. Gli statuti con la loro regolamentazione di ogni aspetto della vita sociale ed economica davano l'impronta a tutte le altre norme e cambiamenti nella struttura della vita sociale ed economica del paese.Tra le varie norme contenute negli statuti c'erano quelle definite "straordinarie", che contenevano interessanti indicazioni sulla vita quotidiana della comunità. Nel 1649 la sconfitta dei Farnese da parte dello Stato pontificio portò all'incameramento del Ducato di Castro e Ronciglione da parte della Santa Sede e per Caprarola iniziò lo stesso decadimento del resto della Tuscia. Dopo l'annessione al Regno d'Italia, si registrò, tra la fine dell''800 e i primi del '900, l'inizio di una ripresa produttiva favorita, tra l'altro dalla ristrutturazione dell'emissario del lago di Vico, ormai inefficiente, e dal conseguente recupero dei territori che erano progressivamente tornati ad impaludarsi.

Condizione giuridica:
pubblico

Tipologia del soggetto produttore:
ente pubblico territoriale

Contesto storico istituzionale di appartenenza:
Stato pontificio (Province laziali), sec. XIV - sec. XVIII

Profili istituzionali collegati:
Comunità laziali nel periodo francese, 1798 - 1814
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), sec. XIV - sec. XVIII
Comune, 1859 -
Comunità (Stato della Chiesa), 1815 - 1870

Complessi archivistici prodotti:
Comune di Caprarola (fondo)


Redazione e revisione:
Barbafieri Adriana, 2005/10/20, revisione


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