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Fratelli Zignone fu Carlo

Sede: Pray (Biella)
Date di esistenza: 1878 - sec. XX ultimo quarto

Intestazioni:
Fratelli Zignone fu Carlo, Pray (Biella), 1878 - sec. XX, SIUSA

Altre denominazioni:
Fratelli Zignone, 1877 - 1911
Fratelli Zignone & Ferla, 1912 - 1917
Zignone Garlanda & Rista, 1931 - 1936
Zignone & Garlanda, 1937 - 1948

Il lanificio venne costruito dai fratelli Zignone nel 1877, in località Vallefredda, a poca distanza dalla confluenza del rio Scoldo col torrente Ponzone e in prossimità della strada provinciale Biella-Borgosesia. L'attività venne esercitata inizialmente da Pietro, Giovanni e Carlo. Dalle poche decine di operai presenti in fabbrica alla fine dell'800, il lanificio dei fratelli Zignone arrivò ad occuparne fino a 158 nell'anno 1937.
La fluttuazione della produzione provocava mutamenti periodici nella quantità degli addetti: in alcuni periodi il lavoro era distribuito su tre turni, compreso quello notturno, mentre in altri momenti gli operai venivano impiegati solo alcuni giorni alla settimana.
Il lanificio dei fratelli Zignone produceva unicamente stoffe cardate in pura lana e misto cotone o sintetico. La maggior parte del prodotto, considerato di buona qualità, era destinato al mercato nazionale, ma non mancava anche la clientela straniera. Trattandosi di un lanificio a ciclo completo tutte le lavorazioni erano concentrate nello stabilimento. Solo gli stendissaggi, o "ramme", erano disposti sul pendio oltre la strada.
Alla morte di Pietro, nel 1891, soltanto Carlo mantenne l'azienda, ma, da solo, non riuscì ad andare oltre il 1896. In quell'anno lo stabilimento venne affittato ad Anselmo Giletti, che vi installò una filatura a servizio dell'importante complesso di Ponzone. Nel 1900 Carlo Zignone morì lasciando vedova Felicita Tonella ed orfani dieci figli bambini. Solo nel 1912 i fratelli Umberto, Oreste e Rinaldo Zignone ritornarono in possesso della fabbrica e costituirono una società con i fratelli Ferla, titolari dell'omonimo lanificio di Polto. Cessato nel 1918 il sodalizio coi Ferla i fratelli Zignone amministrarono autonomamente l'azienda sotto la ragione sociale "Lanificio Fratelli Zignone fu Carlo". Si ipotizza che all'inizio del Novecento le pezze da 35 metri finiti fossero circa 4000 all'anno, mentre si arrivava sicuramente ai 100 mila metri negli anni '30 grazie alle commesse militari.
L'alluvione del 1927 causò gravi danni allo stabilimento e nel 1931 morì Umberto Zignone. Oreste e Rinaldo riavviarono la produzione in società con loro collaboratori, come il disegnatore Ugo Rista e l'addetto commerciale Armando Garlanda. La "Zignone Garlanda & Rista" si sciolse nel 1937. Nel 1949 anche Garlanda uscì di scena e ancora una volta i fratelli Oreste e Rinaldo, ed il nipote Ermanno, figlio di Umberto, tornarono a gestire in proprio con un avvio promettente. Gli anni Cinquanta però furono un periodo difficile e molte piccole aziende non tennero il passo: ciò accadde anche al lanificio dei fratelli Zignone. Nel 1966 l'imprenditore Carlo Beretta acquistò gli stabili della Vallefredda senza però riprendere l'attività. Nel 1991 Carlo Beretta donò il complesso industriale al DocBi-Centro Studi Biellesi.


Condizione giuridica:
privato

Tipologia del soggetto produttore:
ente economico/impresa

Complessi archivistici prodotti:
Fratelli Zignone fu Carlo (fondo)


Bibliografia:
Franco Ramella, Terra e telai, Einaudi, 1997.
M. Sodano, Degli antichi lanifici biellesi e piemontesi, Biella, 1953.
Marco Neiretti, Il biellese laniero tra Otto e Novecento, Gaglianico, 2005.
M. Scanzio Bais, Dài acqua, Biella, 1960.
Vittorio Ormezzano, Il Biellese e il suo industriale, Varallo, 1929.

Redazione e revisione:
Anselmo Sara, 2011/02/11, prima redazione


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